04/03/2019

Sterilità: spermatozoi più forti con la rucola

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 04/03/2019 Aggiornato il 04/03/2019

Un recente studio ha dimostrato che la rucola protegge gli spermatozoi e li rende più veloci. Un rimedio naturale per chi è sterile o sta cercando di avere un bambino

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Uno dei maggiori ostacoli ad avere un bambino è la cattiva qualità degli spermatozoi. Spesso sono poco attivi per colpa dell’inquinamento, in particolare quello dovuto a sostanze chimiche e additivi. Secondo una recente ricerca italo-tunisina, per proteggere le cellule sessuali maschili è utile mangiare un po’ più di rucola.

Un’insalata anti-inquinamento

L’Eruca sativa, questo il nome scientifico della rucola, oltre a insaporire tanti piatti e insalate sembra essere in grado di proteggere gli spermatozoi dagli attacchi del Bpa, una sostanza contenuta nella plastica, compresa quella con cui si fanno le bottigliette d’acqua o le cialde del caffè. Lo ha dimostrato una ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Reproductive toxicology”, e presentata al recente convegno di Medicina della riproduzione, che si è da poco concluso ad Abano Terme (Pd).

La rucola è ricca di antiossidanti

Lo studio effettuato dall’università di Padova, in collaborazione con quella di Jendouba (Tunisia), ha dimostrato che la rucola è in grado di bloccare l’azione del bisfenolo-A (Bpa), un addiditivo che rende la plastica più morbida, ma che finisce per passare negli alimenti. Se viene ingerito con questi cibi contaminati, provoca un rallentamento negli spermatozoi e una minore vitalità, facendo diminuire la possibilità di fecondare l’ovocita e quindi di avere un figlio in modo naturale. Gli antiossidanti contenuti nell’estratto di rucola, però, inattivano i radicali liberi  liberati dal Bpa, proteggendo gli spermatozoi.

Presto diventerà un farmaco contro la sterilità

Per questo l’infertilità maschile può essere combattuta con l’estretto di rucola, anche se al momento non esiste un preparato “medico” ricavato da questa pianta. Gli esperti consigliano di mangiarne comunque in abbondanza, soprattutto se ci sono problemi di sterilità maschile. I ricercatori stanno definendo dosi e quantità per trasformare questa insalata in un vero e proprio farmaco, da usare anche durante le  tecniche di procreazione medicalmente assistita.