REMINYL 28CPS 16MG RP

40,62 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: GALANTAMINA BROMIDRATO
  • ATC: N06DA04
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 21/06/2012

Reminyl è indicato per il trattamento sintomatico della demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave.
Ogni capsula da 8 mg contiene 8 mg di galantamina (sotto forma di bromidrato). Ogni capsula da 16 mg contiene 16 mg di galantamina (sotto forma di bromidrato). Ogni capsula da 24 mg contiene 24 mg di galantamina (sotto forma di bromidrato). Eccipienti con effetti noti: capsule da 8 mg: saccarosio 59 mg. capsule da 16 mg: saccarosio 117 mg. capsule da 24 mg: saccarosio 176 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Poiché non ci sono dati disponibili sull’utilizzo di galantamina in pazienti con grave compromissione epatica (punteggio Child-Pugh > 9) e in pazienti con clearance della creatinina < 9 mL/min, la galantamina è controindicata in queste tipologie di pazienti.
La galantamina è controindicata nei pazienti che presentano contemporaneamente disfunzioni renali ed epatiche significative.

Posologia

Posologia Adulti/Anziani Prima di iniziare il trattamento La diagnosi di probabile demenza di tipo Alzheimer deve essere adeguatamente confermata sulla base delle attuali linee guida cliniche (v.
paragrafo 4.4).
Dose iniziale La dose iniziale raccomandata è di 8 mg/die per 4 settimane.
Dose di mantenimento La tollerabilità ed il dosaggio di galantamina devono essere rivalutati ad intervalli regolari, preferibilmente entro 3 mesi dall’inizio del trattamento.
Successivamente, il beneficio clinico di galantamina e la tollerabilità del paziente al trattamento devono essere rivalutati periodicamente secondo le attuali linee guida cliniche.
La terapia di mantenimento può essere continuata finché i benefici terapeutici sono favorevoli ed il paziente tollera il trattamento con galantamina.
La sospensione del trattamento con galantamina deve essere presa in considerazione quando l’effetto terapeutico non è più evidente o se il paziente non tollera il trattamento.
La dose iniziale di mantenimento è di 16 mg/die; i pazienti devono essere mantenuti a 16 mg/die per almeno 4 settimane.
L’aumento della dose di mantenimento a 24 mg/die deve essere preso in considerazione, per ciascun paziente, dopo un’appropriata valutazione che tenga conto del beneficio terapeutico e della tollerabilità.
Per quei pazienti che non mostrano un’aumentata risposta o che non tollerano la dose di 24 mg/die, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose a 16 mg/die.
Interruzione del trattamento Non si osserva effetto “di rimbalzo” in seguito all’interruzione improvvisa del trattamento (ad esempio, in preparazione ad un intervento chirurgico).
Passaggio a Reminyl capsule a rilascio prolungato da Reminyl compresse o Reminyl soluzione orale Si raccomanda di somministrare ai pazienti la stessa dose giornaliera totale di galantamina.
I pazienti che passano alla mono-somministrazione giornaliera devono assumere la loro ultima dose di Reminyl compresse o soluzione orale alla sera ed iniziare Reminyl capsule a rilascio prolungato una volta al giorno il mattino seguente.
Compromissione renale Le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono essere aumentate nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2).
Per i pazienti con una clearance della creatinina ≥9 mL/min, non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
L'uso della galantamina è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 9 ml/min (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica Le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono risultare aumentate nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 5.2).
Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica di grado moderato (punteggio Child-Pugh 7-9), sulla base di modelli farmacocinetici, si raccomanda di iniziare il trattamento con una capsula a rilascio prolungato da 8 mg a giorni alterni, preferibilmente al mattino, per 1 settimana.
Successivamente, i pazienti devono continuare il trattamento assumendo 8 mg una volta al giorno per 4 settimane.
In questa tipologia di pazienti, la dose giornaliera non deve superare i 16 mg.
Nei pazienti con grave compromissione epatica (punteggio Child-Pugh > 9), l’uso di galantamina è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Nei pazienti con lieve compromissione epatica non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Trattamenti concomitanti Nei pazienti trattati con potenti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4, si deve considerare una riduzione delle dosi (v.
paragrafo 4.5).
Popolazione pediatrica Non esiste un uso specifico di galantamina nella popolazione pediatrica.
Metodo di somministrazione Le capsule rigide a rilascio prolungato di Reminyl devono essere somministrate per via orale, una volta al giorno, preferibilmente con il cibo.
Le capsule devono essere inghiottite intere con un po’ di liquido.
Le capsule non devono essere masticate o frantumate.
Garantire un'adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento (vedere paragrafo 4.8).

Avvertenze e precauzioni

Tipi di demenza Reminyl è indicato per pazienti con demenza di Alzheimer da lieve a moderatamente grave.
Non sono stati dimostrati i benefici dell’uso di galantamina in pazienti con altre forme di demenza o di compromissione della memoria.
In 2 studi clinici della durata di 2 anni in pazienti con la così detta lieve compromissione delle facoltà cognitive (tipologie di compromissione della memoria più lievi, che non soddisfano i criteri della demenza di Alzheimer), la terapia con galantamina non ha dimostrato alcun beneficio né nel rallentare il declino cognitivo, né nel rallentare la conversione clinica a demenza.
Il tasso di mortalità nel gruppo trattato con galantamina era significativamente più alto rispetto al gruppo placebo, 14/1026 (1,4%) pazienti nel gruppo galantamina e 3/1022 (0,3%) pazienti nel gruppo placebo.
Le morti erano dovute a varie cause.
Circa la metà delle morti nel gruppo galantamina sembravano dovute a varie cause di origine vascolare (infarto del miocardio, ictus e morte improvvisa).
La rilevanza di questi risultati per il trattamento dei pazienti con demenza di tipo Alzheimer non è nota.
In uno studio a lungo termine, randomizzato, controllato verso placebo e condotto su 2.045 pazienti con malattia di Alzheimer da lieve a moderata, non è stato osservato alcun aumento della mortalità nel gruppo trattato con galantamina.
Il tasso di mortalità nel gruppo placebo è stato significativamente più alto rispetto al gruppo trattato con galantamina.
Ci sono stati 56/1.021 (5,5%) decessi nei pazienti trattati con placebo e 33/1024 (3,2%) decessi nei pazienti trattati con galantamina (hazard ratio e intervalli di confidenza al 95% di 0,58 [0,37-0,89]; p = 0,011).
La diagnosi della demenza di Alzheimer deve essere effettuata, secondo le attuali linee guida, da un medico esperto.
La terapia con galantamina deve avvenire sotto la supervisione di un medico ed essere iniziata solo nel caso in cui sia disponibile una persona che assista il paziente e che controlli regolarmente l’assunzione del farmaco.
Reazioni cutanee gravi Sono state segnalate reazioni cutanee gravi (sindrome di Stevens-Johnson e pustolosi esantematica acuta generalizzata) in pazienti trattati con Reminyl (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda di informare i pazienti circa i segni di reazioni cutanee gravi e che l'uso di Reminyl deve essere interrotto alla prima comparsa di eruzione cutanea.
Monitoraggio del peso I pazienti con malattia di Alzheimer perdono peso.
Il trattamento con inibitori della colinesterasi, inclusa galantamina, è stato associato a perdita di peso in questi pazienti.
Durante la terapia, è opportuno monitorare il peso corporeo del paziente.
Condizioni che richiedono cautela Come con altri colinomimetici, la galantamina deve essere somministrata con cautela nelle seguenti condizioni: Patologie cardiache A causa della loro azione farmacologica, i colinomimetici possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca, compresi bradicardia e tutti i tipi di blocco del nodo atrio-ventricolare (vedere paragrafo 4.8).
La possibilità che questi effetti si verifichino può essere particolarmente rilevante nei pazienti con “sindrome del nodo del seno” o con altri disturbi della conduzione cardiaca sopraventricolare, o in quelli che contemporaneamente fanno uso di farmaci che riducono significativamente la frequenza cardiaca, come la digossina ed i beta bloccanti o in pazienti con disturbi elettrolitici non controllati (es.
iperkaliemia, ipokaliemia).
Deve essere usata cautela nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cardiovascolari, es.
nel periodo immediatamente successivo ad un infarto miocardico, nuova insorgenza di fibrillazione atriale, blocco di conduzione cardiaca di secondo grado o maggiore, angina pectoris instabile o scompenso cardiaco congestizio, specialmente NYHA gruppo III-IV.
Sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QTc in pazienti che assumevano dosi terapeutiche di galantamina e casi di torsione di punta in associazione a sovradosaggi (vedere paragrafo 4.9).
Galantamina deve quindi essere usata con cautela in pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc, in pazienti trattati con farmaci che influenzano l'intervallo QTc o in pazienti con rilevanti preesistenti malattie cardiache o disturbi elettrolitici.
L’analisi aggregata di studi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina ha mostrato un’aumentata incidenza di alcuni eventi avversi cardiovascolari.
(v.
paragrafo 4.8).
Patologie gastrointestinali I pazienti ad aumentato rischio per lo sviluppo di ulcere peptiche, ad esempio quelli con anamnesi di ulcera o quelli predisposti a questi disturbi, inclusi quelli cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), devono essere monitorati per l’insorgenza di eventuali sintomi.
L’uso di galantamina non è raccomandato nei pazienti con ostruzione gastro-intestinale o in fase di recupero da un intervento di chirurgia gastro-intestinale.
Patologie del sistema nervoso Sono state segnalate convulsioni con l’uso di galantamina (vedere paragrafo 4.8).
I disturbi convulsivi possono anche essere una manifestazione della malattia di Alzheimer.
Un aumento del tono colinergico può peggiorare i sintomi correlati ai disturbi extra-piramidali (vedere paragrafo 4.8).
In un’analisi aggregata di studi controllati contro placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina, eventi cerebrovascolari sono stati osservati in modo non comune (v.
paragrafo 4.8); di questo è necessario tener conto nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cerebrovascolari.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche I colinomimetici devono essere prescritti con cautela nei pazienti con anamnesi di asma grave o di malattia polmonare ostruttiva o infezioni polmonari in atto (es.
polmonite).
Patologie renali ed urinarie L’uso di galantamina non è raccomandato nei pazienti con ostruzione del flusso urinario o in fase di recupero da un intervento chirurgico alla vescica.
Procedure mediche e chirurgiche La galantamina, essendo un colinomimetico, può esagerare nel corso dell’anestesia il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi.
Eccipienti di Reminyl capsule a rilascio prolungato Reminyl capsule a rilascio prolungato contiene saccarosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi -isomaltasi non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche A causa del suo meccanismo d’azione, la galantamina non deve essere somministrata in concomitanza con altri colinomimetici (quali ambenonio, donepezil, neostigmina, piridostigmina, rivastigmina o pilocarpina per via sistemica).
La galantamina può potenzialmente antagonizzare l’effetto dei farmaci anticolinergici.
In caso di interruzione improvvisa di terapie anticolinergiche quali l’atropina, esiste un potenziale rischio di esacerbazione dell’effetto della galantamina.
Come atteso con i colinomimetici, è possibile un’interazione farmacodinamica con i farmaci che riducono in maniera significativa la frequenza cardiaca, quali digossina, beta bloccanti, alcuni agenti di blocco dei canali del calcio e l’amiodarone.
Bisogna prestare attenzione con i farmaci potenzialmente in grado di causare torsione di punta.
In questi casi bisogna considerare la possibilità di eseguire un ECG.
La galantamina, essendo un colinomimetico, può esagerare il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico durante l’anestesia, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi.
Interazioni farmacocinetiche Nell’eliminazione della galantamina intervengono percorsi metabolici multipli ed escrezione renale.
La possibilità di interazioni clinicamente rilevanti è bassa.
Tuttavia, il verificarsi di interazioni significative può assumere rilevanza clinica in singoli casi.
L’assunzione concomitante di cibo rallenta la velocità ma non influenza il grado di assorbimento di galantamina.
Si raccomanda di assumere Reminyl con del cibo, per minimizzare gli effetti collaterali di tipo colinergico.
Altri farmaci che influenzano il metabolismo della galantamina Studi formali di interazione con altri farmaci hanno mostrato un aumento nella biodisponibilità della galantamina pari a circa il 40% in caso di somministrazione concomitante di paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) e al 30% e 12% rispettivamente in caso di terapia concomitante con ketoconazolo ed eritromicina (entrambi inibitori del CYP3A4).
Pertanto, all’inizio di un trattamento con potenti inibitori del CYP2D6 (ad esempio: chinidina, paroxetina o fluoxetina) o del CYP3A4 (ad esempio: ketoconazolo o ritonavir) i pazienti possono andare incontro ad un’aumentata incidenza di reazioni avverse di tipo colinergico, soprattutto nausea e vomito.
In questi casi, sulla base della tollerabilità, si può considerare una riduzione della dose di mantenimento della galantamina (v.
paragrafo 4.2).
La memantina, un antagonista del recettore dell’N-metil-D- aspartato (NMDA), alla dose di 10 mg una volta al giorno per due giorni, seguita da una dose di 10 mg due volte al giorno per 12 giorni, non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo stato stazionario della galantamina (somministrata come Reminyl capsule a rilascio prolungato 16 mg una volta al giorno).
Effetto della galantamina sul metabolismo di altri farmaci Dosi terapeutiche di galantamina pari a 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica di digossina, sebbene possa esserci un’interazione farmacodinamica (v.
anche interazioni farmacodinamiche).
Dosi terapeutiche di galantamina 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica e sul tempo di protrombina del warfarin.

Effetti indesiderati

La tabella seguente riporta i dati ottenuti con Reminyl in otto studi clinici in doppio cieco controllati verso placebo (N=6.502), cinque studi clinici in aperto (N=1.454) e da segnalazioni spontanee post marketing.
Gli effetti indesiderati più comunemente segnalati sono stati nausea (21%) e vomito (11%).
Si sono verificate principalmente durante i periodi di titolazione nella maggior parte dei casi sono durate meno di una settimana e la maggioranza dei pazienti ha segnalato un episodio.
In questi casi può essere utile la prescrizione di medicinali anti-emetici e un’adeguata assunzione di liquidi.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato contro placebo, il profilo di sicurezza del trattamento con Reminyl capsule a rilascio prolungato in mono-somministrazione giornaliera era simile nella frequenza e nelle caratteristiche a quello osservato con le compresse.
La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000).
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza
Molto comune Comune Non comune Raro
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Diminuzione dell’appetito Disidratazione 
Disturbi psichiatrici  Allucinazioni, depressione Allucinazioni visive, allucinazioni uditive 
Patologie del sistema nervoso  Sincope, capogiro, tremore, cefalea, sonnolenza, letargia Parestesia, disgeusia, ipersonnia, crisi epilettiche* disturbi extra-piramidali 
Patologie dell'occhio   Visione offuscata 
Patologie dell'orecchio e del labirinto   Tinnito 
Patologie cardiache  Bradicardia Extrasistoli sopraventricolari, blocco atrioventricolare di primo grado, bradicardia sinusale, palpitazioni Blocco atrioventricolare completo
Patologie vascolari  Ipertensione Ipotensione, rossore 
Patologie gastrointestinali Vomito, nausea Dolore addominale, dolore all’addome superiore, diarrea, dispepsia, malessere addominale Conati di vomito 
Patologie epatobiliari    Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Iperidrosi Sindrome di Stevens- Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema multiforme
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Spasmi muscolari Debolezza muscolare 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Affaticamento, astenia, malessere  
Esami diagnostici  Diminuzione di peso Aumento degli enzimi epatici 
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura  Cadute, lacerazioni  
* Effetti di classe che includono convulsioni/crisi epilettiche sono stati segnalati con farmaci antidemenza inibitori dell’acetilcolinesterasi (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati clinici sull’esposizione alla galantamina in gravidanza.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (v.
paragrafo 5.3).
Il farmaco deve essere prescritto con cautela in caso di gravidanza.
Allattamento Non è noto se la galantamina sia escreta nel latte materno e non sono stati condotti studi clinici in donne che allattano.
Pertanto, le donne in terapia con galantamina non devono allattare.
Fertilità L'effetto della galantamina sulla fertilità umana non è stato valutato.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.