08/11/2018

Intestino: ecco perché in vacanza va in tilt

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 08/11/2018 Aggiornato il 08/11/2018

Trasferirsi in un altro Paese cambia il nostro microbioma, ossia l'insieme dei batteri che regolano il nostro intestino

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Trasferirsi in un altro Paese ha effetti anche sul nostro microbioma, ossia l’insieme dei batteri buoni e cattivi che abitano nel nostro intestino. I cambiamenti di clima, alimentazione e abitudini hanno sempre un riscontro sul nostro apparato digerente.

 

Lo ha dimostrato uno studio americano

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Cell” ha dimostrato che la migrazione in un altro Stato ha un effetto sull’intestino dei migranti, con importanti conseguenze per la salute di chi ha lasciato la propria casa.
Lo studio è stato effettuato da un gruppo di scienziati dell’università del Minnesota (Usa) che ha analizzato un ampio numero di thailandesi ora residenti negli States. Gli esperti hanno analizzato dieta, microbi intestinali, peso e indice di massa corporea dei volontari che hanno partecipato allo studio, sia prima sia dopo il loro trasferimento in America.

Il microbioma cambia subito

Dall’indagine è emerso che i cambiamenti del microbioma avvengono appena si tocca il suolo americano e continuano per decenni. Probabilmente è per questo che, anche se si va in un altro Paese per una vacanza o per un periodo breve, il nostro intestino ne risente.

Ecco perché anche in vacanza…

Spesso, infatti, la stitichezza o la diarrea del viaggiatore compaiono appena si arriva all’estero, proprio perché il nostro microbioma ha già iniziato a mutare.