06/02/2019

Prurito intimo dopo la menopausa: cosa può essere?

Dottor Claudio Ivan Brambilla Pubblicato il 06/02/2019 Aggiornato il 06/02/2019

Non si deve mai trascurare la comparsa di un prurito nella zona della vulva perché potrebbe essere espressione del lichen scleroatrofico, malattia autoimmune che non va trascurata.

Una domanda di: Federica
Caro dottore,
ho 53 anni e da circa un anno dopo la menopausa (le mestruazioni sono sparite definitivamente a 49 anni) soffro di prurito vulvare molto forte. Ho anche la netta impressione che le piccole labbra si siano rimpicciolite. Non solo: nel solco tra le piccole e le grandi labbra si formano veri e propri taglietti, come ragadi. Per caso ho scoperto che mettendo una pomata al cortisone i sintomi passano. Ma quando smetto, dopo qualche giorno ricompaiono. Cosa può essere? Aiuto!
Dottor Claudio Ivan Brambilla
Dottor Claudio Ivan Brambilla

Cara signora,
quando diminuiscono nell’organismo i livelli di estrogeni, come accade dopo la menopausa che coincide con la cessazione dell’attività delle ovaie, tutte le cone del corpo costituite da un tessuto mucoso, come le piccole labbra, perdono turgidità. Potrebbe dunque trattarsi di questo. Tuttavia bisogna escudere che si tratti di lichen scleroatrofico, una malattia autoimmune cioè dovuta alla produzione di anticorpi da parte del sistema di difesa dell’organismo che per errore attaccano l’organismo stesso, in questo caso i tessuti della vulva. Naturalmente la mia è solo un’ipotesi: senza poterla visitare non posso dirle nulla con sicurezza. La invito quindi a farsi vedere al più presto dal ginecologo o dal dermatologo in modo da poter contare su una diagnosi certa e, di conseguenza, su una cura idonea. In generale, la cura del lichen scleroatrofico si basa sull’applicazione di pomate al cortisone nelel fasi acute, cioè quando ci sono prurito e infiammazione. Il principio attivo di prima scelta è il clobetasolo. Va detto che il cortisone controlla l’infiamamzione e fa sparire il prurito, ma non cura in senso stretto, cioè non porta alla guardigione della malattia, che è cronica, con fasi di riacutizzazione ed altre di remissione. Quando i sintomi diminuiscono e non vi è più bisogno di cortisone (che si usa appunto all’occorrenza) è opportuno applicare sulla zona creme emollienti specifiche per i genitali (meglio se a base di vitamina E). E’ consigliabile indossare slip in fibra naturale, perché bisogna ridurre al minimo il contatto con tessuti potenzialmente irritanti come lo possono essere i sintetici. Quest’ultima è comunque una regola che conviene sempre osservare. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.


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