15/01/2018

Tiroide: i sintomi se non funziona

Capita che la tiroide inizi a non funzionare bene come prima: lavora troppo producendo una quantità eccessiva di ormoni (ipertiroidismo) oppure lavora troppo poco (ipotiroidismo) e T3 e T4 scarseggiano. Ciò accade più spesso alle donne rispetto agli uomini.

Le ragioni sono numerose e gli effetti del cattivo funzionamento della ghiandola dono diversi.

I sintomi più comuni

Nell’ipertiroidismo (cioè quando la tiroide lavora troppo) i sintomi sono ben evidenti: nervosismo, cardiopalmo, stanchezza muscolare, diarrea, sudorazione, intolleranza al caldo, dimagrimento.

Nell’ipotiroidismo (cioè quando la tiroide lavora troppo poco) i sintomi sono più sfumati e possono essere confusi con malesseri comuni ad altre malattie: sonnolenza, senso di freddo, stitichezza, crampi muscolari.

È bene tenere d’occhio i sintomi lievi, ma che non migliorano, ed è opportuno rivolgersi al medico, specie in presenza di due o tre disturbi insieme. Ecco a che cosa prestare attenzione.

Stanchezza

L’impressione di essere sempre spossati, con poca energia fisica e mentale può essere uno dei segnali di ipotiroidismo. Quando la ghiandola lavora poco, infatti, produce una quantità insufficiente di ormoni che agiscono a livello neuro-muscolare (da qui deriva la sensazione di debolezza e la comparsa di crampi muscolari) e del sistema nervoso centrale (con affaticabilità, sonnolenza, scarsa concentrazione). In presenza di ipotiroidismo si riduce la produzione di globuli rossi, che contengono l’emoglobina necessaria per nutrire i tessuti. Inoltre si avverte stanchezza al mattino, appena svegli, anche dopo una notte di riposo regolare. Non a caso l’ipotiroidismo viene scambiato spesso per pressione bassa.

Depressione

Il senso di tristezza latente, di demotivazione che si avverte nel corso della giornata potrebbe essere legato a una scarsa produzione di ormoni tiroidei. Livelli ridotti di tali ormoni sembrano determinare uno squilibrio della serotonina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore. La differenza tra la depressione da ipotiroidismo e quella non motivata da squilibri tiroidei è che quest’ultima si fa più sentire al mattino e migliora nel corso della giornata, quando la serotonina torna a salire. La depressione e l’ansia legate a ipotiroidismo sono invece costanti nell’arco della giornata.

Euforia e nervosismo

La sensazione opposta alla depressione, ossia sentirsi euforici o nervosi, può essere legata all’ipertiroidismo: l’eccessiva produzione di ormoni invia al cervello segnali di iperattività, quindi il corpo e la mente si sentono “su di giri”. Anche l’incapacità di rilassarsi, la continua tensione nervosa possono essere segnali di ipertiroidismo.

Difficoltà di concentrazione

I vuoti di memoria, la stanchezza mentale, l’incapacità di concentrarsi possono essere causati da un eccessivo o scarso funzionamento della tiroide. In particolare, all’ipertiroidismo può essere collegata la difficoltà di concentrazione dovuta al nervosismo, mentre l’ipotiroidismo è collegato a una vera e propria “fatica” mentale. Non sono sintomi facilmente riconoscibili. A volte, si pensa allo stress, alla stanchezza, a una carenza di potassio o magnesio, a sbalzi di pressione. Nelle persone non più giovani, i disturbi sono spesso legati alla menopausa e considerati conseguenza del processo di invecchiamento, quindi vengono sottovalutati.

insonnia

La difficoltà a riposare bene, con frequenti risvegli perché si è sempre agitati, con il cuore che pulsa rapidamente, può essere un segnale dell’ipertiroidismo. Al contrario, se nonostante una notte di riposo regolare ci si sente stanchi e giù di tono, con sonnolenza durante il giorno, può trattarsi di ipotiroidismo.

palpitazioni

La sensazione che il cuore non pulsi regolarmente, che acceleri senza motivo o che salti un battito (extrasistole) non riconducibile a un problema di cuore (secondo il parere del medico) può essere legata alla tiroide. Gli ormoni tiroidei infatti contribuiscono a regolare il battito cardiaco. La tachicardia può essere sintomo di un’attività eccessiva della tiroide, mentre la bradicardia, il rallentamento del battito cardiaco, può essere legata a scarsa produzione di ormoni tiroidei.

Stitichezza o dissenteria

La scarsa produzione di ormoni tiroidei determina il rallentamento del transito intestinale. Al contrario, problemi di diarrea o un’attività intestinale più intensa possono essere i segnali di un iperfunzionamento della ghiandola. Ovviamente, in questi casi vanno esclusi altri problemi gastrointestinali.

Alterazioni del ciclo mestruale

Flussi mestruali abbondanti e persistenti nel periodo intermestruale (menometrorragie) possono indicare lo scarso funzionamento della ghiandola. Mestruazioni scarse o di breve durata (oligomenorrea) possono essere conseguenza dell’ipertiroidismo. Anche la difficoltà a rimanere incinta può essere legata alla tiroide, che può influire sull’ovulazione.

Pelle e capelli deboli e secchi

La pelle secca, associata a prurito, può essere un sintomo di ipotiroidismo: la cute si disidrata perché viene ridotta sia la quantità dei lipidi prodotti sia quella dell’acqua, entrambe componenti del film idrolipidico che la mantiene morbida. Anche le unghie possono apparire più secche e fragili. Lo stesso avviene con i capelli: un’insufficiente quantità di ormoni tiroidei, infatti, li fa arrivare rapidamente alla fase telogen, quella di riposo. Quindi la chioma si dirada in modo uniforme e la peluria del viso e del corpo tende a essere più debole e rada. Al contrario, se c’è un problema di ipertiroidismo si tende a perdere i capelli.

Aumento o perdita di peso

Se, nonostante una dieta equilibrata e una vita attiva, il peso non scende, è il caso di far controllare la funzionalità della tiroide, soprattutto se alla difficoltà di dimagrire si accompagnano altri sintomi. La tendenza a ingrassare senza motivo può essere legata a ipotiroidismo, che può favorire l’eccesso di colesterolo “cattivo” (Ldl). Al contrario, una perdita di peso anche se si mangia adeguatamente può essere segnale di ipertiroidismo, soprattutto se associato a nervosismo.

Ipertensione

Sia l’ipertiroidismo sia l’ipotiroidismo possono causare problemi di pressione. Nell’ipotiroidismo la pressione arteriosa minima è elevata per l’aumento delle resistenze vascolari. L’ipertiroidismo si associa invece a un aumento della pressione arteriosa massima.

Squilibri della temperatura corporea

Chi ha problemi di tiroide può sentire sempre freddo o, al contrario, sudare abbondantemente anche se non c’è motivo. Perché succede? Quando la tiroide rallenta la propria attività, il metabolismo cala e non si consumano calorie per produrre calore. La persona quindi ha sempre freddo (e tende a ingrassare). Al contrario, nell’ipertiroidismo si brucia rapidamente energia e la persona ne ha a disposizione molta: sente il caldo, tende a sudare e dimagrisce.

Raucedine

Se il tono della voce è rauco e non si soffre di mal di gola, infiammazioni o forme influenzali, si può pensare a un problema della tiroide. La raceudine può essere un sintomo dell’ipotiroidismo, ma alterazioni della voce (disfonia) possono essere presenti anche in altre malattie della tiroide, per esempio tumori o gozzo multinodulare.