19/01/2018

L’acne

Cosa è l'acne: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure e la prevenzione

A differenza di quanto pensano in molti, i raggi solari migliorano l’acne solo apparentemente: l’impressione è che i brufoli si asciughino, ma non è così.

In realtà, succede il contrario: subito dopo l’estate, si può verificare un peggioramento delle lesioni acneiche e un aumento dei comedoni (i cosiddetti “punti neri”), che crescono di numero proprio a causa della tintarella.

Tutto dipende dall’azione nociva dei raggi ultravioletti, in particolare degli Uvb, che aumentano le impurità della pelle e le cellule morte, favorendo la comparsa dei comedoni.

Oltretutto, l’inizio della scuola, la ripresa del lavoro, l’avvicinarsi dell’inverno peggiorano le cose. Infatti, possono far aumentare lo stress, che svolge un’azione nociva nei confronti della malattia.

I sintomi

L’acne è una malattia della pelle caratterizzata dalla presenza di lesioni particolari, come brufoli, punti neri, papule, pustole o cisti, che colpiscono soprattutto il volto.

Le cause

L’acne dipende da un’attività esagerata degli androgeni, gli ormoni sessuali maschili presenti in piccole quantità anche nel corpo femminile. Sotto il loro stimolo, le ghiandole sebacee si ingrossano e lavorano di più.

Queste ultime, infatti, sono piccole strutture che hanno il compito di produrre il sebo, un secreto oleoso che forma un sottile strato protettivo attorno alla cute, riparandola dalle aggressioni esterne. In condizioni normali il sebo viene convogliato in superficie attraverso un canalino chiamato dotto sebaceo. In presenza di acne, però, le ghiandole sebacee producono troppo sebo, che quindi, fa più fatica a essere eliminato. Non solo, sotto l’azione degli ormoni, il dotto sebaceo si ispessisce. Il risultato è che il sebo finisce per accumularsi nel dotto.

Il problema è che il sebo stagnante costituisce l’ambiente ideale per la proliferazione di particolari batteri che si trovano naturalmente sulla pelle e che in genere sono completamente innocui. Nell’habitat giusto, invece, avviano la produzione di particolari sostanze (enzimi) in grado di dividere il sebo in molecole più piccole, ma con una spiccata azione infiammatoria. Di conseguenza, si innesca un’infiammazione localizzata, che porta poi alla nascita delle lesioni acneiche.

I fattori di rischio

Ci sono molti fattori che favoriscono l’acne.

Innanzitutto l’età: l’adolescenza è una fase particolarmente a rischio, perché è il periodo in cui giungono a maturazione le ghiandole sessuali, che iniziano a produrre gli ormoni androgeni. Ecco perché gli esperti parlano di “tempesta ormonale”. In genere, però, una volta trovato l’assetto ormonale corretto, il problema scompare.

Anche la familiarità gioca un ruolo importante: le persone che hanno parenti stretti che hanno sofferto di acne hanno più probabilità di sviluppare lo stesso disturbo.

Il rischio aumenta ulteriormente se non si cura la pelle nel modo giusto. Per esempio, in alcuni soggetti i cosmetici che contengono elevate percentuali di lanolina o di vaselina possono occludere i pori della pelle, impedendo al sebo di fuoriuscire. Per questo chi ha una cute tendenzialmente grassa e acneica dovrebbe chiedere consiglio al dermatologo prima di scegliere i prodotti per la cura e pulizia.

In alcuni casi, invece, il problema è la conseguenza di malattie specifiche, come le cisti alle ovaie, che possono provocare un’alterazione dell’equilibrio ormonale.

Ci sono poi alcuni farmaci che favoriscono il meccanismo che porta alla nascita dei foruncoli. I più comuni sono: il cortisone, usato per ridurre le infiammazioni; la vitamina B12, utile per integrare carenze alimentari; l’acido folico che, insieme al ferro, aiuta a curare l’anemia; gli estratti epatici, usati contro l’anemia; alcuni farmaci antidepressivi, come il carbonato di litio.

Le cure

L’acne è una malattia che si può curare, ma solo se viene affrontata nel modo giusto. È sbagliato pensare che si tratti di un disturbo innocuo che passerà da solo, semplicemente facendo attenzione a che cosa si mangia o applicando creme a casaccio. Se è vera acne, servono cure adeguate. Per questa ragione, il primo passo è rivolgersi a uno specialista dermatologo.

Le pomate

In molti casi, il medico prescrive pomate, creme o gel da applicare sulla zona colpita per periodi anche lunghi, solitamente tutti i giorni, mattina e sera. Quelle più efficaci sono a base di antibiotici, che arrestano la crescita e la moltiplicazione dei batteri, e di benzoilperossido, che all’azione antibatterica somma l’effetto antimicotico (cioè anti-funghi). Inoltre, aiuta a rimuovere gli strati superficiali della pelle e a sbloccare il dotto sebaceo.

I peeling

In aggiunta o in alternativa alla cura locale, il medico può consigliare di sottoporsi a peeling professionali. Si tratta di trattamenti che contengono dei microgranuli di cellulosa e che sono in grado di esfoliare la pelle: riducono lo strato più superficiale della cute ed eliminano le cellule morte (che possono ostruire il dotto sebaceo), che lasciano il posto a quelle nuove. Come conseguenza la pelle si rinnova e migliora il proprio aspetto.

Esistono vari peeling, come quello con acido salicilico al 25-30%, con acido glicolico o con acido retinico. La scelta spetta al medico.

Tutti comunque si trovano sotto forma di crema, lozione o gel. Vanno applicati dal medico con cautela, dopo aver pulito a fondo la pelle, e vanno lasciati in posa per qualche minuto. Infine, vanno risciacquati con acqua tiepida.

Visto che hanno un’azione esfoliante, vanno sempre associati all’uso di creme nutrienti e idratanti (in genere applicate subito dopo i peeling per riequilibrare la cute).

Il numero delle sedute varia in base ai singoli casi; solitamente si effettuano cicli di due-tre trattamenti a distanza di quattro-cinque mesi.

I farmaci per bocca

Quando le cure locali non danno i risultati sperati o quando l’acne è di una certa entità, il medico può prescrivere dei farmaci da assumere per bocca.

In caso di acne seria, è indicato il minociclina cloridrato, un antibiotico che aiuta ad arrestare la crescita e la moltiplicazione dei batteri responsabili delle pustole.

Se nemmeno gli antibiotici funzionano o non sono indicati, lo specialista può consigliare l’isotretinoina, un derivato della vitamina A, capace di ridurre la produzione di sebo e l’accumulo di cellule morte nei follicoli piliferi. Se non usato correttamente può causare effetti collaterali (come perdita di sangue dal naso, secchezza delle congiuntive e delle mucose, dolore e rigidità delle grandi articolazioni), per questo è bene rivolgersi solo a medici specialisti.

Le donne possono ricorrere anche alla pillola contraccettiva, indicata soprattutto per quelle che hanno un equilibrio ormonale alterato, con eccessiva produzione di androgeni, e per chi soffre di forme serie di acne che non hanno avuto beneficio dalle cure locali.

Consigli di prevenzione

  • Non schiacciare i brufoli e i punti neri: la tentazione è forte, ma è una manovra che può peggiorare la situazione. Così facendo, infatti, si rischia di diffondere l’infezione alle zone vicine e si possono anche formare antiestetiche cicatrici.
  • Evitare l’uso di cosmetici a lunga tenuta, fondotinta occlusivi, polveri colorate (soprattutto se si tengono sul viso per tutta la giornata), che non fanno respirare la pelle.
  • Vanno benissimo, invece, le polveri (cipria non compatta e terra) ricche di ingredienti quali talco, carbonati di magnesio leggero e ossido di zinco, che hanno un effetto assorbente sull’eccesso di secrezioni della pelle.
  • Alla sera pulire in maniera accurata il viso per eliminare ogni traccia di trucco: dopo aver usato il latte detergente per struccarsi, sciacquare il viso con abbondante acqua corrente.
  • Attenzione all’uso eccessivo di gel per i capelli. Questi prodotti possono contenere sostanze che irritano la fronte, soprattutto in prossimità dell’attaccatura dei capelli, causando una particolare forma di acne.
  • Non utilizzare creme troppo ricche. Preferire prodotti più “leggeri”, magari in gel, per idratare il viso, ma senza ungere. Ottimi i cosmetici a base di estratti marini: contengono speciali oligoelementi che mantengono l’epidermide pura.