25/10/2017

Bronchite e polmonite

Anche l’apparato respiratorio può essere soggetto a malattie infettive. Due delle più diffuse e importanti coinvolgono i bronchi e i polmoni e sono rispettivamente la bronchite e la polmonite. Ecco in che cosa consistono nel dettaglio.

Di che cosa si tratta

La bronchite è l’infiammazione dei bronchi, mentre la polmonite è l’infiammazione che colpisce uno o entrambi i polmoni. L’area dei polmoni interessata dall’infiammazione prende il nome di focolaio: qui si verifica un aumento dell’afflusso di sangue e si forma del liquido, responsabile delle difficoltà respiratorie.

La maggior parte delle bronchiti è causata da virus. Solo una minima parte è dovuta a batteri. Spesso, la malattia è una complicanza del raffreddore o dell’influenza. Anche l’esposizione al fumo di sigaretta o a sostanze inquinanti, come i detergenti casalinghi e lo smog, può scatenare la bronchite.

Anche la polmonite può essere di origine virale oppure batterica. Spesso, nel caso in cui l’infezione sia scatenata da un virus, è seguita da una forma batterica.

Il batterio che più comunemente causa questa malattia è lo Streptococcus pneumoniae (causa dal 20 al 60% circa di tutte le polmoniti).

Tra i virus che possono dare origine all’infezione ai polmoni, invece, ci sono il virus dell’influenza, il virus respiratorio sinciziale e quello della parainfluenza. Più raramente, a scatenare la polmonite sono i funghi.

Da non dimenticare che talvolta la polmonite si sviluppa come conseguenza di un’altra malattia respiratoria, come un’infezione del tratto respiratorio superiore.

Quando l’infiammazione colpisce bronchi e polmoni o si propaga in tempi successivi dai bronchi ai bronchioli e agli alveoli di cui sono composti i polmoni, si parla di broncopolmonite.

La modalità di trasmissione

La persona può contrarre la bronchite e/o la polmonite tramite lo scambio di materiale contaminato da secrezioni respiratorie infette oppure, più facilmente, in seguito all’inalazione diretta di goccioline di secreti bronchiali disseminate nell’aria da soggetti malati, attraverso la tosse, gli starnuti o anche semplicemente con la parola.

Il contagio, in genere, può avvenire nei primi cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, ma i tempi variano in relazione all’agente patogeno responsabile.

[new_accordion_slh_item title="Come si manifestano"]

Bronchite e polmonite hanno una sintomatologia simile.

I sintomi della bronchite sono: tosse, che solo talvolta è accompagnata dalla produzione di espettorato; difficoltà respiratorie, soprattutto quando si fanno sforzi, anche lievi; dolore al petto; malessere; affaticamento; febbre lieve.

Anche la polmonite è caratterizzata da difficoltà respiratore: respiro affannoso; tosse; dolore acuto al torace che spesso peggiora quando si tossisce; febbre con brividi e sudorazione; malessere generalizzato. Inoltre, si manifestano spesso una colorazione bluastra della cute, una frequenza aumentata del polso, del battito cardiaco e del respiro. Possono comparire anche sensazione di spossatezza, nausea e inappetenza.

Le possibili complicanze

Se non curata correttamente, la bronchite può evolvere in forme più serie, come la broncopolmonite, o diventare cronica.

Anche la polmonite può avere serie conseguenze, come la pleurite (l’infezione e infiammazione della pleura), l’insufficienza respiratoria, il versamento pleurico, l’ascesso polmonare e la setticemia. Le complicanze sono più comuni nelle persone più fragili: anziani, bambini e soggetti con altre patologie.

Le cure

Le cure variano a seconda dell’intensità dei sintomi presenti e degli agenti responsabili della malattia.

Solo se l’infezione fosse scatenata da batteri o è gravata da complicanze, il medico potrebbe prescrivere una cura antibiotica, mentre in caso di polmoniti/o bronchiti di origine virale potrebbe, ma solo in un numero limitato di pazienti, prescrivere farmaci antivirali.

In tutti i casi, può essere utile ricorrere a farmaci sintomatici, come ad antipiretici contro la febbre e a sciroppi per la tosse.

Nel caso di forme più severe o per pazienti particolarmente fragili (per esempio gli anziani o le persone affette da altre patologie) può essere necessario il ricovero in ospedale, dove si possono mettere in atto trattamenti mirati e monitorare il malato.

Il vaccino

Per prevenire la polmonite da pneumococco, la più frequente, si può ricorrere alla vaccinazione. Esistono due vaccini.

Il PVC13 è efficace anche nei bambini piccoli e protegge contro i 13 tipi di pneumococco più diffusi nei paesi industrializzati. Prevede tre dosi da somministrare simultaneamente alla vaccinazione esavalente, ma in sede anatomica diversa (nel quadricipite dell’altra gamba) al 3°, 5°e 11-13° mese di vita. Tuttavia, può essere somministrato anche più avanti.

Nei bambini di età compresa fra i 12 e i 23 mesi si fanno due dosi con intervallo di almeno due mesi. Nei bambini fra i due e i cinque anni si fa una singola dose.

Il polisaccaridico 23-valente può essere usato solo nei bambini sopra i due anni e negli adulti.

Le regole di prevenzione

Per ridurre il rischio di sviluppare bronchiti e/o polmoniti sono utili anche semplici regole di vita:

 coprirsi la bocca o il naso se si starnutisce o si tossisce;

 buttare subito i fazzoletti di carta usati;

 lavare regolarmente le mani;

 non fumare;

 non assumere alcolici;

 sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale.