17/09/2020

I tamponi

IL TAMPONE URETRALE

Il tampone uretrale è un esame diagnostico che viene effettuato per individuare microorganismi responsabili di infezioni dell’uretra  anche sessualmente trasmesse. L’uretra è il canale che collega la vescica con l’esterno: negli uomini costituisce il passaggio di sperma e urina, nelle donne solo dell’urina.   

Quando si fa

In genere viene prescritto sia agli uomini sia alle donne quando compaiono sintomi come minzione (far pipì) frequente e dolorosa e presenza, nel pene o in vagina, di secrezioni maleodoranti. Nelle donne può essere eseguito anche in gravidanza.

Perché si fa

Lo scopo è individuare la presenza degli agenti infettivi più di frequente implicati nelle infezioni dell’uretra, in particolare la Chlamydia trachomatis, la Neisseria gonorrhoeae, il Mycoplasma, la Candida.

Come si esegue

Consiste nell’inserimento nell’uretra di un lungo bastoncino con apice di cotone. Nelle donne il tampone viene inserito in un breve tratto (1-2 centimetri di profondità), mentre nell’uomo è necessario introdurlo più in profondità. Nelle donne l’esame non produce alcun fastidio, mentre l’uomo può provare sensazioni spiacevoli, in quanto per lui l’esecuzione è molto più invasiva. Il tampone introdotto, viene mosso dolcemente allo scopo di ottenere una raccolta di materiale sufficiente per l’analisi. Per avere la certezza di raccogliere un numero di campioni che basti a completare l’esame è possibile che l’operatore effettui, nella stessa seduta, più di un tampone. 

Quando no

Non si deve fare durante le mestruazioni. Non può essere fatto nel corso di una terapia antibiotica o antimicotica (i risultati sarebbero falsati).

Come prepararsi

Non si devono avere rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono il tampone. Le donne non devono fare irrigazioni vaginali né applicare creme o schiume vaginali o prodotti spermicidi nelle 48 ore che precedono l’esame. Si può invece osservare la normale igiene intima, usando detergenti destinati allo scopo (e quindi non aggressivi per la mucosa genitale).  

I RISULTATI

I risultati indicano la positività o la negatività del tampone. Se il risultato è negativo significa che non c’è infezione, mentre se è positivo vuol dire che un microorganismo infettivo ha aggredito l’uretra. In questo caso viene indicato anche di che agente infettivo si tratta: quest’ultima segnalazione è preziosa per permettere al medico che ha richiesto il tampone di prescrivere una cura mirata.

IL TAMPONE VAGINALE

Il tampone vaginale è un esame diagnostico che si effettua allo scopo di individuare in vagina la presenza di eventuali microorganismi responsabili di un’infezione, anche a trasmissione sessuale.

Quando si fa

Viene prescritto dal medico in presenza di sintomi che possono far pensare alla presenza di un’infezione vaginale (vaginite o vaginosi batterica). Tra questi, bruciore o dolore locali, presenza di secrezioni con un odore spiacevole o di colore verdastro o grigiastro.
È un test indicato nell’ultimo mese di gravidanza, allo scopo di verificare l’eventuale presenza dello streptococco che, pur non provocando sintomi, potrebbe essere presente in quantità così significative da risultare pericolose per il bambino, al momento del suo passaggio all’esterno.

Perché si fa

Lo scopo è di identificare con esattezza l’agente infettivo implicato nell’infezione sospettata. Tra gli agenti infettivi ricercati ci sono il trichomonas vaginalis, lo streptococco, la gardnerella, la candida, lo stafilococco. 

Come si esegue

Il tampone viene effettuato utilizzando un lungo bastoncino con la punta di cotone (è una  sorta di grandissimo cotton fioc). Il tampone viene inserito in vagina, a una profondità ci circa quattro centimetri,  e strisciato delicatamente allo scopo di raccogliere le secrezioni presenti.  

Quando no

Non si può eseguire nel corso di una cura con antibiotici, perché i risultati sarebbero falsati dal farmaco. Non si può fare nei giorni delle mestruazioni.

Come prepararsi

Nelle 24 ore precedenti ci si deve astenere dai rapporti sessuali. Bisogna sospendere l’impiego di ovuli e schiume vaginali almeno 48 prima dell’esame, mentre anche lo stesso giorno è possibile osservare la normale igiene intima, utilizzando detergenti destinati allo scopo.

I RISULTATI

Se l’esito è positivo significa che in vagina sono presenti microorganismi aggressivi in quantità sufficiente per determinare lo sviluppo di un’infezione. In base al tipo di microorganismo implicato il medico prescrive la terapia più adatta.

IL TAMPONE FARINGEO

Il tampone faringeo è un esame diagnostico che il medico prescrive a fronte di un mal di gola  (faringite) o di una tonsillite di cui sospetta un’origine batterica (per esempio, da streptococco).

Quando si fa

In genere, viene suggerito dal medico quando un mal di gola tende a ripresentarsi con frequenza, oppure non si risolve spontaneamente nell’arco di una settimana (come di norma avviene per le forme da virus) o ancora quando, essendo accompagnato da una febbre alta e persistente, fa pensare all’implicazione di un batterio.

Perché si fa

È importante stabilire se una faringite o una tonsillite sono di origine batterica e poi sapere di che microbo si tratta. Il medico grazie a questo può prescrivere un antibiotico mirato. 

Come si esegue

L’operatore inserisce nella gola un tampone, simile a un grande cotton fioc, e poi lo striscia sulla parte, incluse le tonsille. In realtà si tratta di un prelievo semplice e rapido, tuttavia in alcuni produce grande fastidio e, soprattutto, può causare conati di vomito.

Quando no

Non può essere fatto nel corso di una cura con antibiotici, perché i risultati sarebbero falsati dal farmaco.

Come prepararsi

L’unica precauzione da prendere è quella di non mangiare nelle tre ore che precedono l’esame (se è di mattina, basta non fare colazione) perché diversamente è possibile che al conto segua l’emissione di vomito.

I RISULTATI

Un risultato positivo esprime la presenza di un’infezione batterica. In questo caso è anche segnalato il tipo di batterio: l’informazione è utile per consentire al medico di prescrivere un antibiotico mirato.

DA SAPERE: L’ANTIBIOGRAMMA

In genere, insieme con il risultato del tampone (uretrale, vaginale o faringeo) il laboratorio fornisce l’antibiogramma.
* Si tratta di un elenco di antibiotici che agiscono proprio per  contrastare quel particolare microbo e che quindi consente al medico di prescrivere un antibiotico mirato a debellarlo.
* Questo evita di dover ricorrere agli antibiotici ad ampio spettro, che agiscono indiscriminatamente su tutti i batteri presenti nell’organismo, compresi quelli “buoni” che fanno parte della flora batterica che colonizza l’organismo e ha una funzione protettiva.