01/10/2018

Viso: strategie per non arrossire

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 01/10/2018 Aggiornato il 01/10/2018

Creme light e lenitive, alimentazione corretta, trattamenti & co. I consigli del dermatologo per prevenire arrossamenti e pizzicori

sbalzi-termici

Il passaggio tra il freddo delle temperature esterne e il tepore dei locali riscaldati (e viceversa) è un’esperienza tutt’altro che piacevole per le pelli delicate e con couperose (un disturbo cutaneo che genera un aumento della dilatazione dei capillari) che causa una sensazione di pelle “che tira” e arrossamenti.

Il motivo scatenante? Un’alterazione, in persone predisposte, del microcircolo superficiale del volto

Lo spiega la dottoressa Mariuccia Bucci, dermatologo plastico a Sesto San Giovanni (MI), che in presenza di sbalzi termici porta a una repentina vasocostrizione e vasodilatazione dei vasi sanguigni del circolo venoso superficiale del viso provocando il cosiddetto flushing cutaneo.

Un problema da non sottovalutare

Queste sollecitazioni caldo-freddo possono portare alla formazione di piccole teleangectasie (dilatazioni dei vasi capillari) e, in seguito, a rossori diffusi. In principio, la manifestazione compare solo in concomitanza con l’oscillazione di temperatura, ma poi diventa fissa sulla pelle (eritrosi) a causa della grande congestione venosa.

La giusta prevenzione

  • Il “rimedio della nonna” è scaldare con le mani le guance, la zona più sensibile, prima di entrare in un ambiente caldo per aumentare la temperatura cutanea locale.
  • L’acqua della doccia non deve mai essere rovente.
  • A tavola, eliminare i cibi che possono peggiorare l’arrossamento, perché rallentano la microcircolazione locale. In primis alcool, alimenti piccanti.
  • Eliminare il fumo, per lo stesso motivo.
  • La detersione mattutina e serale deve essere eseguita con prodotti delicati, come acque termali e micellari.
  • Bandite le creme dalle texture troppo ricche che occludono i pori peggiorando il rossore.
  • Nella formulazione delle creme che si usano di giorno non deve mai mancare un filtro solare, per proteggere la pelle dai raggi ultravioletti.
  • Semaforo verde per sostanze lenitive, come estratto di camomilla, hamamelis, malva, melissa, ma anche olio di mandorle dolci, di argan e burro di karité.
  • Nei cosmetici come negli integratori alimentari non possono mancare anche ingredienti quali flavonoidi, rusco, mirtillo, centella asiatica che rilanciano la circolazione, rafforzando la parete basale e limitando la formazione di nuovi capillari.

Dal medico

Il dermatologo può aiutare il riassorbimento completo dell’arrossamento della cute grazie a sedute di luce pulsata, fasci di luce che colpiscono con precisione l’emoglobina nella zona interessata. Il trattamento deve essere eseguito in inverno su pelle non abbronzata.

L'esperto consiglia

Il ciclo di sedute, eseguite a una distanza di circa 20 giorni una dall’altra, varia in base alle singole necessità. Il risultato? Può durare una stagione o addirittura un paio di anni. Il costo è di circa 200 euro a sessione.