Medicina estetica: no al ritocco fai-da-te

Redazione Pubblicato il 09/10/2017 Aggiornato il 09/10/2017

Iniettarsi da soli botulino e acido ialuronico è una tendenza pericolosamente in crescita, ma il fai-da-te può essere molto pericoloso

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Il verbo la dice lunga. “Autofillerarsi”, termine che ricorre ormai piuttosto spesso sui social, significa iniettarsi da sole filler che riempiono e distendono. Una tendenza che sembra essere pericolosamente in crescita con tutorial e chat che si moltiplicano sul web per dare consigli a chi decide di farsi in casa trattamenti di medicina estetica come biorivitalizzazione, filler o addirittura il botulino che è a tutti gli effetti un farmaco.

Il rischio è molto elevato e persino la Federazione Italiana Medici Estetici (FIME) ha lanciato l’allarme denunciando all’ultimo congresso i danni che possono derivare da queste pratiche.

1) La sterilità di ambienti e materiali

Lavorando in casa e non in uno studio medico, senza le dovute accortezze, spesso le pratiche igieniche di base non sono rispettate: si usano aghi non sterilizzati rischiando con molta facilità di provocare infezioni o ascessi che richiedono, nel migliore dei casi, una terapia antibiotica.

2) La scelta dei prodotti

Le pazienti fai-da-te acquistano i prodotti consigliati sui forum o con il passaparola su internet. Spesso si tratta di mix non meglio precisati di vitamine e altre sostanze di dubbia provenienza, senza il marchio CE o garanzie di qualità. Oltre allo scarso risultato estetico, possono causare reazioni allergiche e lasciare sfigurati, anche in modo permanente.

3) I risultati estetici

Fino a qualche anno fa i filler venivano iniettati solo nei tessuti più superficiali mentre oggi si interviene in profondità per ottenere risultati naturali e duraturi. Per farlo occorre una conoscenza anatomica approfondita altrimenti si rischia di lesionare nervi e vasi sanguigni di calibro maggiore rispetto ai capillari che si incontrano in superficie.

4) Le dosi e i punti di iniezione

Solo un medico con una preparazione specifica nel campo estetico sa dove e quanto materiale iniettare per ottenere risultati naturali. Senza dimenticare che solo conoscenze approfondite consentono un intervento tempestivo e risolutivo in caso di reazioni avverse.

5) L’aspetto economico

I kit fai-da-te hanno costi a partire da 40 euro mentre una “punturina” fatta da un medico estetico parte dai 300 euro. Il risparmio può sembrare notevole, ma non ci si deve far ingannare: il solo filler a un medico costa dai 100 ai 200 euro, quindi sotto certe cifre non è possibile scendere, a scapito di qualità o professionalità. E bisogna considerare che risolvere i danni può essere molto più costoso e, in alcuni casi, non è neppure possibile.