03/02/2023

Medicina estetica: è il momento di rinnovare la pelle del viso

Alberta Mascherpa Pubblicato il 03/02/2023 Aggiornato il 03/02/2023

I trattamenti laser garantiscono in poche sedute un viso più fresco

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L’inverno è la stagione ideale per iniziare un programma di medicina estetica. «Guardandoci allo specchio ora vediamo i danni che un’esposizione eccessiva, e magari non ben protetta, al sole hanno fatto: rughette e macchie sono gli effetti visibili di un comportamento estivo non proprio saggio. Davanti a noi c’è un periodo sufficientemente lungo affinché i trattamenti possano avere effetto. E questo va ricordato perché in medicina estetica non esistono bacchette magiche: occorrono costanza e impegno, nei trattamenti ma anche nel seguire corretti stili di vita» conferma la dottoressa Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano.

Partire ora, con il piede giusto

«Suggerisco di affidarsi ai laser: frazionati o non frazionati, ablativi, utilizzati da soli o in combinazione con altri, rappresentano la base per un ringiovanimento complessivo della pelle del volto» continua Gilardino. «Il laser è un valido presidio contro l’invecchiamento: la sua possibilità di modulazione, i diversi utilizzi e le differenti tecniche disponibili permettono di intervenire in modo puntuale per ottenere un miglioramento visibile della struttura della pelle».  

Grazie al laser, è possibile migliorare la luminosità e la compattezza della cute, rendere più fine la grana e dare così al viso un aspetto globalmente più giovane.

«I trattamenti di resurfacing con il laser agiscono in particolare sullo strato più superficiale della pelle, portando a una riduzione dei pori e attenuando le piccole rughe e le classiche macchie dovute all’età».

Quando iniziare?

«Il primo aspetto da tenere presente è lo stato di salute della pelle», precisa la specialista. «L’età è importante ma attenzione che quella biologica della cute non è strettamente legata a quella anagrafica: se anche la genetica conta, bisogna sempre tener presente che gran parte dell’invecchiamento cutaneo è dovuto più ai fattori ambientali, in particolare l’esposizione al sole e il fumo. Non c’è quindi un’età per l’inizio dei trattamenti: è possibile fare un’azione preventiva magari già intorno ai 30-35 anni con trattamenti di biorivitalizzazione e un peeling superficiale. In un momento successivo, intorno ai 40-45 anni, quando già iniziano solitamente a comparire i primi segni del tempo, si può partire con trattamenti eseguiti con Venezia Lift, un laser non ablativo che agisce sul tono della pelle: un paio di sedute ravvicinate come inizio, più una terza a distanza di 5-6 mesi assicurano anche un effetto di prevenzione nei confronti di piccole rughe. Il tutto senza interferire con la normale vita di tutti i giorni».  

Più avanti con l’età

Man mano che l’età aumenta, si nota un’ulteriore perdita di tono e una maggior presenza delle macchie legate al processo di invecchiamento della pelle. «Superati i 50 anni, il ricorso al laser ablativo permette di agire maggiormente in profondità, garantendo comunque effetti collaterali praticamente nulli» sottolinea Gilardino. «Il trattamento, condensato in una sola seduta all’anno, consente di avere un’esfoliazione cutanea abbinata a una maggiore produzione di collagene con un deciso effetto di rinnovamento delle pelle». E quando compaiono rughe di espressione più marcate e una perdita di volume? «Alla seduta laser si possono abbinare gli iniettabili, botulino e filler, che vanno ad agire sulle singole problematiche».

L'esperta consiglia

C’è comunque un aspetto che va sempre tenuto ben in considerazione. Oggi è aumentata la consapevolezza sulle azioni da adottare per mantenere giovane il più a lungo possibile la pelle; il viso però racconta molto dei stili di vita: comportamenti poco sani fanno invecchiare prima.