30/09/2025

Grani di miglio: eliminali dal dermatologo

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 30/09/2025 Aggiornato il 30/09/2025

Mini ma spesso antiestetici, i grani di miglio si possono prevenire e trattare con precisione. Segui i consigli della dermatologa

grani di miglio

Si chiamano grani di miglio e sono definiti così proprio per la loro somiglianza con i minuscoli chicchi del cereale. «In dermatologia i grani di miglio sono piccole cisti superficiali piene di cheratina e di sebo che si formano a qualsiasi età attorno sulla zona perioculare, su naso e guance», spiega la dottoressa Mariuccia Bucci, dermatologa a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.

Sono formazioni cutanee ereditarie e non sono pericolose.

Al più possono essere antiestetiche, specie quando compaiono in grandi quantità, in forma multipla e raggiungendo persino una cinquantina di grani.

 

Perché si formano

Accanto a motivi ereditari ci sono poi altri fattori che possono favorirne la manifestazione, tra questi:

  • una detersione scorretta con prodotti irritanti o sgrassanti in modo eccessivo,
  • l’applicazione ripetuta nel tempo di cosmetici non adatti alla propria tipologia di pelle o troppo occlusivi,
  • il mancato o incompleto sviluppo delle ghiandole sebacee,
  • l’acne.

 

La beauty routine

Per prevenirli procedi con una detersione quotidiana scrupolosa (affidati a un professionista per la scelta dei prodotti), evita creme occlusive, soprattutto dalle texture troppo corpose e contenenti sostanze tipo siliconiche, esegui due esfoliazioni delicate alla settimana.

 

In studio medico

Per i grani di miglio nella zona perioculare si può eseguire dal medico l’eye-peel a base di gluconolattone e acido lattobionico. Bastano un paio di sedute (il costo è di 200 euro ciascuna). «Quando queste micro cisti sono numerose e rappresentano un problema estetico possono essere rimosse rivolgendosi a un dermatologo», conclude la dottoressa Bucci. Il trattamento può prevedere l’uso del laser in un’unica seduta che li vaporizza. In alternativa, lo specialista li può rimuovere con un micro-aghetto per favorire la fuoriuscita del materiale che contengono.