Primavera: via la stanchezza dal viso

Redazione Pubblicato il 23/05/2018 Aggiornato il 23/05/2018

Il cambio di stagione lascia segni visibili sulla pelle che solo una cura ricostituente intensiva può cancellare. Con i cosmetici giusti ma anche con l'aiuto del medico estetico

viso-stanco

Il freddo dell’inverno, l’inquinamento alle stelle, lo stress sempre alto. E ora il cambio di stagione con repentini sbalzi di temperatura.

Non è un momento facile per la pelle che allo specchio mostra tante piccole rughette e un colorito spento e poco vitale. Meglio passare subito alle contromisure.

Le vitamine sono preziose e si possono trovare anche in versione super-concentrata, in gocce da aggiungere alla consueta crema da giorno o da notte per renderla più efficace. La vitamina C è la più indicata perché all’effetto stimolante sull’elasticità cutanea combina un’azione schiarente contro le macchie dovute al photoaging che la continua esposizione allo smog tende ad accentuare. Preziose anche le creme ricche e rigeneranti che compensano le carenze lipidiche della cute più stanca e arida aiutandola a ritrovare morbidezza: gli ingredienti più preziosi in questa direzione sono l’acido ialuronico, gli oli e i burri vegetali, in particolare quelli di karité e di murumuru.

Uno sguardo più fresco

Se il viso appare stanco la colpa spesso è di uno sguardo appesantito da rughe, borse e occhiaie che proprio in questo periodo si fanno più marcate. Ci vuole allora un trattamento mirato in crema o in gel che combini sostanze fortemente idratanti come l’aloe e l’acido ialuronico con estratti vegetali che favoriscono il drenaggio di liquidi e scorie. Utili gli applicatori massaggianti che “mimano” gli effetti del tocco delle dita allentando i segni della stanchezza per regalare subito occhi più riposati.

Dal medico estetico

Uno dei trattamenti più indicati nelle fasi di passaggio è la bioristrutturazione dermica con PRP, il plasma ricco di piastrine, una tecnica innovativa non invasiva che consiste nell’infiltrazione di plasma ad alto contenuto piastrinico capace di stimolare e attivare i fibroblasti per produrre fibre elastiche che danno compattezza alla cute. Il trattamento richiede infiltrazioni a tempi sempre più distanziati: dopo la prima seduta, che dura circa 20-30 minuti, si aspettano quaranta giorni per la successiva, poi tre mesi fino ad arrivare a due sedute annuali che di solito si effettuano a settembre-ottobre e ad aprile-maggio a garanzia di un viso sempre fresco in ogni stagione.