23/09/2019

Bellezza eco-friendly

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 23/09/2019 Aggiornato il 23/09/2019

Non si butta via niente. Anche in cosmesi. Oggi, grazie alla chimica eco-friendly è possibile trasformare alcuni sottoprodotti alimentari di frutta e verdura e inserirli nelle composizioni dei cosmetici

cosmetici-cibo

Non chiamateli scarti. Un termine che nel mondo della bellezza sta assumendo un’accezione tutt’altro che negativa. Sì, perché dalle frazioni non edibili dei cibi, i cosiddetti sottoprodotti di lavorazione e trasformazione di frutta e vegetali, è possibile ricavare preziose molecole da utilizzare nelle formulazione dei cosmetici.

Obiettivo: ottenere un prodotto naturale e zero sprechi.

Come è possibile? Lo abbiamo chiesto a Ilaria Cavallo di Frescosmesi, azienda nata da un progetto spin off del laboratorio di Biochimica Industriale della Facoltà di Chimica Industriale dell’Università di Bologna.

L’arte del riciclo

Bucce della frutta, vinacce, acque di vegetazione derivate dalla spremitura delle olive. Sono solo alcuni dei derivati dall’industria agroalimentare che possono essere riutilizzati negli skincare per realizzare una crema 100 percento sicura e nel pieno rispetto della regolamentazione cosmetica vigente a livello europeo.

Scarti, non rifiuti

Tutti gli “scarti” (che non devono essere confusi con i rifiuti) possono beneficiare di una seconda vita grazie a un processo di estrazione e trasformazione. In primis quelli delle parti più esterne di frutta e verdura, quali bucce e scorze, perché è qui che si trova la maggior concentrazione di molecole, sostanze molto performanti dal punto di vista cosmetico.

Antiossidanti naturali

Tra gli ingredienti più utilizzati ci sono i polifenoli, una categoria di antiossidanti presente per esempio in uva, olive e ortaggi verdi, ma anche gli zuccheri della frutta che hanno la capacità di trattenere acqua nei tessuti cutanei e di conseguenza di idratare la pelle.

La forza del sole

La maggiore o minore disponibilità di principi attivi dipende dal tipo di vegetale in questione, ma anche dal suo passaporto territoriale. Se una pianta cresce e si sviluppa in una regione molto soleggiata, ne trarrà grandi benefici per quanto riguarda il grado di maturazione e di conseguenza la ricchezza in vitamine, antiossidanti, sali minerali & co.