02/12/2019

Beauty routine dal mondo

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 02/12/2019 Aggiornato il 02/12/2019

Distanti centinaia di chilometri, ma vicini per filosofia. In Oriente come al freddo Nord, l’obiettivo è prendersi cura della pelle del viso con un rigoroso rituale quotidiano

JKN

Paese che vai, bellezza che trovi. Sì, perché ogni popolazione possiede una propria identità anche in materia di beauty, che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione di ciascuna, senza dimenticare l’aspetto della reperibilità delle materie prime sul territorio.

Non è un caso se nelle formulazioni dei cosmetici originari di una determinata area geografica ricorre spesso una specifica famiglia di ingredienti. Negli ultimi anni, abbiamo spesso sentito parlare di J (japanese) beauty, K (korean) beauty e più di recente anche di N (nordic) beauty.

Per scoprire cosa significano partiamo per un viaggio alla scoperta dei segreti di bellezza di Giappone, Corea e Paesi del Nord.

J-beauty

Il principio di base della skincare giapponese è l’importanza della prevenzione, piuttosto che della correzione o attenuazione dell’inestetismo.

Questa beauty routine si fonda sul principio del Layering, ovvero dell’applicazione uno dopo l’altro di cosmetici dedicati al viso: uno struccante preferibilmente a base oleosa, un detergente delicato da risciacquare con cura, un tonico da tamponare con un dischetto di cotone, un siero da scegliere a seconda delle proprie necessità, una crema idratante e protettiva con fattore di protezione solare e un balsamo labbra.

L’astuzia in più è il massaggio al viso, per stimolare la microcircolazione locale, rigenerare e ossigenare cellule e tessuti cutanei. Tra gli ingredienti più utilizzati troviamo l’estratto di Camellia sinensis (la pianta del tè) e il riso, in tutte le sue forme, inseriti in composizioni high tech.

K-beauty

Anche in Corea la bellezza quotidiana del volto si fa “a strati”, ma in ben dieci passaggi. Si parte da un démaquillage con un olio vegetale e si prosegue con un cleanser schiumogeno a risciacquo, passando poi per un esfoliante leggero per eliminare le cellule morte senza sensibilizzare la pelle, un tonico privo di alcool per riequilibrare l’epidermide, un’essenza idratante, un siero, una maschera (anche due volte al giorno), un contorno occhi, una crema nutriente e una protezione solare.

La grande differenza con la J-beauty sono le originali formulazioni dei cosmetici, come le bubble mask (impacchi viso che al contatto con la cute si trasformano in bolle) e i packaging, ultra colorati e irriverenti.

N-beauty

Bacche, semi, estratti di foglie e cortecce sono i protagonisti del concetto di bellezza dei popoli che vivono a contatto con la natura e convivono con un clima tutt’altro che mite.

Questi ingredienti hanno la grande capacità di resistere alle intemperie e di crescere anche sui terreni più aridi. Per questo motivo, sono ideali per apportare protezione alla pelle nei confronti degli agenti esterni, causa di invecchiamento.

Le linee “nordiche” in genere sono realizzate con prodotti a basso impatto ambientale. Lo stesso vale per le confezioni, che prediligono materiali compostabili e sostenibili. La parola d’ordine è ottenere una carnagione fresca, luminosa e il più possibile naturale con pochi e semplici prodotti, in prima linea, detergente, tonico, crema e siero.