17/05/2019

Wedding: non farti prendere dalla sindrome di Bridezilla

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 17/05/2019 Aggiornato il 17/05/2019

Sempre sull’orlo di una crisi di nervi. È questo il rischio delle spose che non sanno gestire ansia e stress, piegandosi alla sindrome di Bridezilla

bridezilla

Ricordate il film Bride Wars con Kate Hudson e Anne Hathaway, due migliori amiche che decidono di convolare a nozze lo stesso giorno, con conseguenti gelosie e dispetti al seguito? La pellicola è la perfetta sintesi della sindrome di Bridezilla, neologismo americano che fonde le parole bride (sposa) e Godzilla (il re dei mostri) usato per tratteggiare il comportamento di una futura moglie decisamente stressata, ansiosa e agguerrita nei confronti di tutto ciò che può ostacolare il suo giorno più bello.

Ma come gestire l’organizzazione del matrimonio senza diventarne vittime? 

Comprendere e pianificare

Al bando scenate isteriche, abbuffate di compensazione e litigi con fidanzati, damigelle, madri e suocere. Si può fare tutto con il sorriso. Ecco come, secondo l’esperta in materia, Giorgia Fantin Borghi, wedding planner e table stylist.

  1. Il primo passo è fermarsi e ascoltarsi per capire cosa si vuole realmente, evitando di lasciarsi trainare dagli innumerevoli stimoli del web, che possono creare confusione se la sposa non ha un carattere deciso.
  2. Cercare di fare le cose (nei limiti del possibile) non per compiacere gli altri, ma piuttosto per rendere felici se stesse.
  3. L’organizzazione del matrimonio è un vero e proprio processo produttivo che deve essere rispettato nei tempi. Il consiglio è pensare a una visione generale dell’evento, che può aiutare la sposa a collocarsi in un piano spazio-temporale. Per questo è importante giocare d’anticipo ma non troppo, perché quando la protagonista non ha nulla da fare, può diventare ancora più tesa.
  4. Chiesa e location devono essere prenotate con mesi di anticipo per iniziare a costruire un progetto taylor-made, ma evitiamo di acquistare l’abito più di un anno prima (i gusti, le mode e anche le forme delle spose possono cambiare).
  5. Gatto nero? Non ti conosco

L’autista si perde? Il pasticcere si è scordato di preparaci la torta nuziale? Niente panico. Durante i matrimoni ci sono cose che non si possono prevedere, ma soprattutto ricordiamo che la sfortuna non esiste.

Si tratta solo di trasformare qualcosa di “negativo” in “impegnativo” e affrontare la circostanza. Prendere una decisione diversa rispetto a quanto prestabilito non significa sbagliare né tantomeno fare peggio. Del resto, dobbiamo avere qualcosa di divertente da raccontare a figli e nipoti, no?

Tendenze 2019

A differenza degli anni passati, il matrimonio non è più vissuto come uno show o una giornata noiosa da passare a tavola, ma piuttosto come un’esperienza da trascorrere in famiglia, per condividere un momento speciale e divertirsi insieme.

Per quest’anno sì alle tonalità sorbetto, all’uso del velluto in sfumature soft (come verde mela o living coral in una declinazione molto tenue). Massima attenzione alla tavola con passamaneria e tovagliato, anche fiorato e colorato.

E per l’abito? Andranno per la maggiore profonde scollature a “V”, maniche dal volume enfatico, cappe accattivanti sia come sostitute del velo sia come accessorio scenografico per il cambio d’abito a metà del ricevimento. E ancora, applicazioni floreali tono su tono o in delicate nuance pastello.