Teatroterapia per affrontare meglio emozioni e paure

Per gli amanti della prosa e non solo, la Teatroterapia è una forma di terapia di gruppo che sfrutta il palcoscenico come strumento per mettere in scena le situazioni complicate della vita e superare i nostri limiti comportamentali.

Il dottor Giovanni Porta, psicoterapeuta a Milano e Roma, ci spiega come si articolano i laboratori e a cosa servono.

Il punto di arrivo

Attraverso la finzione teatrale, un soggetto timido potrà sperimentare un carattere più audace o addirittura sfacciato. Una persona istintiva reciterà un ruolo più riflessivo. La parola d’ordine è puntare i riflettori sulle parti comportamentali di sé che si utilizzano meno nella quotidianità, per aumentare modi e possibilità di affrontare la vita.

Il laboratorio

Ogni incontro ha un tema dominante e dura in media dalle due alle tre ore. Durante la prima parte si svolgono esercizi di riscaldamento con i classici esercizi di training attoriale, come la camminata sul palco. Quella centrale è riservata alla recitazione, mentre nell’ultima si mette in atto il vero e proprio lavoro psicologico, che consiste nell’elaborare l’esperienza delle fasi precedenti per comprendere le origini di limiti e paure e sperimentare alternative comportamentali. Si lavora in gruppo con u  facilitatore (un attore, uno spicoterapeuta, un esperto di art circensi specializzato in teatroterapia). Si consiglia una lezione una volta la settimana per almeno tre-quattro mesi. Il costo di ciascun laboratorio è di circa 40 euro.

A chi è consigliato

La teatroterapia si inserisce nello scenario più ampio delle artiterapie, un insieme di metodi di cura alternativi basati sull’espressione artistica. Aiuta a risolvere disagi psicologici, individuali e di coppia, a superare gli stress quotidiani, la difficoltà ad affrontare emozioni e paure.