21/04/2023

Stress: combattilo con 3 esercizi di respirazione

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 21/04/2023 Aggiornato il 21/04/2023

Il lavoro propedeutico all’apnea in acqua, che non viene insegnata solo come sport ma anche con finalità di benessere, è un utile training fai-da-te quando ci si sente ansiosi e sotto pressione

esercizi antistress

Pochi sanno che apnea non significa solo immergersi sott’acqua a grandi profondità: l’apnea non si pratica solo come forma di sport, ma è molto utile per combattere lo stress, le ansie, le paure, le insicurezze. Lo assicura Mike Maric, ex campione e recordman di apnea, medico, docente all’Università di Pavia, coach e allenatore di sportivi di primissimo piano, raccontando che rimanere qualche secondo in apnea, anche inconsapevolmente, è un modo per “spegnere il cervello”e rilassarsi.

Anche nelle nostre giornate capita spesso che inspiriamo e tratteniamo il respiro, per goderci il momento, ad esempio quando ci immergiamo in un bagno caldo.

Qui e ora

Esistono corsi di apnea per il benessere, in piscina, accessibili a tutti. Non includono solo esercizi in acqua, anzi, prevedono una preparazione a secco le cui potenzialità benefiche si possono sfruttare anche con la pratica fai-da-te. L’obiettivo è imparare a usare meglio sia il respiro che la mente: attraverso la concentrazione e l’attenzione al qui-e-ora si crea uno stato di equilibrio tanto profondo, da dimenticarsi delle interferenze esterne e dei pensieri negativi. Insomma, si raggiunge uno stato di benessere indotto e controllato.

Gli esercizi

Ecco 3 esercizi riequilibranti proposti dall’esperto: potete usarli come lavoro propedeutico all’apnea in acqua, se volete provarla, ma anche solo per il benessere che procurano di per sé.

  1. Abituatevi a usare la respirazione diaframmatica, cioè a inspirare ed espirare portando il diaframma a espandersi al massimo, scendendo verso l’addome, nella fase di immissione dell’aria e poi a rilassarsi, ritornando verso l’alto ad ogni espirazione. I movimenti del diaframma interferiscono con il sistema nervoso autonomo, contribuendo a rallentare la frequenza cardiaca, a ridurre la pressione sanguigna e a procurare rilassamento: quanto più sono ampi ed eseguiti correttamente ad ogni atto respiratorio, tanto maggiore sono questi effetti positivi.
  2. Tastando il polso (o le carotidi sul collo), imparate a coordinare il respiro con i battiti del cuore. Inspirate contando 2, 3 o 4 battiti, poi espirate contandone altrettanti. Questa sincronizzazione ha impensabili benefici: continuando l’esercizio per 3 minuti, infatti, ci si sente più rilassati, il polso rallenta, si acquisisce una maggiore concentrazione e si avvertono meno le interferenze esterne. In poche parole, si entra in una condizione ovattata di armonia.
  3. Associate al respiro un esercizio mentale e corporeo di rilassamento indotto. Inspirate per 5 secondi, poi contraete la mano destra a pugno, espirate per 10 secondi e rilassatela. Ripetete il tutto con la mano sinistra, poi eseguite la sequenza in modo analogo con le spalle, le braccia, le gambe. È una specie di body-scan che procura una piacevole distensione di tutta la muscolatura.