Smartphone: a chi dà fastidio la sbirciatina?

Redazione Pubblicato il 05/09/2017 Aggiornato il 05/09/2017

I partner italiani non si scompongono più di tanto se viene violata la loro privacy sui social. Ma è sbagliato perché mantenere uno spazio tutto per sé è un diritto da difendere

perfetti-sconosciuti

Dal film Perfetti sconosciuti alla realtà. Secondo un’indagine condotta dalla Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica), i partner italiani non si scompongono più di tanto se il compagno o la compagna dà una sbirciatina ai messaggi sullo smartphone, così come all’inizio fanno le coppie protagoniste della pellicola diretta da Paolo Genovese.

“Non nascondo nulla” è la risposta più frequente, fornita dal 58,9% degli intervistati. Al 28% invece l’invasione di privacy dà fastidio e lo manifesta apertamente, la minoranza (13%) è contrariata, ma preferisce tacere.

Stessa cosa per la pagina social: il 51,90% dichiara di non essere interessato, il 22% dice di non farlo anche se sarebbe tentato. Il 15% sbircia solo se ha dubbi sulla fedeltà dell’altro e il 9% ammette di guardare per sentirsi più sicuro/a. Attenzione, però. Si tratta di entrare nella sfera privata dell’altra persona, avvertono gli esperti: anche se non c’è nulla da nascondere questa mossa viene vissuta come un’invasione di campo, sono in ballo la fiducia e il rispetto.

Il diritto alla privacy

La privacy, intesa dalla legge come riservatezza sulla propria persona e la propria vita, è un diritto inviolabile, che non deve venire meno nei rapporti a due. Non è in contraddizione con i valori di base di una relazione, cioè unione, compartecipazione, condivisione. Tutti hanno il diritto di mantenere uno spazio solo per sé, senza che il partner si senta offeso, messo da parte, o peggio, sospettoso. Anche se innamorata e dedita all’altro, ogni persona deve salvaguardare una dimensione individuale che non intacca il valore della relazione, ma è segno di rispetto e considerazione per se stessi.

Quali sono i territori off limits

Alcuni territori, insomma, è giusto che restino off limits. La password del social network, per esempio, oppure gli sms con le amiche. La fiducia e l’amore devono essere dimostrati in altri modi, lasciando integra la propria identità, anche virtuale. Quello che ci si scrive con mamma, amiche o compagni di palestra non è affare di coppia. L’ideale, se ci sono dubbi, sospetti o problemi irrisolti nella storia d’amore, è parlarne apertamente: mantenere segreti, insicurezze o piccoli rancori non aiuta.