22/05/2019

Sex toys pensati dalle donne, per le donne

Veronica Colella Pubblicato il 22/05/2019 Aggiornato il 30/05/2019

I sex toys di nuova generazione sono studiati per il piacere femminile: minimal, silenziosi, eco-friendly, puntano sulla sicurezza e sulla discrezione

sex toys

Il coniglietto che aveva rivoluzionato la vita di Charlotte in Sex and the city è pronto per la pensione: i nuovi sex toys creati dalle donne sono minimal, silenziosi ed eco-friendly.

La forma fallica è stata abbandonata in favore di un design funzionale, studiato appositamente per il piacere femminile da una nuova generazione di brillanti imprenditrici.

La rivincita del design

Le fondatrici delle nuove compagnie female-friendly descrivono spesso il loro primo impatto con i sexy shop come un’esperienza “confusa e imbarazzante”. Ti Chang, la co-fondatrice di CRAVE, ricorda di essere rimasta perplessa di fronte ai colori violenti e alle forme esagerate dei prodotti, tra l’altro non sempre realizzati con materiali sicuri. Un’opinione condivisa da Polly Rodriguez, fondatrice di Unbound e dell’associazione Women of Sex Tech, che ha iniziato a progettare sex toys con l’idea che dovessero essere complementari ai genitali e non una loro imitazione, scelta che invece finisce con il banalizzare il ruolo chiave del design.

La nascita di Eva

Janet Lieberman e Alexandra Fine, rispettivamente un’ingegnera del MIT e una sessuologa, hanno deciso di fondare DAME nel 2014 per colmare il “pleasure gap” nelle relazioni eterosessuali, dove le donne tendono ad avere meno orgasmi rispetto ai loro partner. Sfruttando le possibilità offerte dalle stampanti 3D, Lieberman ha ideato ben 70 prototipi di quello che oggi è il loro prodotto di punta, Eva. Si tratta di un piccolo vibratore che non richiede l’uso delle mani, “progettato per fornire una stimolazione clitoridea durante il rapporto sessuale, rimanendo stabilmente in posizione grazie all’utilizzo di due ali”. Altri vibratori atipici, come Pom (che sembra un avocado tagliato a metà) e Fin (da applicare alle dita), servono ad aumentare il piacere di chiunque abbia terminazioni nervose, in maniera totalmente inclusiva e “genderless”.

CRAVE e Unbound: discrezione prima di tutto

Ti Chang, product designer di origine taiwanese, è cresciuta in Georgia, nel bel mezzo del profondo Sud conservatore degli USA. Ha intuito da subito l’importanza per molte donne di poter accedere a prodotti dall’aspetto discreto ed elegante, soprattutto se cresciute con un forte senso del pudore. Vesper, uno dei prodotti più conosciuti di CRAVE, è un vibratore liscio e compatto in metallo con l’aspetto di una collana, mentre Duet Pro è un piccolissimo vibratore a due punte con motori separati al loro interno, completamente waterproof, silenzioso e con ricarica USB – a vederlo è quasi uguale a una classica chiavetta. La stessa filosofia è alla base dei prodotti di Unbound, come Squish e Bean: vibratori che rispondono alla pressione, morbidi e personalizzabili, con colori e forme che ricordano volutamente saponi e prodotti di bellezza.

Osé: la robotica al servizio del piacere

Le fondatrici della start-up Lora DiCarlo ritengono che il piacere femminile sia un diritto e non un traguardo: Osé, in commercio da questo autunno, utilizza la micro-robotica per replicare sensazioni di tipo orale e tattile. Le sue creatrici avevano in mente il nuovo concetto di orgasmo “misto”, ovvero la stimolazione fronte-retro delle 8000 terminazioni nervose del clitoride. Il prototipo doveva essere esposto al CES 2019 di Las Vegas, ma la nomination per il premio all’innovazione nel campo della robotica e dei droni è stata ritirata all’ultimo minuto, causando un incidente diplomatico.