Sesso sicuro, serve la prevenzione

Spesso si dimenticano. «Eppure ogni anno in Italia si registrano 3 mila nuove infezioni da HIV, una tra le più pericolose malattie sessualmente trasmesse che tra il 2004 e il 2017 sono praticamente raddoppiate di numero» spiega il professor Massimo Galli, direttore della terza divisione di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. “Safe is the new normal” è la campagna educazionale promossa da Durex in collaborazione con Anlaids, Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids, per vivere una sessualità responsabile e sicura. Questi i consigli del comitato di esperti guidati dal professor Galli.

L’importanza di essere consapevoli

Pur avendo tutti pieno diritto a una sessualità piacevole, libera da coercizioni e pressioni, è fondamentale tenere sempre presente che esistono pratiche a rischio come i rapporti non protetti anali, vaginali e orali, pronti ad alzare le possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Essere consapevoli significa anche sapere che il preservativo è la miglior garanzia di protezione verso tutte le infezioni sessualmente trasmissibili. A patto che lo si usi bene, indossandolo dall’inizio alla fine del rapporto, maneggiandolo con cura, conservandolo lontano dalle fonti di calore (il cruscotto della macchina, ad esempio, o la tasca dei jeans) e controllando sempre la data di scadenza.

Servono dei limiti

Vivere una sessualità consapevole significa anche saper dire di no quando serve: in un rapporto sereno ognuno deve riconoscere i bisogni dell’altro e occorre mettere dei limiti se questi non vengono rispettati. Fondamentale poi saper affermare un proprio diritto quando di mezzo c’è la salute: chiedere di utilizzare il preservativo come condizione necessaria al rapporto esprime con chiarezza la propria volontà di protezione e prevenzione.

Attenzione agli stereotipi

Sono tanti e possono essere pericolosi. Primo fra tutti quello che il preservativo rovini il rapporto e diminuisca il piacere. No anche alle fake news: per ottenere informazioni è sempre bene rivolgersi a persone di fiducia, genitori, insegnanti, medici e figure professionali oppure cercarle sui siti delle associazioni di volontariato accreditate.