20/09/2022

Sesso: il paradosso della pornografia

Veronica Colella Pubblicato il 20/09/2022 Aggiornato il 20/09/2022

Studi recenti suggeriscono che il consumo di pornografia incida in modo diverso sul benessere sessuale di uomini e donne. E non nel modo in cui crediamo

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Non è un mistero che gran parte della pornografia commerciale sia creata dagli uomini per altri uomini.

Proprio per questo è ironico scoprire che sono le donne a coglierne più facilmente i lati positivi, almeno in termini di aumento del desiderio e di consapevolezza di sé.

A suggerirlo sono due studi recenti pubblicati rispettivamente sulle riviste specialistiche Psychological Medicine e Archives of Sexual Behavior, entrambi interessati a indagare quanto e come il consumo di pornografia incida sul rapporto che uomini e donne hanno con il sesso.

Punti di vista a confronto

È difficile ottenere risposte definitive sugli effetti della pornografia. Alcuni esperti ne sottolineano i rischi e altri i benefici, facendo le dovute distinzioni tra consumatori occasionali e compulsivi. Da un lato c’è la preoccupazione che possa promuovere un approccio egocentrico al sesso, se non aumentare l’incidenza di disfunzioni sessuali, dall’altro c’è il cauto ottimismo di chi riconosce il suo potenziale liberatorio e persino educativo.

Gli autori del primo studio tendono a confermare entrambe le intuizioni: se per un pubblico femminile il consumo di pornografia può rivelarsi una risorsa utile per superare disfunzioni sessuali, aumentare il desiderio e sentirsi più competenti e più sicure di sé, per quello maschile sembra valere la regola contraria. Più porno si guarda, più si va incontro a crisi di insicurezza sulle proprie performance, deterioramento della propria funzionalità sessuale e – per le coppie di sesso opposto – un abbassamento della soddisfazione sessuale della propria partner.

Le autrici del secondo studio non hanno invece riportato alcuna associazione significativa tra consumo di pornografia e funzionalità sessuale negli uomini, mentre per le donne c’è ed è positiva. Almeno nella misura in cui la possibilità di trarre dal porno lezioni pratiche e nuove idee rende mentalmente più flessibili, permettendo così di aggirare eventuali difficoltà proponendo alternative che rendono altrettanto soddisfacente il sesso. Alcune inoltre potrebbero trovare più accettabili e rassicuranti alcune pratiche un tempo considerate tabù, come il sesso orale. Non è detto però che questi benefici siano applicabili a chiunque: in alcuni casi potrebbero avere l’effetto opposto, aumentando la frustrazione e l’insicurezza o rafforzando pregiudizi.

Conta anche l’orientamento?

Parlando di soddisfazione di coppia, è lecito chiedersi se oltre alle differenze di genere contino anche quelle di orientamento sessuale. A questo proposito, un terzo studio pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships mette a confronto le esperienze di coppie di sesso opposto e dello stesso sesso. Se parliamo di un utilizzo occasionale di pornografia, le ripercussioni sulla vita sessuale della coppia sono minime e spesso positive. Le donne di ogni orientamento riportano un aumento del desiderio e delle probabilità di avere rapporti associato con l’uso di pornografia, così come gli uomini in coppie dello stesso sesso. Fanno eccezione alla regola solo i partner maschili in coppie di sesso opposto, ma potrebbe essere solo una questione di abitudine. È possibile, infatti, che siano proprio i giorni in cui si è più svogliati e meno sicuri delle proprie prestazioni quelli in cui si preferisce ripiegare sul porno e non viceversa.