21/11/2023

Giovanissimi e sesso: come diventare più sicuri e consapevoli

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 21/11/2023 Aggiornato il 21/11/2023

Poche conoscenze e comportamenti a rischio in ambito sessuale e affettivo da parte dei giovani. Il progetto “A Luci Accese”, patrocinato dal Comune di Milano, aiuta a fare chiarezza e a riconoscere i comportamenti a rischio

sesso giovanissimi

Meno di un giovane su due (43,4%) utilizza sempre il preservativo, un dato preoccupante a confronto con la percentuale del 57% del 2019. La fascia 11-13 anni dichiara di non utilizzare nessun metodo contraccettivo. È quanto emerge dall’Osservatorio Giovani e Sessualità di Durex in collaborazione con Skuola.net (sito web di appunti e news) giunto nel 2023 alla sua sesta edizione, che evidenzia un approccio dei giovani molto spesso inconsapevole ai temi di sessualità e affettività, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni confuse che portano a comportamenti a rischio per sé stessi e per gli altri.

I risultati

Dall’indagine emerge che il 38,7% dei giovani ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 17 e i 18 anni, in aumento rispetto al 2022 quando la fascia preponderante era 15-16 anni, ma c’è anche chi dichiara di aver avuto la sua prima esperienza prima dei 13 anni (11,6%) in aumento del 4,1% rispetto all’anno scorso.

In materia di contraccezione, il 62,5% degli intervistati dichiara di affidarsi al coito interrotto e oltre il 39,3% (+3,6% rispetto al 2022) lo definisce sbagliando come un metodo efficace contro gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmesse, con le percentuali più elevate tra i giovanissimi nella fascia 11-13 anni. La consapevolezza in merito all’inefficacia del coito interrotto sembra crescere con l’età, sebbene questo non sia un deterrente al suo utilizzo. La situazione è poi aggravata dallo scarso confronto e dialogo, a scuola e in famiglia.

Il 45,3% dei ragazzi dichiara di rivolgersi ad Internet per chiarire i dubbi in ambito affettivo e sessuale e tra questi la maggior parte lo fa per l’imbarazzo di chiedere a qualcuno (31,6%) e perché non sa a chi rivolgersi (12,8%), con il rischio di esporsi a fake news.

Solo il 9,3% si rivolge ai genitori il 5,9% al medico, il 12% chiede aiuto agli amici oppure non chiede a nessuno. Le motivazioni di questo silenzio e chiusura sono imbarazzo e vergogna.

Il programma “A Luci Accese”

L’attività educativa “A Luci Accese”, curata dall’Associazione no profit ALA MILANO ONLUS e che si occupa di tutela della salute e promozione del benessere delle persone, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano ed è già attiva nelle scuole del capoluogo lombardo da ottobre, con l’obiettivo di raggiungere attivamente 23mila studenti, con il supporto di esperti educatori/educatrici, psicologi/psicologhe e sessuologi/sessuologhe. Ciascuna delle scuole aderenti avrà accesso a laboratori di educazione affettiva e sessuale, conferenze e incontri con esperti, docenti, genitori e personale scolastico. Saranno poi proposte attività interattive (giochi, quiz, role playing, dibattiti, etc.) e momenti di riflessione e condivisione in piccoli e grandi gruppi, in uno spazio di ascolto senza giudizi e pregiudizi. Il progetto è sostenuto da sostenuta da Durex, leader nel mercato del benessere sessuale.