Rimandare? Pessima abitudine. Fallo adesso!

Redazione Pubblicato il 30/08/2016 Aggiornato il 30/08/2016

Basta con il “prima o poi lo faccio”! Impara ad affrontare le questioni subito, a vivere nel presente. Puoi cominciare allenandoti con piccoli impegni per arrivare ai più seri

rimandare

Il poeta Esiodo lo paragonava all’accidia, l’avversione verso il dovere e l’operosità. In effetti il vizio del rimandare sempre ha qualcosa a che fare con la pigrizia e l’inerzia, ma queste non sono le uniche cause. Spesso il motivo è l’ansia da prestazione, il desiderio di fare sempre meglio, che spinge ad aspettare che ci siano le condizioni perfette per agire: l’umore ideale, la preparazione adeguata, il giusto livello di sicurezza.

Il perfezionismo e il timore del fallimento sono all’origine della sindrome: “lo farò domani. Più della svogliatezza e dell’indolenza.

Sempre in attesa, mai qui e ora

Così facendo, però, si perdono preziosi occasioni, con il rischio che alla fine la prestazione non sia comunque all’altezza dei risultati. Si vive sempre nell’attesa di qualcosa, senza essere centrati sul qui e ora. Sappiate che il “momento perfetto” è una sensazione soggettiva, una costruzione della vostra mente, e potrebbe non arrivare mai. Così si riempie la quotidianità di azioni inutili, gesti “tappabuchi”,. Il presente diventa il tempo della frustrazione e della noia. E più si è annoiati, più si rimanda.

La paura del cambiamento

In altri casi si procrastina all’infinito per paura del cambiamento: un comportamento che denuncia scarsa responsabilità, paura di mettersi in gioco, di esporsi a critiche e giudizi. In questi casi aspettare dà un sollievo temporaneo all’ansia, che però alla fine si ripresenterà più prepotente di prima, finché la decisione non sarà presa. Tutto inutile, dunque.

Prendi un bel respiro e buttati!

Insomma, a volte è meglio buttarsi. Che non vuol dire agire in modo incosciente e precipitoso, ma ritrovare il piacere dell’agire, senza concentrarsi troppo sui rischi o sui risultati, ma solo per il gusto di fare qualcosa per sé o gli altri.

Ecco come liberarsi del vizio del rimandare in pochi step.

1. Agisci subito. Allenatii nelle piccole cose. Quando devi fare qualcosa (anche solo lavare i piatti dopo cena) falla subito, anche se avresti più tempo. Ti abituerai a stare nel presente, senza occupare il cervello con nuovi rimandi.

2. Sii chiara. Quando qualcuno ti chiede un favore o un servizio, rispondi con un sì o un no, evitando di cadere in nebulosi “forse” o “magari”.

3. Focalizzati su quello che stai facendo. Non pensare alle critiche e non permettere che un piccolo fallimento faccia crollare la tua autostima.

4. Mostrati sicura. Non riuscire a prendere una decisione fa sembrare infantili e inconcludenti. Anche se non sei ancora pronta per un determinato passo abbi fiducia nelle tue capacità, prendi un bel respiro e… spicca il volo.