19/09/2025

Vuoi essere più serena? Rifletti e scrivi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 19/09/2025 Aggiornato il 19/09/2025

Sono due delle buone abitudini che aiutano a cercare dentro di sé (e, con il tempo, a trovare) un approccio migliore a tutto ciò che accade, anche a ciò che non è soggetto al nostro controllo

rifletti e scrivi

Travolte dalla frenesia delle nostre giornate, abbiamo poco tempo per fermarci a pensare, sole con noi stesse. Se poi qualcuno ci invitasse alla riflessione abituale e a tenere anche un diario, trasferendo sistematicamente i nostri pensieri “nero su bianco”, forse questi comportamenti ci sembrerebbero quanto meno bizzarri, se non addirittura una perdita di tempo. Invece sono uno dei consigli pratici del dottor Filippo Ongaro, per anni medico degli astronauti ed esperto di longevità, che nel volume “Il mindset della longevità” (Vallardi) approfondisce il tema del giusto atteggiamento mentale per godere di un’esistenza non solo lunga, ma anche serena e in buona salute. Per capire che cosa conti davvero nella vita e su cosa abbia davvero senso concentrarsi, è il ragionamento dell’autore, bisogna lavorare su se stessi con una serie di pratiche come la meditazione, il contatto con la natura, una corretta gestione dello stress e, appunto, la riflessione abbinata alla scrittura.

Il benessere psicologico è alla base della longevità al pari del buon funzionamento della macchina-corpo: bisogna avere emozioni positive, buone relazioni, sentirsi realizzati, insomma dare un senso alla propria esistenza.

Focalizzarsi sulla ricerca della felicità

«Riflettere significa lasciare alla mente il tempo di farsi domande sulla vita, su di noi, sui nostri rapporti, su quanto soddisfatti siamo e di sviluppare soluzioni e approcci per stare meglio» afferma Ongaro, che spiega anche quanto la scrittura supporti efficacemente la riflessione e l’introspezione. Il processo non è automatico e talvolta non è semplice, perché non siamo abituati a fissare su una pagina ciò che ci passa per la testa, con schiettezza e senza filtri, ma aiuta a focalizzarsi meglio sulla ricerca della felicità.

Gli esercizi

L’esercizio da eseguire ogni giorno, per qualche minuto, consiste nel fermarsi a pensare, lasciando che la mente spazi senza forzarla in una direzione piuttosto che in un’altra. È bene evitare di soffermarsi sulle preoccupazioni e dirigere invece i pensieri verso progetti, persone care, obiettivi.

Il secondo step del lavoro prevede di scrivere sul proprio diario il frutto delle proprie riflessioni: come ci si senta, che rapporti si abbiano con gli altri, che cosa faccia soffrire o faccia stare bene, quali traguardi si desideri raggiungere. Non occorre scrivere “bene”, con stile impeccabile, ma è preferibile farlo di getto, come se si parlasse a un amico: si può anche immaginare di scrivere a se stessi, come per darsi dei consigli.

I risultati

Con il tempo questa pratica di auto-analisi contribuisce a indirizzare nella giusta direzione il proprio mindset: più positivo e resiliente, capace di reagire con maggiore equilibrio a ciò che accade e di non perdere energie alla ricerca di un controllo sulle cose che spesso è impossibile avere.