Una vera amica? Si riconosce così

Risale ad Aristotele il concetto di amicizia “prima”, un legame basato su principi come onestà e lealtà reciproca. Sono questi i pilastri di un rapporto autentico, insieme a disponibilità, condivisione, empatia.

Leale e sincera

Una vera amica deve avere il coraggio di essere onesta e saper distinguere il momento in cui c’è bisogno di una stampella su cui appoggiarsi, da quello in cui è necessario dire la verità. Per esempio di fronte a una delusione amorosa un’amica può dire: “Tu meriti di più… Sei troppo per lui”, mentre non dirà: “Hai sbagliato tutto … è solo colpa tua”. Solo dopo che sarà “decantata” la crisi, sarà possibile, con le giuste parole, spronare l’altra persona a prendersi le sue responsabilità e ad affrontare la realtà.

Come un alter ego

Una vera amica riesce a “entrare” nel mondo dell’altra ascoltando e vivendo le sue esperienze e i suoi vissuti emotivi, mettendo a fuoco quei dettagli che possono essere sfuggiti e facendo da specchio quando si è troppo delusi o arrabbiati per vederci chiaro: è una sorta di “alter ego” negli affari di cuore e nelle scelte di vita.
Ed è capace di condividere sentimenti ed emozioni, non per forza di idee. Invece di ambire alle posizioni e alle idee dell’altra, l’amica condivide i suoi progetti e la aiuta a realizzarli. Due amiche perseguono sempre un obiettivo comune, senza mettersi mai i bastoni tra le ruote.

Fondamentali altruismo ed empatia

Secondo la definizione del sociologo Francesco Alberoni, l’amicizia è un sentimento sereno, limpido, fatto di fiducia e confidenza. Ciò che la contraddistingue dai rapporti di semplice affetto e simpatia, è la volontà di anteporre il bene dell’altra persona al proprio. Assecondare i desideri dell’amica, aiutarla a risolvere i suoi problemi o semplicemente offrirgli una spalla su cui piangere sono le sue missioni.
L’empatia è un’altra dote necessaria, la capacità di mettersi nei panni dell’altra, capendo al volo quello che prova. Un’amica è in grado di leggere oltre le parole, capisce ciò che l’altra pensa e prova dalle sue espressioni, dalla mimica, dai gesti.