Scrivi il tuo diario della gratitudine

Redazione Pubblicato il 28/05/2024 Aggiornato il 28/05/2024

Fissare ogni giorno piccoli attimi di felicità aiuta a vivere meglio, regalando anche un cambio di prospettiva

diario gratitudine

Il sole che entra dalla finestra dopo giorni di pioggia, il tè con l’amica del cuore, guardare un film sdraiate sul divano. Su TikTok sono ormai migliaia i video dedicati ai glimmers, dall’inglese barlume, sbirluccicchio. «Sono i momenti di benessere, le cose positive e di cui essere grati che si oppongono ai triggers, gli eventi stressanti che possono causare disagio e malessere» spiega la dottoressa Beatrice Casoni, psichiatra a Ferrara e Bologna. Piccoli attimi di felicità quotidiana che non cambiano di certo la vita ma che aiutano a viverla sotto una luce diversa.

Attimi che per quanto minimi, a volte velocissimi, meritano non solo di essere colti ma anche di essere “fermati” elencandoli giorno dopo giorno su un quaderno, un diario, un’agenda.

Allontanare il negativo

Ma perché tenere un diario della felicità ci può essere d’aiuto? «Per capirlo dobbiamo cercare prima di capire come funziona la nostra mente, in particolare la nostra attenzione che tende a essere catturata dagli eventi sgradevoli finendo per far ruotare la quotidianità attorno a malumori e pensieri negativi che vanno ad amplificare stati emotivi di turbamento, tristezza e rabbia» commenta la dottoressa Casoni. La spiegazione porta lontano. «Il nostro cervello è un enorme magazzino di informazioni, esperienze, ricordi ma quello che rimane maggiormente impresso nella memoria è mediato dal contenuto emotivo: il nostro cervello in sostanza conserva più acutamente ciò che nella storia dell’evoluzione si è rivelato essere più protettivo per la nostra specie» precisa la dottoressa Silvia Riboldi, psicoterapeuta. «Succede così che la nostra attenzione sia maggiormente coinvolta sui ricordi spiacevoli e su tutte le situazioni che vengono lette come “pericolose”, non solo nel senso fisico del termine. La motivazione è da ricercarsi nello scopo principale di ogni specie: la sopravvivenza. Il nostro cervello mantiene e si attiva su quelle situazioni problematiche che vive come minacciose e che vuole in futuro evitare. Ma se questo ragionamento era valido quando i pericoli per la sopravvivenza erano quotidiani, il cortocircuito arriva quando, in un contesto fortunato come quello in cui viviamo, il cervello continua ad applicare le stesse “regole”».

Provate a fare così

Come tutto quello che si inizia, anche scrivere un diario della gratitudine può non essere semplicissimo nella fase di partenza.

  • Scegliete con cura innanzitutto il diario, il quaderno, il blocco notes su cui scriverete: non è un passaggio banale perché una copertina che piace, un formato che risulta congeniale rende l’operazione più facile.
  • Tenete il diario ben in vista in un punto dove vi è facile vederlo.
  • Non scoraggiatevi: all’inizio può risultare difficile capire quali sono i momenti che danno serenità.
  •  Non basta scrivere il diario una volta la settimana oppure farlo per un mese e poi sospendere: è la ripetizione quotidiana del gesto a dare frutto.
  • Condividete, se ne avete voglia. Se, infatti, concentrarsi sugli aspetti positivi della vita ha un impatto sul benessere personale, condividerli su un social può spingere altri a fare lo stesso determinando una catena di ottimismo con valide ripercussioni anche dal punto di vista sociale.

L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di giugno, ora in edicola.