02/08/2022

Poco motivata? Prova con una canzone

Veronica Colella Pubblicato il 02/08/2022 Aggiornato il 02/08/2022

Alcuni studi suggeriscono che la musica possa influenzare i processi decisionali, in particolare quando si tratta di portare pazienza o ritrovare la motivazione. Funzionerà davvero?

Wellbeing Concept. Excited lady running on the beach, holding bottle of water and listening to music in earphones

Secondo uno studio cinese pubblicato quest’anno sulla rivista accademica Cognition and Emotion, le emozioni trasmesse dalla musica possono influenzare le nostre scelte facendoci superare l’innata tendenza a preferire “poco e subito”.

Molte delle decisioni che prendiamo in termini di salute, felicità e stato delle nostre finanze ci chiedono di scegliere tra obiettivi a breve e lungo termine, argomentano i ricercatori. E anche se sappiamo che i sacrifici pagano, molte persone tendono a preferire la gratificazione immediata.

Un uovo oggi o una gallina domani?

Più a lungo dovremo aspettare per raccogliere i benefici di una scelta, più la snobbiamo. La propensione a sminuire il valore di ricompense o vantaggi a lungo termine è ancora più forte quando si prendono decisioni sull’onda dell’emotività, perché si diventa impazienti.

Dal momento che la musica permette di manipolare le emozioni e altera la percezione del tempo (fateci caso: i brani più ritmati sembrano durare di più rispetto a quelli lenti) i ricercatori si sono chiesti se non ci fosse un modo di promuovere le decisioni più vantaggiose con il brano giusto. Hanno quindi ideato una serie di esperimenti basati sul guadagno e sulla perdita di denaro, chiedendo ai partecipanti di prendere decisioni finanziarie mentre ascoltavano brani allegri, tristi o rumore bianco, come nel caso del gruppo di controllo.

Quello che hanno scoperto è che la felicità “musicalmente indotta” può essere una cattiva consigliera: brani allegri e veloci fanno preferire le ricompense immediate mentre il velo di tristezza indotto da brani lenti e malinconici favorisce la pazienza.

Ritrovare la motivazione

Non è il primo studio che suggerisce di utilizzare la musica per pensare meglio. Quando ascoltiamo musica la mente tende a vagare e secondo alcuni ricercatori possiamo decidere la direzione in cui andranno i nostri pensieri, o almeno provarci. Uno studio precedente, pubblicato su Scientific Reports, invita a ritrovare motivazione e pensieri costruttivi ascoltando brani “eroici”.

Quando siamo giù potremmo avere la tentazione di ascoltare in loop canzoni tristi, ma saccheggiare le playlist alla ricerca di brani strumentali dal tono epico potrebbe favorire un atteggiamento più positivo e attivo.

Calmi e rilassati

Se invece tendete a perdere slancio quando siete sotto stress, ascoltare le vostre canzoni preferite potrebbe essere d’aiuto anche se si tratta di musica aggressiva o di languidi brani dreampop. Lo suggerisce uno studio pubblicato nel 2019 su Plos One, facendo leva sulla paura di parlare in pubblico per testare il potere rilassante della musica per ridurre la tensione.

Ai partecipanti è stato chiesto di preparare un breve discorso con cui presentarsi ai compagni di laboratorio a fine esperimento. Prima però 10 minuti di pausa, in cui parte del gruppo ha ascoltato un documentario radio su Charles Darwin mentre altri sono stati invitati a ascoltare musica a loro discrezione. Con grande sollievo, al termine della pausa hanno scoperto che ai fini dell’esperimento bastava la paura di parlare davanti alla classe e non l’esperienza in sé. Compilando il questionario proposto per testare il loro stato d’animo, chi ha ascoltato la musica si è descritto come meno stressato, nervoso, a disagio, triste o depresso rispetto a chi non ha potuto farlo, a prescindere dai gusti musicali.