14/05/2025

Mindfulness: provala in cammino

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 14/05/2025 Aggiornato il 14/05/2025

Una nuova esperienza lungo un sentiero alpino, a Obereggen, porta a fondere i benefici psicoemotivi di questa pratica con gli effetti rigeneranti del paesaggio naturale

ok Obereggen Latemar AG by Guenther Pichler

Che una passeggiata nella natura sia fonte di benessere e possa avere una fortissima valenza antistress è risaputo. Meno noto è che possa diventare una vera e propria sessione di mindfulness. Il motivo ci viene spiegato dal dottor Thomas Bernagozzi, psicologo del benessere e trainer certificato, che da anni tiene corsi e guida incontri a base di mindfulness. «La mindfulness è, in parole semplici, l’essere consapevoli, vivere pienamente il momento presente: qualcosa che oggi ci riesce sempre più difficile. In concreto prevede esercizi che favoriscono la concentrazione sul “qui e ora”, lasciando da parte il passato e il futuro, con effetti estremamente positivi sulla riduzione dello stress».

Che cosa può essere più riequilibrante di un training detox, eseguito mentre si sta immersi in un paesaggio incontaminato e si gode del potere terapeutico della natura?

Un percorso di mindfulness itinerante

Da un’idea del dottor Bernagozzi è nato il primo percorso di “mindfulness itinerante” sulle Alpi: si chiama Mindful.Latemar ed è un cammino immersivo sul monte Golfrion, a Obereggen (BZ). Si tratta di un sentiero circolare lungo 1,3 km a 1800 metri di quota e con un dislivello di soli 47 metri, percorribile in un paio d’ore e adatto a tutti.

Il claim del tragitto è “Rimettiti in cammino. Rallenta, respira, ricentrati” e questi obiettivi di benessere sono resi possibili da 18 stazioni con tecniche meditative guidate, 18 esercizi di consapevolezza che possono portare alla luce schemi limitanti e abitudini tossiche: esperienze che in passato venivano proposte perlopiù all’interno di spazi chiusi e che invece adesso trovano un respiro più ampio e potenzialità ancora più rasserenanti anche lungo un sentiero escursionistico permanente. «Volevo portare la pratica nella natura, perché durante la meditazione all’aperto si abbassa il livello del cortisolo, l’ormone dello stress. Meditando in mezzo alla natura si crea una connessione con essa, e quindi anche con se stessi» spiega Bernagozzi.

Una scelta non casuale

La scelta del sentiero non è stata casuale, perché c’è qualcosa di curativo anche nell’ambiente in cui il percorso si snoda e nelle sue ferite. «Durante la tempesta Vaia del 2018, quasi tutti gli alberi sono stati sradicati. Oggi si gode di una vista panoramica a 360 gradi, ma la montagna è rimasta lì. Dopo quel disastro naturale, il Golfrion è diventato per gli abitanti un simbolo di stabilità e resilienza. Rappresenta l’accettazione e la forza di non arrendersi. Se l’assenza degli alberi regala una vista mozzafiato sul gruppo del Latemar, la posizione leggermente defilata rispetto agli altri sentieri tematici permette di godere di silenzio e tranquillità» racconta lo psicologo.

Anche in autonomia

L’esperienza di mindfulness sul Golfrion può essere provata con la guida del dottor Bernagozzi ma anche in autonomia, grazie a una app gratuita che permette di apprendere dallo specialista le tecniche di meditazione e di rilassamento necessarie al buon esito della gita. «Si tratta principalmente di meditazioni per sviluppare la consapevolezza della natura. Si parte dalla montagna: si percepisce la consistenza del terreno, la temperatura, il vento. Poi ci si concentra sul corpo: il respiro, le emozioni, le sensazioni. Il Mindful.Latemar è un viaggio: i pensieri rimangono a valle e noi siamo presenti, qui e ora, nel nostro corpo. E il bello è che il vero cammino inizia proprio dopo il sentiero» conclude l’esperto.