08/07/2025

Il carico mentale non va in vacanza. Alleggeriscilo con 5 “stop”

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/07/2025 Aggiornato il 08/07/2025

Calura insopportabile, vacanze non sempre facili da gestire, impegni di lavoro (e non) che continuano a opprimerci: l’esperta suggerisce come alleviare il carico mentale imparando a fermarsi

credit NIKE SWIM

Una recente ricerca Ipsos sulla percezione della salute e del benessere mentale rivela che il 64% delle donne tra i 35 e i 49 anni afferma di sentirsi più stanca in estate rispetto agli altri periodi dell’anno, a causa della gestione continua dei figli e dell’organizzazione domestica anche in vacanza. Nei mesi in cui le temperature aumentano, rendendo tutto più faticoso, e gli impegni non diminuiscono, le donne (nel ruolo di mamme, figlie, mogli o professioniste, spesso ricoperti tutti insieme) si trovano a gestire un carico di faticose incombenze che le logorano molto dal punto di vista psicofisico. Alessandra Bitelli, coach, pedagogista e autrice de Il primo romanzo utile del coaching (Leandro editore) analizza queste dinamiche e suggerisce come rompere il circolo vizioso.

«Siamo cresciute con l’idea che saper fare tutto insieme fosse un punto di forza ma più che multitasking siamo diventate specialiste nel resistere. Solo che la resistenza cronica logora» afferma Bitelli.

Cambiare prospettiva

Per non vivere anche le vacanze con l’ansia da prestazione, occorre cambiare prospettiva. «Il meccanismo di dover tenere insieme tutto, sempre, senza cedere un millimetro è una convinzione radicata che però genera frustrazione, senso di colpa e stanchezza silenziosa. Il suggerimento è sostituire l’urgenza con la priorità, scegliendo dove stare, e soprattutto con chi» raccomanda l’esperta. Se non si cambia approccio, la vacanza finisce per diventare solo un trasloco di impegni, che si trasferiscono sotto l’ombrellone, senza un vero stacco né un vero riposo per la mente.

Smetti di rincorrere

«Una vera vacanza non si misura in chilometri percorsi (magari di corsa), ma in pensieri che smetti di rincorrere. Se non ci concediamo uno spazio mentale senza doveri, cambiamo paesaggio ma restiamo prigioniere. Il luogo è solo il contenitore. La libertà vera comincia da dentro» prosegue Bitelli. Come? Imparando non a essere sempre multitasking, ma a trovare il coraggio di lasciare indietro qualcosa, perché non siamo sempre al servizio dell’efficienza, piuttosto della nostra energia (che ha bisogno di essere ricaricata).

Ecco 5 “stop” da rispettare.

  1. Non fate il programma per tutti.

Il tempo libero non ha bisogno di un’agenda. Lasciate spazio all’improvvisazione, anche se i primi 10 minuti sembrano caos.

  1. Non dite “faccio io” anche quando non serve. A volte lo si fa per anticipare la fatica di spiegare. Ma spiegare è educare. Lasciate che anche gli altri imparino.
  2. Non controllate le mail di lavoro con il costume bagnato. Se vi siete concesse una pausa, rispettatela, senza fingere di essere in vacanza, perché anche fingere stanca.
  3. Imparate a dire di no. Non occorre aggiungere giustificazioni. Anche il caldo può essere un confine.
  4. Non pensate che un momento per voi sia tempo rubato. Non è così: senza ricarica ci si svuota: e poi non si resta per nessuno, nemmeno per voi stesse.