Carico mentale: come alleggerirlo

La spesa da fare, il lavoro da terminare, i figli da recuperare a scuola e molto altro ancora. Tutti questi pensieri scorrono come un fiume in piena nella nostra mente mentre siamo già in azione per svolgere l’ennesima incombenza quotidiana. È quello che gli esperti definiscono mental load o carico mentale, un termine descritto per la prima volta nel 1984 dalla sociologa francese Monique Haicault.

Il rovescio della medaglia

Questa gestione così frenetica della vita porta a stati di stress e nei casi più gravi anche di ansia (sono il cinque per cento le donne al mondo colpite da questo disturbo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità). Senza dimenticare insonnia, stanchezza cronica, calo della libido, problemi nelle relazioni sociali, mal di testa.

Allentare la presa

Come fare per prendere una boccata d’ossigeno? Lo spiega la dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online Unobravo.

• Il primo passo per emanciparsi da questo tipo di ansia è riconoscerla, dando sempre ascolto alle proprie emozioni senza trascurarle. Alcuni segnali d’allarme sono la percezione di non avere mai abbastanza tempo e il sentimento di colpa di non fare a sufficienza, oltre ai vari segnali fisici (stanchezza e disturbi legati al sonno e all’umore).
• Chiediamo aiuto alle persone a noi più vicine, imparando a delegare e condividendo con partner e amici le preoccupazioni: comunicare è la regola d’oro in queste situazioni di disagio.
• Ritagliamoci un momento per noi stesse per rilassarci facendo qualcosa che ci piace (una passeggiata, la lettura di un libro, un massaggio, andare al cinema, un aperitivo con un’amica o uno spettacolo a teatro).
• Con la consulenza di un terapeuta potremo imparare a controllare lo stress e le cause che lo provocano.