30/01/2021

In vacanza ogni weekend. Almeno con la testa

Veronica Colella Pubblicato il 30/01/2021 Aggiornato il 30/01/2021

Secondo alcuni ricercatori, i weekend e i giorni di riposo andrebbero trattati come vacanze. Funzionerà anche per chi è ancora in lockdown?

Couple walking on beach

Dopo un anno di pandemia, i giorni della settimana iniziano ad accavallarsi. E a dirla tutta, anche i mesi. In qualche modo è come se fosse sempre una domenica pomeriggio di metà ottobre, o nei casi peggiori un lunedì mattina. Per chi ha iniziato a portare il lavoro tra le mura domestiche, poi, i confini si sono fatti ancora più sfumati. Sulla carta non dovremmo essere sempre reperibili, ma non sempre questa regola viene rispettata. In molti sfruttano i giorni di riposo settimanali per occuparsi della casa, fare la spesa o allenarsi, facendo scivolare anche le pause in una routine che non permette davvero di recuperare le energie.

Uno studio americano pubblicato su Social Psychological and Personality Science sostiene invece che dovremmo considerare i nostri weekend come vacanze, con benefici per la salute e per l’umore.

In vacanza con lo spirito

Prendersi una vacanza, si sa, aiuta a ridurre il logorio della vita quotidiana. Al netto dello stress da rientro  e delle aspettative troppo alte che spesso finiscono per portare tensione anche nei momenti di relax, interrompere la routine ha numerosi benefici riconosciuti dalla scienza. L’ideale sarebbe mettersi in viaggio, ma anche le cosiddette staycation hanno i loro perché. A fare la differenza sarebbe la diversa mentalità con cui gestiamo il nostro tempo quando sappiamo di non doverlo sacrificare sull’altare del dovere. I giorni di vacanza sono speciali perché non è sempre obbligatorio guardare l’orologio, pesarsi, ricordare di passare in tintoria o di pagare le bollette. Sono giorni in cui si fa quello che si vuole, quando si vuole.

Vivere il presente

In una prima fase, i 441 partecipanti – tutti impiegati full-time – sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di trattare il weekend successivo come una vacanza, al secondo di viverlo come un weekend qualsiasi. Al lunedì, gli pseudo-vacanzieri sono effettivamente tornati al lavoro più riposati e più soddisfatti. E questa volta l’effetto non è svanito entro la pausa pranzo, ma si è protratto per l’intera settimana. Come si spiega? Ripetendo l’esperimento, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di specificare meglio le attività svolte durante il weekend. Confrontando le risposte, pare che il segreto stia nel vivere il presente senza le solite preoccupazioni. Chi si sentiva in vacanza non ha solo dedicato un po’ meno tempo alle pulizie, ma è riuscito a godersi di più le sue giornate. Non è tanto quello che scegliamo di fare, ma come lo facciamo. Se riusciamo davvero a mettere tutto il resto in pausa, o se il sabato mattina stiamo già pensando a quello che faremo lunedì.

Funzionerà davvero?

I ricercatori ammettono di non sapere se sia possibile mantenere questa aura di beatitudine una volta trasformate le vacanze in routine, ma sono cautamente ottimisti. Va anche detto che la maggior parte degli adulti potrebbero trovare un po’ più difficile scansare le responsabilità per due giorni a settimana, ma forse un compromesso esiste. In attesa di avere risposte più precise dagli esperti, potremmo inaugurare una nuova tradizione, trasformando in vacanze due weekend al mese. Delle micro-ferie in cui ci permettiamo di non rispondere a e-mail e domande ansiogene, in cui si rimandano le lavatrici e si fa qualcosa di speciale per il gusto di farlo, senza preoccuparsi troppo di quello che verrà.