Fame nervosa: tutte le strategie per liberarsene

Redazione Pubblicato il 25/08/2015 Aggiornato il 25/08/2015

Per combattere la fame nervosa imparate a riconoscerla e ad evitare le situazioni a rischio. E poi usate qualche trucco pratico: mai fare la spesa quando siete stressate, usate porzioni monodose, riempite il frigo di snack sani

Fame nervosa

Non si mangia solo per fame. Il cibo appaga, consola, rilassa, distrae. È un compagno insostituibile, un amico fedele. Il suo potere psicologico spiega l’insuccesso di molte diete.

Secondo un’indagine condotta online dall’Osservatorio PoolPharma Research, la fame nervosa è la causa principale dei problemi di peso per il 33% delle donne e il 19% degli uomini.

Usate la psicologia

Un progetto importante, l’esame universitario, le bollette che incombono, un amore litigioso: ogni scusa è buona per giustificare gli eccessi alimentari. Ma più la catena di alibi si allunga, più è difficile spezzarla. La prima regola per liberarsi della fame nervosa è riconoscere di avere un problema.

Individuate l’emozione negativa

È fondamentale individuare l’emozione scatenante. Il cibo è una via di fuga da uno stato emotivo che ci causa sofferenza: bisogna capire qual è. Nel momento in cui apriamo il frogorifero, dovremmo chiederci: “Da cosa sto scappando?” Il passo successivo è prendere coscienza del fatto che mangiare è un palliativo: tampona il dolore, ma non lo risolve. Prima o poi si dovrà fare i conti con l’emozione irrisolta. Rimpinzandovi di cibo non impedirete al capo di maltrattarvi, o al vostro lui di essere poco attento e disponibile».

Tenete un diario delle emozioni

Per riconoscere le emozioni negative in arrivo e gestirle è utile tenere un diario, annotando le circostanze in cui ci si sente giù e le strategie messe in atto per sentirsi meglio. Un errore comune è quello di pensare che gli stati d’animo negativi vadano per forza eliminati: a volte bisogna solo accettarli. Solo così si impara a reagire in modo più positivo ai momenti difficili.

Risvegliate il senso di colpa

Un’altra strategia, nel momento in cui si sta per cedere alla tentazione è chiedersi: “Come mi sentirò dopo?” Chi soffre di fame nervosa sa già che, dopo la trasgressione arriva sempre il senso di colpa. Ricordarsi mentalmente che l’abbuffata non farà altro che aggiungere disagio a disagio può però funzionare da deterrente.

… e qualche trucco pratico

1. Evitate di fare la spesa nei momenti in cui vi sentite più fragili, stressate o nervose.
2. Porzionate i cibi: via i mega-pacchi e le confezioni-famiglia, sì ai pacchetti ridotti e alle monodosi (il gesto di aprire un nuovo sacchetto ferma il rituale dello “sgranocchiamento” compulsivo).
3. In casa, non tenete il cibo “a vista”, ma mettetelo in fondo alla dispensa o sulle mensole più alte.
4. Riempite il frigo di spuntini sani e pronti all’uso, come macedonie di frutta e stick di verdure crude lavate e tagliate.
5. Al primo stimolo di fame, bevete un abbondante bicchiere d’acqua (riempie lo stomaco, rimandando l’assunzione di cibo).