08/09/2023

Ecoansia: come superarla in 4 step

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 08/09/2023 Aggiornato il 08/09/2023

Clima violento, futuro incerto e tanta paura. Se il meteo ti condiziona la vita anche tu stai soffrendo di ecoansia 

Thoughtful woman in the park

Terremoti, esondazioni, bombe d’acqua, frane, incendi. Solo sono alcuni degli eventi climatici estremi che si stanno abbattendo sempre più sulla nostra Penisola, mettendo in ginocchio intere regioni. E la nostra psiche ci presenta il conto.

Il fenomeno, già noto negli States, si chiama ecoansia ed è lo stato di angoscia, paura e preoccupazione fuori controllo nei confronti di situazioni climatiche violente.

«L’ecoansia è una condizione psicologica, non si tratta di una malattia e pertanto non rientra nel manuale diagnostico», spiega la dottoressa Katia Marilungo, presidente degli Ordini degli Psicologi della Regione Marche. Questo particolare sentimento può generare nelle persone uno stato di insicurezza tale da farle vivere a disagio anche nel quotidiano, a casa, al lavoro, oppure nei brevi tragitti per gli spostamenti di routine.

L’impatto sulla vita quotidiana

Così le persone perdono stimoli e fiducia verso il futuro, modificano la propria progettualità e il proprio stile di vita, evitando magari di acquistare una casa perché hanno paura dei vari danni o di fare dei viaggi. Alcuni studi hanno rilevato che alcune fasce giovanili decidono persino di non mettere al mondo figli per non lasciarli in un contesto diverso da quello desiderato.

Le soluzioni

1) Il primo step è cercare di evitare di controllare con assiduità previsioni meteo, Tg e social che danno notizie inerenti al clima.

2) Confrontati con famigliari e amici che vivono nel tuo stesso territorio, ma che non hanno il tuo medesimo timore.

3) Prova ad avere un comportamento proattivo, facendo qualcosa per sostenere l’ambiente, per esempio partecipare come volontaria alla pulizia delle spiagge o delle aree verdi del tuo Comune, per allontanare il pensiero negativo.

4) Se non riesci a superare l’ostacolo, puoi programmare delle sedute con uno psicologo.