27/03/2020

Quarantena con il partner? 4 consigli della psicologa

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 27/03/2020 Aggiornato il 27/03/2020

Fissare delle regole, avere spazi comuni ma anche momenti di assoluta solitudine, da dedicare a se stessi, e condividere con equilibrio attività e obblighi sono i segreti per non entrare in conflitto

coppia coronavirus

#iorestoacasa: una situazione che può mettere alla prova anche la coppia, quando si è costretti ad affrontare h24 le restrizioni sotto lo stesso tetto e talvolta anche in spazi ristretti.

Non a caso, cominciano a rimbalzare sui media le notizie sull’incremento delle liti domestiche, sull’esplosione di aggressività incontrollata fra i partner e sulle richieste di separazioni nei Paesi che hanno vissuto la drammatica esperienza dell’epidemia prima di noi, come la Cina.

I consigli della psicologa

Esistono strategie di buon senso e comportamenti equilibrati, che aiutano a non distruggere i rapporti durante le settimane della forzata “prigionia”. La dottoressa Mariangela Fimiani, psicologa e consulente matrimoniale di ProntoPro, suggerisce 4 regole utili per migliorare la convivenza con il proprio lui in questo periodo.

  1. Spazi. Bisogna avere uno spazio condiviso, in cui la coppia può svolgere attività insieme (per esempio cucinare o magari giocare con i figli), ma anche degli spazi propri. Qui ciascuno dei due deve potersi dedicare solo a se stesso, alla cura personale, ai propri interessi, all’attività fisica, alla lettura o a tutto ciò che lo fa stare bene. Da solo.
  2. Atteggiamento. Attenzione all’atteggiamento da tenere con il partner: bisogna sempre tentare di smorzare i toni. Certo, è normale che arrivino momenti di lite o di astio, ma per superarli occorre evitare di perseverare nel conflitto. Raccogliere il guanto di sfida porta a un’escalation della rabbia che bisogna evitare: meglio “passarci sopra” e lasciare correre, dando prova di intelligenza e di equilibrio. Se uno dei due è più portato alla diplomazia e alla mediazione, faccia il primo passo.
  3. Nuove dinamiche. La forzata e prolungata convivenza sotto lo stesso tetto, cui non siamo abituati nella quotidianità abituale, può essere vista come un’opportunità per creare nuove dinamiche nella gestione della vita di famiglia: ad esempio lui può occuparsi della cucina, se non lo fa mai, sostituendosi a lei (la regola vale anche a parti invertite). Ciò che conta è dividersi i compiti, soprattutto quelli concreti e pratici, e stabilire delle norme comportamentali: così ognuno fa qualcosa di utile alla coppia (o alla famiglia, se ci sono anche altri conviventi) e sorgono meno motivi di attrito.
  4. Organizzazione. Se ci sono dei bambini, mostrarsi calmi è importantissimo. Non bisogna nascondere la situazione, ma apparire loro rassicuranti. Fissare degli orari nell’arco della giornata, stabilendo gli spazi dedicati al tablet, al gioco, allo studio o alle attività utili a tutti (come riordinare), contribuisce a dare un’idea di normalità e a rendere più facile la vita. Questo è il momento di riscoprirsi compagni di gioco con i più piccoli: piccoli spazi di allegria in cui stemperare le tensioni.