21/05/2021

Coppia in pandemia: è boom di relazioni a distanza

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 21/05/2021 Aggiornato il 21/05/2021

Dopo la progressiva riduzione delle restrizioni e dei divieti, si sono incontrate le neo-coppie formatesi sui siti di dating durante i mesi della pandemia. E le sorprese sulle loro abitudini non mancano

coppie e covid

«La pandemia ha travolto e modificato le abitudini di tutti noi. E quando tutto attorno a noi cambia, a cambiare devono essere anche le nostre modalità per portare avanti i nostri compiti evolutivi più importanti: socializzare, comunicare, intessere relazioni con gli altri. L’aumento esponenziale di chi ricorre all’online per cercare l’anima gemella, da questo punto di vista, è sintomo di quanto sia difficile restare da soli nei momenti faticosi e di come la ricerca di un partner con cui condividere la nostra esperienza possa alleviare le difficoltà e fornire più significato alla nostra quotidianità». Chi parla è lo psicologo e psicoterapeuta Luca Mazzucchelli, commentando una recente ricerca condotta da Osservatorio single, che ha studiato le dinamiche di relazione di circa 1500 coppie formatesi negli ultimi mesi grazie a quattro siti di dating.

Il dominio incontrastato delle storie a distanza

L’elemento che emerge con prepotenza nello studio è che le relazioni a distanza dominano incontrastate (+ 65% nell’ultimo anno). Divieti di spostamenti, confinamento e paure hanno condizionato sia gli etero che i gay, uomini e donne, nei piccoli centri e nelle grandi città.

Il 36% degli intervistati aveva già avuto una relazione a distanza durante la prima ondata pandemica, nella primavera scorsa, ma il boom (39%) si è verificato soprattutto tra febbraio e marzo di quest’anno. D’altra parte, un intervistato su cinque (21%) si è ritrovato single la scorsa estate, con una relazione che si è irrimediabilmente incrinata dopo il primo periodo di lockdown, che ha messo a dura prova la tenuta di molti rapporti. Perciò il ricorso a social e siti di dating è stato l’unico modo per fare nuove conoscenze per tanti neo-single, privi di occasioni di socializzazione. Spesso la selezione del partner è avvenuta all’interno della propria regione, in modo da non doversi scontrare con i divieti di “sconfinamento”

Come comunicano gli “amanti a distanza”? Sfruttano le opportunità tecnologiche, sentendosi e videochiamandosi mediamente 2,7 volte al giorno, in prevalenza dopo le 23. Ma se nell’era pre-Covid le relazioni di questo tipo si evolvevano (79%) in un incontro e la vita di coppia passava a nuove modalità, inclusa la convivenza, dal marzo 2020 si tende a mantenere la distanza (79% degli intervistati, che abitano mediamente a 260 km l’uno dall’altro). Prima di incontrarsi, le nuove coppie nate online impiegano 5-8 settimane (prima della pandemia erano 1-3).

La durata media di una relazione a distanza nata durante la pandemia è di 92 giorni.

Cosa succede con le riaperture

Dopo le riaperture e la fine di molti divieti, è arrivato il vero banco di prova per le relazioni a distanza: la ricerca rivela che il 64% delle coppie si è incontrato e nel 19% dei casi è stato chiesto al partner l’esito di un tampone molecolare. L’8% ha pattuito con la neo-dolce-metà di continuare a mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro: gli psicologi sono curiosi di analizzare come si evolveranno queste relazioni prive di contatto fisico.