Coppia: 5 consigli per litigare senza farsi male

Redazione Pubblicato il 22/10/2015 Aggiornato il 22/10/2015

Litigare può essere anche positivo per la coppia. Aiuta a conoscersi meglio, a far crescere il rapporto. A patto di farlo bene, rispettando dei limiti e sforzandosi di comunicare

litigi coppia

Tutte le coppie litigano. Per incomprensione, per rabbia, per aggressività o per stanchezza. Ma il litigio non sempre è un sintomo di malessere: significa che si sta investendo nell’altro, che c’è passione e voglia di confrontarsi. Insomma, si discute perché “si tiene” al rapporto. Ma per far sì che la lite sia un punto di forza della propria storia d’amore il confronto deve avere dei limiti e non sfociare in reazioni esagerate. Non c’è possibilità di crescere e migliorarsi se in uno scontro ci si ferisce, ci si offende e non ci si rispetta. Ecco allora alcuni suggerimenti per gestire una lite in modo costruttivo.

«Chiunque può arrabbiarsi, questo è facile. Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, e al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque»
Aristotele

Come rendere la litigata costruttiva, in 5 mosse

  1. Guardarsi dall’esterno. Nonostante la foga, durante una discussione bisogna fermarsi almeno per un attimo e guardarsi con gli occhi dell’altro. Solo così ci si accorge se si è troppo aggressivi o troppo dimessi, se la reazione è esagerata rispetto alla discussione. Insomma, fare un “break” e cercare di guardare ai propri difetti è il primo passo per andare incontro alle ragioni dell’altro e trovare un compromesso che porti a galla le ragioni e i torti di ciascuno.
  2. Ascoltare. Saper ascoltare è indispensabile perché una lite si trasformi in una discussione costruttiva. È facile che, invece, durante un litigio si sia più concentrati ad ascoltare se stessi che le ragioni dell’altro e lo scontro diventi un dialogo tra sordi. Quando si presta davvero attenzione l’altro percepisce subito che si è disponibili a capire e che quello che sta dicendo è motivo di interesse sincero. E tutti, quando si accorgono di essere seguiti da un interlocutore, si sentono già più soddisfatti dell’esito della conversazione.
  3. Sforzarsi di capire. Se si ascolta senza capire, è inutile continuare a farlo. Per vivere in maniera positiva un litigio non basta rimanere in silenzio e lasciare che l’altro spieghi le sue ragioni: bisogna anche cercare di capire quello che dice, fare proprio il suo punto di vista dell’altro. E poi non bisogna avere pregiudizi o essere così presuntuosi da credere di sapere già perché l’altro ci sta dicendo certe cose.
  4. Comunicare. Si ascolta, si accolgono le ragioni dell’altro e poi si inizia a dialogare. Una volta capite fino in fondo le motivazioni della rabbia o dell’offesa del partner, bisogna iniziare a “comunicare”. Si cerca di ripetere quello che si è capito e, se corrisponde alle sue intenzioni, si può ribattere affermando la propria opinione. Allora l’altro potrà rispondere e così via, in uno scambio reciproco di ragioni e sentimenti, dove si può crescere e capire meglio le personalità di entrambi.
  5. Non giudicare. L’ultima cosa da fare durante una lite è giudicare l’altro per quello che dice o per quello che fa. Bisogna sempre mantenersi disponibili e aperti e non far capire al partner che è stato ingabbiato in un giudizio perentorio. Il giudizio è un’accusa, un attacco che provoca immediatamente una difesa.