Coppia: 4 buone ragioni per diventare una stronza

Redazione Pubblicato il 08/01/2016 Aggiornato il 08/01/2016

In realtà essere stronze non significa comportarsi male ma imparare a riconoscere il proprio valore, non inseguirlo, non rinunciare a propri gusti e alle proprie opinioni

Coppia

Le brave ragazze si danno da fare per conquistare un uomo e per soddisfare ogni sua aspettativa, capriccio, desiderio. Lo mettono al centro del loro mondo. E lui spesso cosa fa? Scappa, si annoia, si comporta male. La soluzione? Cambiare completamente atteggiamento, Fare le stronze. Con i consigli di una “specialista”: Sherry Argov, l’autrice di “La magnifica stronza. Perché gli uomini lasciano le brave ragazze” e “Magnifica 2.0” (edizioni Piemme).

Scoprirete che essere stronze non significa comportarsi male ma ascoltare i propri bisogni, non rinunciare a se stesse, non farsi mai dare per scontate.

Perché le stronze hanno successo (nella vita e con gli uomini)?

1. Conoscono il proprio valore. Le stronze sanno bene che se non vi sentite all’altezza senza un uomo, non sarà un uomo a farvi sentire all’altezza. Per questo coltivano l’amor proprio e non hanno bisogno di affannarsi per dimostrare a lui quanto sono speciali o quanto tengono alla relazione. Se al primo o al secondo appuntamento lui ci prova e loro non se la sentono, non lo assecondano solo per assicurarsi altre uscite: sorridono, ringraziano per la serata e lo mandano via con sorridente fermezza. Non cucinano l’intero pomeriggio una cena a cinque stelle che comunica disponibilità totale né stirano le sue camicie in guepière per tenerselo stretto. Per un uomo, una donna che si dà troppo da fare per piacergli è artificiosa, non lo stimola e alla lunga lo abitua a essere servito.

2. Non lo inseguono. Quando lui fa il prezioso e lo sfuggente, voi vi attaccate al telefono, indagate angosciate su su Facebook, fate di tutto per accaparrarvi due biglietti per il concerto della band che lui adora. Le stronze sanno che non serve e prendono le distanze. Se gli atteggiamenti di lui comunicano un “non puoi avermi” non rispondono con un disperato “dimmi cosa posso fare per conquistarti” ma con un disinvolto “fammi vedere perché mai dovrei volerti”: così è lui che deve dimostrare quanto vale per catturare il loro interesse e si sente stimolato a dare il meglio di sé.

3. Non rinunciano a se stesse. Si comincia sempre dalle piccole cose: lui vi trova bella ma vorrebbe che cambiaste trucco e pettinatura, poi comincia a consigliarvi i vestiti da indossare e infine cerca di farvi condividere le proprie opinioni e convinzioni. Ricordate che rispondere sempre e con impegno alle aspettative del vostro lui non vi garantirà l’amore eterno semmai andrà ad aumentare il numero di queste aspettative mentre voi perderete progressivamente interesse ai suoi occhi. Una stronza non rinuncia mai alla propria autenticità per l’approvazione di un uomo: sicura di sé, della propria identità e diversità, non gliele dà tutte vinte ma nemmeno si oppone per partito preso. Senza farsi condizionare nella scelta di trucco e abiti, cibo e compagnie, lavoro e hobby, fa e dice quello che le piace o di cui è convinta, Insomma, continua a pensare con la propria testa. Se le personalità, gli interessi e le esigenze sono davvero compatibili, si procederà insieme. Altrimenti, pazienza.

4. Sono sincere. Può succedere che lui vi porti al cinema, scelga un film orribile e poi vi chieda pure se vi è piaciuto. La risposta condiscendente e diplomatica “un po’ strano ma interessante” sarà meno apprezzata di un più diretto e sincero “il film faceva schifo ma la compagnia era ottima”. Le stronze non minimizzano l’errore ma valorizzano il buono dell’uscita. Sono quelle che sanno dirgli “hai sbagliato” e che sanno criticarlo in modo costruttivo. E sono quelle che sanno contrapporre a un suo giudizio convinzioni altrettanto forti e ben motivate. Anche perché lui spesso più che di conferme al suo ego avrebbe bisogno di un punto di vista diverso sulle cose, di un dialogo stimolante e “alla pari”.