Coito interrotto: i rischi per lui e per lei

Redazione Pubblicato il 06/10/2016 Aggiornato il 06/10/2016

Inaffidabile, stressante, rischioso per la salute, dannoso per l’intimità di coppia: i sessuologi bocciano il coito interrotto come metodo contraccettivo

coito interrotto

Secondo la Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia), un quarto delle italiane in età fertile utilizza sistemi poco sicuri per evitare gravidanze indesiderate. Il 17,5% delle coppie ricorre al coito interrotto. Metodo assolutamente non affidabile, e molto dibattuto in Rete e sui social. Alcune ricerche hanno evidenziato un picco di citazioni nella stagione autunnale e, guarda caso, un aumento esponenziale del numero di nascite 9 mesi dopo le conversazioni online.

Quello su cui non si insiste abbastanza è il lungo elenco di rischi a cui vanno incontro le coppie. Innanzitutto la scarsissima affidabilità nell’evitare le gravidanze: Il rischio arriva al 30%.

Già dalle prime fasi di eccitazione, infatti, l’uomo comincia a produrre un liquido che può contenere spermatozoi vitali.Inoltre non sempre ha la capacità di controllare le proprie sensazioni, riconoscendo il momento esatto in cui ritrarre il pene prima dell’orgasmo.

Le altre controindicazioni

Per lui: troppa responsabilità

Lo responsabilizza troppo, provocandogli stress e ansia da prestazione che rovina la magia del rapporto. Serve una notevole capacità di autocontrollo, spesso non programmabile in situazioni di potente coinvolgimento emotivo. Assolutamente sconsigliato in presenza di disfunzioni sessuali, come eiaculazione precoce o problemi di erezione, dopo un consumo anche modesto di alcolici, che incide sulla capacità di autocontrollo maschile, e in caso di rapporti ravvicinati.

 

Per lei: piacere a rischio

Per lei: interrompe bruscamente il rapporto, interferendo con il piacere, espone a rischi di malattie sessuali e infezioni intime, come vaginosi batteriche e candidosi.

Per entrambi: malattie in agguato

Non protegge i partner dal rischio di contrarre malattie sessuali: Hiv, sifilide, clamidia e altre.