18/04/2019

Tumore al seno, non sempre serve la chemio

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 18/04/2019 Aggiornato il 18/04/2019

Uno studio italiano ha chiarito quali donne, dopo un intervento al seno, non dovranno sottoporsi più alla chemioterapia

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Dopo essere state operate al seno molte donne devono fare la chemioterapia. Molte, ma non tutte. Per fortuna! E conoscere in anticipo chi sì e chi no potrà evitare tante cure inutili quanto pesanti. Come si fa a sapere a quale gruppo si appartiene?

Basta leggere la firma

Secondo uno studio dell’Istituto europeo di oncologia di Milano, basta leggere la firma del tumore al seno, per capire se è necessario proseguire le cure dopo l’intervento chirurgico di asportazione dellla massa tumorale. Che cosa è la firma di un tumore? Si tratta di un gruppo di geni che caratterizzano ogni tumore, per questo viene chiamata firma molecolare. Analizzando questo insieme di informazioni genetiche si comprende se il tumore in esame è a rischio recidiva o meno, cioè se può ripresentarsi, magari in un altro organo sotto forma di metastasi.

Vale solo per un tipo di neoplasia

I risultati dello studio, finanziato dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Cell reports”. Purtroppo  al momento la firma molecolare può svelare informazioni sulla prognosi solo di un tipo di tumore, il Luminal B, uno dei più comuni tra quelli che colpiscono la mammella.

Chi potrà evitare la chemioterapia

Il professor Pier Giuseppe Pelicci, referente dello studio e direttore della Ricerca dell’Ieo e professore all’università statale di Milano, spiega che: “I tumori che hanno un’alta espressione di questa firma molecolare avranno una prognosi più sfavorevole, perché le cellule cancerose rigenereranno altre staminali tumorali e il tumore continuerà a crescere, mentre i tumori che hanno una bassa espressione  della firma molecolare cresceranno meno o non cresceranno per niente, e dunque potrebbero non essere trattati”. In parole più semplici, le donne  il cui tumore avrà una ridotta firma molecolare, dato che solo i medici lo possono individuare con specifiche analisi genetiche, potranno evitare la chemioterapia e tutti gli effetti collaterali che questa cura comporta.