Telemedicina: con il Covid-19 ha fatto boom

Redazione Pubblicato il 04/02/2021 Aggiornato il 04/02/2021

Piattaforme per i referti, call con gli specialisti, consulti online: la medicina a distanza funziona

telemedicina

Il virus che tutti conosciamo ha trasferito dentro le quattro mura domestiche gran parte delle nostre attività quotidiane, dalla scuola al lavoro, dallo shopping al tempo libero. Ha pure complicato l’accesso alle cure mediche perché ha rallentato le diagnosi prolungando i tempi di attesa per visite ed esami e ci ha fatto dire “no aspettiamo che passi tutto, poi mi farò visitare”.

Un vantaggio però l’ha offerto: ha velocizzato l’accesso alla telemedicina.

Molto più di una videochiamata

La telemedicina non è niente di fantascientifico, particolarmente complicato o riservato solo agli esperti di elettronica. Tutti possono utilizzarla. «In questi mesi, nei luoghi in cui era attiva, con medici preparati e strumenti adatti, ha permesso in molti casi di controllare a distanza i pazienti Covid », spiega Guido Marinoni, del Comitato Centrale della Federazione nazionale dei medici chirurghi e odontoiatri. «Attenzione, però. Non stiamo parlando di una semplice videochiamata col medico: qui si usano piattaforme certificate che garantiscono qualità nella registrazione, gestione dei dati, in totale privacy». 

Quali vantaggi

I vantaggi sono notevoli: oltre naturalmente a ridurre le visite superflue, evitando viaggi impegnativi dal punto di vista finanziario e non solo e riducendo il rischio di contagio, la telemedicina permette una migliore gestione delle cure mediche e delle diagnosi e taglia i tempi di ricovero. Altro pregio: i dati raccolti si aggiungono automaticamente alla cartella clinica elettronica, il dossier sanitario, e non devono essere reinseriti. Infine, si può intervenire non appena ci si accorge che qualcosa non va, perché il telemonitoraggio implica anche una sorveglianza da parte di un operatore sanitario. Il tutto mantenendo la massima privacy.  Insomma, è un’opportunità che dopo una lenta partenza, sta prendendo sempre più piede.

Dal telemonitaraggio alla televisita

Le forme di telemedicina più utilizzate sono il telemonitoraggio e le televisite. Nel primo caso, si controlla la salute dei malati cronici, come chi soffre di diabete, di ipertensione o ha qualche problema cardiaco. Ai pazienti viene consegnato uno smartphone o un tablet capace di ricevere e trasmettere i dati che si registrano ogni giorno con i dispositivi forniti dall’azienda sanitaria. Per esempio si potrà avere in dotazione un misuratore della pressione, un glucometro, per misurare il livello di zuccheri nel sangue, uno spirometro o una bilancia. I vari parametri sono trasmessi via bluetooth al tablet o allo smartphone, senza che la persona debba fare nulla, e poi inviati a una centralina consultabile dal medico o dal personale sanitario addetto al controllo. In altri casi è il paziente a inserire le informzione. A distanza si possono controllare pressione, peso, battito del cuore o verificare se un pace-maker funziona. Con le televisite paziente e medico si confrontano in video. È un contatto che non sostituisce del tutto la visita medica in presenza, ma che in questi tempi può essere utile.

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