VILDAGLIPTIN MET EG 60CPR1000+

24,50 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: VILDAGLIPTIN/METFORMINA CLORIDRATO
  • ATC: A10BD08
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 20/04/2023

Vildagliptin e metformina EG è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2: • Vildagliptin e metformina EG è indicato nel trattamento di pazienti adulti che non sono in grado di ottenere un sufficiente controllo glicemico con la dose massima tollerata della sola metformina orale o che sono già in terapia con un’associazione di vildagliptin e metformina somministrate in compresse separate. • Vildagliptin e metformina EG è indicato in combinazione con una sulfonilurea (triplice terapia di associazione), come terapia aggiuntiva alla dieta ed all’esercizio fisico in pazienti adulti non adeguatamente controllati con metformina ed una sulfonilurea. • Vildagliptin e metformina EG è indicato per la triplice terapia di associazione con insulina, come terapia aggiuntiva alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti, per i quali l’insulina a dose stabile e metformina da sole non forniscono un controllo glicemico adeguato.
Vildagliptin e metformina EG 50 mg/850 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 850 mg di metformina cloridrato (pari a 660 mg di metformina). Vildagliptin e metformina EG 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 1000 mg di metformina cloridrato (pari a 780 mg di metformina). Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 1 mg di lattosio (come monoidrato). Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di lattosio (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
• Pre-coma diabetico.
• Insufficienza renale grave (GFR < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
• Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzionalità renale come: - disidratazione - infezione grave - shock - somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4) • Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come: - insufficienza cardiaca o respiratoria - recente infarto miocardico - shock • Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).• Intossicazione da alcol acuta, alcolismo.
• Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

Posologia Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 ml/min) La dose di terapia anti-iperglicemica con Vildagliptin e metformina EG deve essere individualizzata sulla base dell’attuale regime terapeutico del paziente, dell’efficacia e della tollerabilità, senza superare la dose massima giornaliera raccomandata di 100 mg di vildagliptin.
Vildagliptin e metformina EG può essere iniziato o con la compressa da 50 mg/850 mg o con la compressa da 50 mg/1000 mg due volte al giorno, una compressa al mattino e l’altra alla sera.
• Per pazienti non adeguatamente controllati alla dose massima tollerata di metformina in monoterapia: la dose iniziale di Vildagliptin e metformina EG deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera), più la dose di metformina già in uso.• Per pazienti che passano da una co-somministrazione di vildagliptin e metformina in compresse separate: Vildagliptin e metformina EG deve essere iniziato alla dose di vildagliptin e metformina già in uso.
• Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice associazione con metformina e una sulfonilurea: le dosi di Vildagliptin e metformina EG devono fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) ed una dose di metformina simile alla dose già in uso.
Quando Vildagliptin e metformina EG è utilizzato in associazione con una sulfonilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose di sulfonilurea più bassa.
• Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose di Vildagliptin e metformina EG deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) ed una dose di metformina simile alla dose già in uso.
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin e metformina come triplice terapia orale in associazione con un tiazolidinedione non sono state stabilite.
Popolazioni speciali Anziani (≥ 65 anni) Poiché la metformina viene escreta per via renale ed i pazienti anziani hanno la tendenza a presentare una riduzione della funzionalità renale, si deve sottoporre a controllo regolare la funzionalità renale dei pazienti anziani che assumono Vildagliptin e metformina EG (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).Compromissione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno.
Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es.
ogni 3-6 mesi.
La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere.
I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4), devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l’inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 ml/min.
Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Vildagliptin e metformina EG, devono essere utilizzati singoli monocomponenti al posto dell’associazione a dose fissa.
GFR ml/min Metformina Vildagliptin
60-89 La massima dose giornaliera è 3.000 mg.
Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.
Nessun aggiustamento della dose.
45-59 La massima dose giornaliera è 2.000 mg.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
La dose massima giornaliera totale è 50 mg.
30-44 La massima dose giornaliera è 1.000 mg.
La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
< 30 Metformina è controindicata.
Compromissione epatica Vildagliptin e metformina EG non deve essere usato in pazienti con compromissione epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8).
Popolazione pediatrica L’uso di Vildagliptin e metformina EG non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni).
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin/metformina nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Uso orale.
Assumere Vildagliptin e metformina EG con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, può ridurre i sintomi gastrointestinali associati a metformina (vedere anche paragrafo 5.2).

Avvertenze e precauzioni

Generali Vildagliptin/metformina non è un sostituto dell’insulina nei pazienti insulino-dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1.
Acidosi lattica L’acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara, ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzionalità renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (diarrea o vomito gravi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzionalità renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, l’insufficienza epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica.
I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono ridotto pH ematico (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
Somministrazione di mezzi di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto, con conseguente accumulo di metformina e aumento del rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
Funzionalità renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2).
Metformina è controindicata in pazienti con GFR <30 ml/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzionalità renale (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione epatica Vildagliptin/metformina non deve essere usato in pazienti con compromissione epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di ALT o AST > 3 x ULN (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).
Monitoraggio degli enzimi epatici Sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite) con vildagliptin.
In questi casi, i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e gli esami di funzionalità epatica (LFT) sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con vildagliptin/metformina si devono effettuare esami di funzionalità epatica per conoscere il valore basale del paziente.
Durante il trattamento con vildagliptin/metformina la funzionalità epatica deve essere controllata ogni tre mesi durante il primo anno di trattamento e in seguito periodicamente.
I pazienti che sviluppano un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una seconda valutazione della funzionalità epatica per confermare i risultati e devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalità epatica fino a quando la(le) anormalità ritorna(no) a valori normali.
Se l’aumento dei livelli di AST o ALT persiste a 3 x ULN o oltre, si raccomanda di sospendere la terapia con vildagliptin/metformina.
I pazienti che sviluppano ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica, devono interrompere il trattamento con vildagliptin/metformina.
Dopo la sospensione del trattamento con vildagliptin/metformina e la normalizzazione dei parametri della funzionalità epatica, il trattamento con vildagliptin/metformina non deve essere ripreso.
Patologie della cute In studi preclinici di tossicologia con vildagliptin sono state riportate lesioni cutanee, incluse eruzione cutanea con vescicole ed ulcerazione, alle estremità delle scimmie (vedere paragrafo 5.3).
Benché negli studi clinici non si sia osservata un’aumentata incidenza di lesioni della cute, c’è stata una limitata esperienza in pazienti con complicanze diabetiche della cute.
Inoltre, ci sono state segnalazioni post-marketing di lesioni cutanee bollose ed esfoliative.
In conformità alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto, il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come eruzione cutanea con vescicole ed ulcerazione.
Pancreatite acuta L’uso di vildagliptin è stato associato ad un rischio di sviluppare pancreatite acuta.
I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta.
Nel caso si sospetti pancreatite, vildagliptin deve essere sospeso; se la pancreatite acuta è confermata, vildagliptin non deve essere ripreso.
Si deve usare cautela in pazienti con una storia di pancreatite acuta.
Ipoglicemia Le sulfoniluree sono note per causare ipoglicemia.
I pazienti che ricevono vildagliptin, in associazione con una sulfonilurea, possono essere a rischio di ipoglicemia.
Quindi, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose più bassa di sulfonilurea.
Interventi chirurgici Metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.
Eccipienti I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi formali di interazione per vildagliptin/metformina.
Quanto segue riflette le informazioni disponibili sulle singole sostanze attive.
Vildagliptin Vildagliptin ha un basso potenziale di interazione quando associato ad altri medicinali.
Poiché vildagliptin non è un substrato dell’enzima citocromo P (CYP) 450 e non inibisce o induce gli enzimi CYP 450, non è probabile l’interazione con sostanze attive che sono substrati, inibitori o induttori di questi enzimi.
I risultati degli studi clinici effettuati con gli antidiabetici orali pioglitazone, metformina e gliburide, in associazione con vildagliptin, non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti nella popolazione di riferimento.
Studi di interazione tra farmaci effettuati con digossina (substrato della p-glicoproteina) e warfarin (substrato del CYP2C9), in soggetti sani, non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Sono stati condotti studi di interazione farmaco-farmaco con amlodipina, ramipril, valsartan e simvastatina in soggetti sani.
In questi studi non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Questa evidenza non è stata tuttavia confermata nella popolazione di riferimento.
Associazione con ACE-inibitori Vi può essere un rischio maggiore di angioedema in pazienti che assumono in concomitanza ACE-inibitori (vedere paragrafo 4.8).
Come per altri antidiabetici orali, l’effetto ipoglicemico di vildagliptin può essere ridotto da alcuni principi attivi, compresi tiazidi, corticosteroidi, medicinali per la tiroide e simpaticomimetici.
Metformina Associazioni non raccomandate Alcol L’intossicazione da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Mezzi di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Principi attivi cationici I farmaci cationici, che vengono eliminati tramite secrezione renale tubulare (es.
cimetidina), possono interagire con la metformina perché competono con gli stessi sistemi di trasporto tubulare renale e quindi, ritardare l’eliminazione della metformina, il che può aumentare il rischio di acidosi lattica.
Uno studio condotto su volontari sani ha dimostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, aumenta l’esposizione sistemica alla metformina (AUC) del 50%.
Pertanto, si deve prendere in considerazione un attento monitoraggio del controllo glicemico, l’aggiustamento del dosaggio nell’ambito della posologia raccomandata e modifiche nella terapia del diabete durante la co-somministrazione di farmaci cationici che vengono eliminati tramite secrezione renale tubulare (vedere paragrafo 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzionalità renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II e diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzionalità renale.
Glucocorticoidi, beta-2-agonisti e diuretici possiedono attività iperglicemizzante intrinseca.
Il paziente ne deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo del glucosio ematico, particolarmente all’inizio del trattamento.
Se necessario, il dosaggio di vildagliptin/metformina può essere regolato durante la terapia concomitante ed al momento della sua interruzione.
Gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) possono diminuire i livelli ematici di glucosio.
Se necessario, il dosaggio del farmaco anti-iperglicemizzante deve essere regolato durante la terapia con l’altro medicinale assunto in concomitanza ed al momento della sua interruzione.

Effetti indesiderati

Non sono stati effettuati studi clinici a scopo terapeutico con vildagliptin/metformina.
È stata comunque dimostrata la bioequivalenza di vildagliptin/metformina con vildagliptin e metformina somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.2).
I dati qui presentati si riferiscono alla somministrazione contemporanea di vildagliptin e metformina, dove vildagliptin è stato aggiunto alla metformina.
Non sono stati effettuati studi in cui la metformina è stata aggiunta a vildagliptin.
Riassunto del profilo di sicurezza La maggior parte delle reazioni avverse è stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l’interruzione della terapia.
Non è stata rilevata alcuna associazione tra le reazioni avverse e l’età, l’etnia, la durata dell’esposizione o la dose giornaliera.
Sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite) con vildagliptin.
In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalità epatica è ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva della durata fino a 24 settimane, l’incidenza degli aumenti di livelli di ALT o AST ≥ 3 x ULN (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) è risultata rispettivamente 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci di confronto.
Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici, di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero.
Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un’incidenza simile al gruppo di controllo.
La maggioranza dei casi è stata riportata quando vildagliptin è stato somministrato in associazione a un ACE inibitore.
La maggior parte degli eventi è stata di moderata severità e si è risolta nel corso del trattamento con vildagliptin.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in studi in doppio-cieco come monoterapia e come terapia di associazione aggiuntiva, sono elencate di seguito secondo la classificazione sistemica organica e la frequenza assoluta.
Le reazioni avverse elencate in Tabella 5 si basano sulle informazioni dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della metformina disponibili a livello europeo (EU).
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 : Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione aggiuntiva con metformina in confronto a placebo più metformina in studi in doppio cieco (N=208)
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia Comune
Patologie del sistema nervoso
Tremore Comune
Cefalea Comune
Capogiro Comune
Stanchezza Non comune
Patologie gastrointestinali
Nausea Comune
Descrizione di reazioni avverse selezionate Negli studi clinici controllati eseguiti con l’associazione di vildagliptin 100 mg al giorno + metformina non sono stati riportati ritiri dovuti a reazioni avverse, né nel gruppo trattato con vildagliptin 100 mg al giorno + metformina, né in quello trattato con placebo + metformina.
Negli studi clinici, l’incidenza di ipoglicemia è risultata comune nei pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in associazione con metformina (1%) e non comune nei pazienti che hanno ricevuto placebo + metformina (0,4%).
Non sono stati riportati gravi eventi ipoglicemici nei bracci con vildagliptin.
Negli studi clinici, il peso non è cambiato rispetto al basale quando vildagliptin 100 mg al giorno è stato aggiunto a metformina (+0,2 kg e -1,0 kg per vildagliptin e placebo, rispettivamente).
Studi clinici della durata fino a più di 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti quando vildagliptin era associato a metformina.
Associazione con una sulfonilurea Tabella 2: Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 50 mg di vildagliptin due volte al giorno in associazione con metformina e una sulfonilurea (N=157)
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia Comune
Patologie del sistema nervoso
Capogiro, tremore Comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Iperidrosi Comune
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Astenia Comune
Descrizione di reazioni avverse selezionate Non ci sono stati ritiri dovuti a reazioni avverse riportate nel gruppo di trattamento con vildagliptin + metformina + glimepiride rispetto allo 0,6% nel gruppo di trattamento con placebo + metformina + glimepiride.
L’incidenza di ipoglicemia è stata comune in entrambi i gruppi di trattamento (5,1% per il gruppo vildagliptin + metformina + glimepiride rispetto a 1,9% del gruppo placebo + metformina + glimepiride).
Nel gruppo vildagliptin è stato segnalato un evento di ipoglicemia grave.
Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (+0,6 kg nel gruppo vildagliptin e -0,1 kg nel gruppo placebo).
Associazione con insulina Tabella 3: Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg al giorno di vildagliptin in associazione con insulina (con o senza metformina) in studi in doppio cieco (N=371)
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Glucosio ematico diminuito Comune
Patologie del sistema nervoso
Cefalea, brividi Comune
Patologie gastrointestinali
Nausea, malattia da reflusso gastroesofageo Comune
Diarrea, flatulenza Non comune
Descrizione di reazioni avverse selezionate Negli studi clinici controllati che utilizzavano vildagliptin 50 mg due volte al giorno in associazione con insulina, con o senza metformina in concomitanza, l’incidenza complessiva di ritiri dovuti a reazioni avverse è stata di 0,3% nel gruppo di trattamento con vildagliptin e non ci sono stati ritiri nel gruppo placebo.
L’incidenza di ipoglicemia è stata simile in entrambi i gruppi di trattamento (14,0% nel gruppo vildagliptin rispetto a 16,4% nel gruppo placebo).
Due pazienti nel gruppo vildagliptin e 6 pazienti nel gruppo placebo hanno riportato eventi ipoglicemici gravi.
Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (+0,6 kg dal basale nel gruppo vildagliptin e nessuna variazione di peso nel gruppo placebo).
Ulteriori informazioni sui singoli principi attivi dell’associazione fissa Vildagliptin Tabella 4: Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg al giorno di vildagliptin come monoterapia in studi in doppio cieco (N=1855)
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Infezioni ed infestazioni
Infezioni delle vie respiratorie superiori Molto raro
Nasofaringite Molto raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia Non comune
Patologie del sistema nervoso
Capogiro Comune
Cefalea Non comune
Patologie vascolari
Edema periferico Non comune
Patologie gastrointestinali
Stipsi Non comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Artralgia Non comune
Descrizione di reazioni avverse selezionate L’incidenza complessiva dei ritiri da studi controllati in monoterapia dovuti a reazioni avverse non è stata superiore nei pazienti trattati con vildagliptin a dosi di 100 mg al giorno (0,3%) rispetto a quelli trattati con placebo (0,6%) o medicinali di confronto (0,5%).
In studi controllati comparativi in monoterapia, l’ipoglicemia è risultata non comune ed è stata riportata nello 0,4% (7 su 1.855) dei pazienti trattati con vildagliptin alla dose di 100 mg al giorno rispetto allo 0,2% (2 su 1.082) dei pazienti nei gruppi trattati con un confronto attivo o con placebo, senza alcun evento serio o grave segnalato.
Negli studi clinici, il peso non è cambiato rispetto al basale quando vildagliptin 100 mg al giorno è stato somministrato in monoterapia (rispettivamente -0,3 kg e -1,3 kg per vildagliptin e placebo).
Studi clinici della durata fino a 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti quando vildagliptin è stato somministrato in monoterapia.
Metformina Tabella 5: Reazioni avverse relative al componente metformina
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Assorbimento della vitamina B12 diminuito e acidosi lattica* Molto raro
Patologie del sistema nervoso
Gusto metallico Comune
Patologie gastrointestinali
Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito Molto comune
Patologie epatobiliari
Anomalie della prova di funzionalità epatica o epatite** Molto raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria Molto raro
* Molto raramente è stata osservata una riduzione nell’assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli serici in pazienti trattati a lungo termine con metformina.
Se il paziente presenta anemia megaloblastica, si raccomanda di considerare tale eziologia.
** Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite che si sono risolti dopo sospensione della metformina
Le reazioni avverse gastrointestinali si verificano più frequentemente all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Per prevenirle, si raccomanda di assumere metformina in 2 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti.
Anche un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Esperienza post-marketing Tabella 6: Reazioni avverse post-marketing
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa
Patologie gastrointestinali
Pancreatite Non nota
Patologie epatobiliari
Epatite (reversibile dopo interruzione del medicinale), prove di funzionalità epatica anormali (reversibili dopo interruzione del medicinale) Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Mialgia Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Orticaria, lesioni cutanee esfoliative e bollose, incluso pemfigoide bolloso Non nota
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non vi sono dati adeguati sull’uso di vildagliptin/metformina nelle donne gravide.
Gli studi sugli animali con vildagliptin hanno mostrato una tossicità riproduttiva ad alte dosi.
Gli studi effettuati sugli animali con metformina non hanno mostrato tossicità riproduttiva.
Gli studi con vildagliptin e metformina effettuati su animali non hanno evidenziato teratogenicità, ma effetti fetotossici a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Vildagliptin/metformina non deve essere usato durante la gravidanza.
Allattamento Gli studi su animali hanno mostrato che sia vildagliptin sia metformina sono escreti nel latte.
Non è noto se vildagliptin sia escreto nel latte umano, ma la metformina viene escreta in piccole quantità nel latte umano.
Vildagliptin/metformina non deve essere utilizzato durante l’allattamento, sia per il potenziale rischio di ipoglicemia nel neonato dovuto alla metformina, sia per la mancanza di dati nell’essere umano con vildagliptin (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi sull’effetto di vildagliptin/metformina sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità e dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.