TRIXEO AEROSPHERE 1INAL 120D

81,55 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FORMOTEROLO FUMARATO DIIDRATO/GLICOPIRRONIO/BUDESONIDE
  • ATC: R03AL11
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/07/2023

Trixeo Aerosphere è indicato come trattamento di mantenimento in pazienti adulti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da moderata a severa, che non sono adeguatamente trattati con un’associazione di un corticosteroide per via inalatoria e un beta2-agonista a lunga durata d’azione o un’associazione di un beta2-agonista a lunga durata d’azione e un antagonista del recettore muscarinico a lunga durata d’azione (per gli effetti sul controllo dei sintomi e la prevenzione delle riacutizzazioni vedere paragrafo 5.1).
Ogni singola erogazione (dose somministrata dall’erogatore) contiene 5 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato, glicopirronio bromuro 9 microgrammi, equivalenti a 7,2 microgrammi di glicopirronio e budesonide 160 microgrammi. Ciò corrisponde a una dose controllata di 5,3 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato, glicopirronio bromuro 9,6 microgrammi, equivalenti a 7,7 microgrammi di glicopirronio e budesonide 170 microgrammi. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Posologia La dose massima e raccomandata è di due inalazioni due volte al giorno (due inalazioni al mattino e due inalazioni alla sera).
Se viene saltata una dose, questa deve essere assunta non appena possibile e la dose successiva deve essere assunta alla solita ora.
Non assumere una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Popolazioni speciali Anziani Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Questo medicinale può essere utilizzato alla dose raccomandata in pazienti con compromissione renale da lieve a moderata.
Può essere utilizzato anche alla dose raccomandata nei pazienti con compromissione renale severa o malattia renale allo stadio finale che richiede dialisi, solo se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica Questo medicinale può essere utilizzato alla dose raccomandata in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.
Può essere utilizzato anche alla dose raccomandata nei pazienti con compromissione epatica severa, solo se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica Non vi è un uso indicato di questo medicinale nei bambini e negli adolescenti (al di sotto dei 18 anni di età) per l'indicazione della BPCO.
Modo di somministrazione Per uso inalatorio.
Istruzioni per l’uso Per garantire una corretta somministrazione del medicinale, un medico o altro operatore sanitario deve mostrare al paziente come usare correttamente l’inalatore e controllare regolarmente l'adeguatezza della tecnica d’inalazione del paziente.
Al paziente deve essere raccomandato di leggere con attenzione il foglio illustrativo e seguire le istruzioni per l'uso come indicato nello stesso.
Nota: È importante istruire il paziente a: • non usare l’inalatore se l’agente essiccante, contenuto nella sacchetta in alluminio, è fuoriuscito dalla confezione.
Per ottenere i migliori risultati, l’inalatore deve essere a temperatura ambiente prima dell’uso • caricare l’inalatore agitandolo ed erogando nell'aria quattro volte prima del primo utilizzo o due volte quando l’inalatore non è stato usato per più di sette giorni, dopo il lavaggio settimanale o se è caduto • sciacquarsi la bocca con acqua dopo avere inalato la dose per ridurre al minimo il rischio di infezione da candida nel tratto orofaringeo.
Non ingoiare.
Con l’erogazione di Trixeo Aerosphere, un volume della sospensione viene espulso dal contenitore pressurizzato.
Quando il paziente inala attraverso il boccaglio azionando contemporaneamente l’inalatore, la sostanza entra nelle vie aeree con l’aria inspirata.
I pazienti che hanno difficoltà a coordinare erogazione e inalazione possono usare Trixeo Aerosphere con un distanziatore al fine di garantire la corretta somministrazione del prodotto.
Trixeo Aerosphere può essere usato con dispositivi distanziatori tra cui Aerochamber Plus Flow-Vu (vedere paragrafo 5.2).

Avvertenze e precauzioni

Non per uso acuto Questo medicinale non è indicato per il trattamento di episodi acuti di broncospasmo, ad es.
come terapia di soccorso.
Broncospasmo paradosso La somministrazione di formoterolo/glicopirronio/budesonide può produrre broncospasmo paradosso con immediato respiro sibilante e affannoso dopo la somministrazione e può essere potenzialmente letale.
Il trattamento con questo medicinale deve essere interrotto immediatamente se si verifica broncospasmo paradosso.
Il paziente deve essere valutato e deve essere istituita una terapia alternativa, se necessario.
Peggioramento della malattia Si raccomanda di non interrompere bruscamente il trattamento con questo medicinale.
Se i pazienti trovano il trattamento inefficace, devono continuarlo, ma richiedere un parere medico.
L’aumento dell’uso di broncodilatatori al bisogno è indice di un peggioramento delle condizioni di base e giustifica una rivalutazione della terapia.
Il peggioramento improvviso e progressivo dei sintomi della BPCO è potenzialmente pericoloso per la vita e il paziente deve essere urgentemente sottoposto a valutazione medica.
Effetti cardiovascolari Effetti cardiovascolari quali aritmie cardiache, ad es.
fibrillazione atriale e tachicardia, possono essere osservati dopo la somministrazione di antagonisti del recettore muscarinico e simpaticomimetici, inclusi glicopirronio e formoterolo.
Questo medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con malattie cardiovascolari clinicamente significative non controllate e severe come cardiopatia ischemica instabile, infarto miocardico acuto, cardiomiopatia, aritmie cardiache e insufficienza cardiaca severa.
Si deve inoltre usare cautela quando si trattano pazienti con prolungamento dell’intervallo QTc noto o sospetto (QTc > 450 millisecondi per i maschi, o > 470 millisecondi per le femmine), congenito o indotto da medicinali.
Effetti sistemici da corticosteroidi Effetti sistemici si possono verificare con qualsiasi corticosteroide inalato, soprattutto a dosi elevate prescritte per lunghi periodi.
La comparsa di questi effetti è molto meno probabile con il trattamento per via inalatoria che con i corticosteroidi per via orale.
I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, manifestazioni cushingoidi, soppressione surrenalica, riduzione della densità minerale ossea, cataratta e glaucoma.
Devono essere presi in considerazione i potenziali effetti sulla densità ossea specialmente in pazienti trattati con alte dosi per periodi prolungati, con coesistenti fattori di rischio per l’osteoporosi.
Disturbi visivi Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause, che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici (vedere paragrafo 4.8).
Passaggio dalla terapia orale Particolare attenzione è necessaria per i pazienti che assumevano precedentemente steroidi per via orale, poiché possono rimanere a rischio di compromissione della funzione surrenalica per un considerevole periodo di tempo.
Anche i pazienti che abbiano richiesto una terapia con corticosteroidi ad alto dosaggio o un trattamento prolungato alla dose massima raccomandata di corticosteroidi per via inalatoria possono essere a rischio.
Questi pazienti possono presentare segni e sintomi di insufficienza surrenalica quando esposti a stress grave.
Considerare una copertura aggiuntiva con corticosteroidi sistemici durante periodi di stress o chirurgia d’elezione.
Polmonite nei pazienti con BPCO Un aumento dell'incidenza di polmonite, inclusa polmonite che necessita di ospedalizzazione, è stata osservata in pazienti con BPCO che ricevono corticosteroidi per via inalatoria.
Vi è una qualche evidenza di un aumentato rischio di polmonite con l'aumentare della dose di steroidi, ma questo non è stato dimostrato in maniera definitiva per tutti gli studi.
Non vi è evidenza clinica conclusiva per differenze di entità del rischio di polmonite tra le varie classi di prodotti a base di corticosteroidi per via inalatoria.
I medici devono fare attenzione per il possibile sviluppo di polmoniti in pazienti con BPCO dal momento che le caratteristiche cliniche di tali infezioni si sovrappongono ai sintomi di riacutizzazioni della BPCO.
I fattori di rischio per la polmonite in pazienti con BPCO includono fumo, età avanzata, basso indice di massa corporea (IMC) e BPCO severa.
Ipokaliemia L’ipokaliemia potenzialmente grave può derivare dalla terapia con β2-agonisti.
Questo ha il potenziale per produrre effetti cardiovascolari avversi.
Si consiglia particolare cautela nella BPCO severa in quanto questo effetto può essere potenziato dall’ipossia.
L'ipokaliemia può anche essere potenziata dal trattamento concomitante con altri medicinali che possono indurre ipokaliemia, come derivati xantinici, steroidi e diuretici (vedere paragrafo 4.5).
Iperglicemia L’inalazione di alte dosi di agonisti dei recettori β2-adrenergici può produrre aumenti della glicemia plasmatica.
Pertanto, la glicemia deve essere monitorata durante il trattamento seguendo le linee guida stabilite nei pazienti con diabete.
Malattie concomitanti Questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con tireotossicosi.
Attività anticolinergica A causa della sua attività anticolinergica, questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con iperplasia della prostata sintomatica, ritenzione urinaria o glaucoma ad angolo stretto.
I pazienti devono essere informati sui segni e sintomi del glaucoma acuto ad angolo stretto e devono essere informati di interrompere l'uso di questo medicinale e di contattare immediatamente il proprio medico se si manifesta uno qualsiasi di questi segni o sintomi.
La co-somministrazione di questo medicinale con altri prodotti medicinali contenenti anticolinergici non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).
Compromissione renale Poiché glicopirronio è prevalentemente escreto a livello renale, i pazienti con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 ml/min), inclusi quelli con malattia renale allo stadio terminale che richiede dialisi, devono essere trattati con questo medicinale solo se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica severa questo medicinale deve essere usato solo se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafo 5.2).
Questi pazienti devono essere monitorati per potenziali reazioni avverse.

Interazioni

Interazioni farmacocinetiche Non sono stati condotti studi clinici di interazione tra farmaci con questo medicinale, tuttavia il potenziale per interazioni metaboliche è considerato basso sulla base di studi in vitro (vedere paragrafo 5.2).
Formoterolo non inibisce gli enzimi del CYP450 a concentrazioni rilevanti dal punto di vista terapeutico (vedere paragrafo 5.2).
Budesonide e glicopirronio non inibiscono né inducono gli enzimi del CYP450 a concentrazioni rilevanti dal punto di vista terapeutico.
Il metabolismo di budesonide è principalmente mediato dal CYP3A4 (vedere paragrafo 5.2).
Si prevede che il trattamento concomitante con forti inibitori del CYP3A, ad es.
itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi per l’HIV e prodotti contenenti cobicistat, aumenti il rischio di effetti indesiderati sistemici, e deve essere evitato a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di reazioni avverse da corticosteroidi sistemici, nel qual caso i pazienti devono essere monitorati per reazioni avverse da corticosteroidi sistemici.
Ciò è di rilevanza clinica limitata per il trattamento a breve termine (1-2 settimane).
Dati limitati su questa interazione per alte dosi inalate di budesonide indicano che possono verificarsi aumenti marcati dei livelli plasmatici (in media quattro volte) se itraconazolo, 200 mg una volta al giorno, viene somministrato in concomitanza con budesonide inalatoria (dose singola di 1000 microgrammi).
Poiché glicopirronio è eliminato principalmente per via renale, le interazioni farmacologiche potrebbero potenzialmente verificarsi con medicinali che influiscono sul meccanismo di escrezione renale.
In-vitro, glicopirronio è un substrato per i trasportatori renali OCT2 e MATE1/2K.
L’effetto di cimetidina, un inibitore sonda di OCT2 e MATE1, sulla disposizione di glicopirronio inalato ha evidenziato un aumento limitato dell’esposizione sistemica totale (AUC0-t) pari al 22% e una lieve riduzione della clearance renale pari al 23%, a seguito della co-somministrazione di cimetidina.
Interazioni farmacodinamiche Altri antimuscarinici e simpaticomimetici La co-somministrazione di questo medicinale con altri anticolinergici e/o medicinali contenenti agonisti dei recettori β2-adrenergici a lunga durata d'azione non è stata studiata e non è raccomandata, in quanto può potenziare le reazioni avverse note degli antagonisti muscarinici per via inalatoria o degli agonisti dei recettori β2-adrenergici (vedere paragrafi 4.4 e 4.9).
L'uso concomitante di altri medicinali beta-adrenergici può avere effetti potenzialmente additivi; pertanto, è richiesta cautela quando altri medicinali beta-adrenergici vengono prescritti in concomitanza con formoterolo.
Ipokaliemia indotta da farmaci La possibile ipokaliemia iniziale può essere potenziata da farmaci concomitanti, inclusi derivati xantinici, steroidi e diuretici non risparmiatori di potassio (vedere paragrafo 4.4).
L'ipokaliemia può aumentare la predisposizione alle aritmie nei pazienti trattati con glicosidi digitalici.
Betabloccanti adrenergici I betabloccanti adrenergici (inclusi i colliri) possono indebolire o inibire l’effetto di formoterolo.
L’uso concomitante dei betabloccanti adrenergici deve essere evitato a meno che il beneficio atteso non superi il potenziale rischio.
Se sono necessari betabloccanti adrenergici, sono da preferirsi betabloccanti adrenergici cardioselettivi.
Altre interazioni farmacodinamiche Il trattamento concomitante con chinidina, disopiramide, procainamide, antistaminici, inibitori delle monoaminossidasi, antidepressivi triciclici e fenotiazine può prolungare l'intervallo QT e aumentare il rischio di aritmie ventricolari.
Inoltre, L-dopa, L-tiroxina, ossitocina e alcol possono compromettere la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta2-simpaticomimetici.
Il trattamento concomitante con inibitori delle monoaminossidasi, inclusi medicinali con proprietà simili come furazolidone e procarbazina, può scatenare reazioni ipertensive.
Esiste un rischio elevato di aritmie nei pazienti che ricevono anestesia concomitante con idrocarburi alogenati.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza è caratterizzato dagli effetti di classe di corticosteroidi, anticolinergici e β2-adrenergici associati ai singoli componenti dell’associazione.
Le reazioni avverse più comunemente segnalate nei pazienti trattati con questo medicinale sono state polmonite (4,6%), cefalea (2,7%) e infezione delle vie urinarie (2,7%).
Tabella delle reazioni avverse La lista tabellare delle reazioni avverse si basa sull’esperienza con questo medicinale nelle sperimentazioni cliniche e sull’esperienza con i singoli componenti.
La frequenza delle reazioni avverse è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1.
Reazioni avverse elencate secondo la classificazione per frequenza e per sistemi e organi (SOC)
Classificazione per sistemi e organi Termine preferito Frequenza
Infezioni ed infestazioni Candidiasi orale Polmonite Comune
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Non comune
Angioedema Non nota
Patologie endocrine Segni o sintomi di effetti sistemici da glucocorticosteroidi, ad es.
ipofunzione della ghiandola surrenale
Molto raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperglicemia Comune
Disturbi psichiatrici Ansia Insonnia Comune
Depressione Agitazione Irrequietezza Nervosismo Non comune
Comportamento anormale Molto raro
Patologie del sistema nervoso Cefalea Comune
Capogiro Tremore Non comune
Patologie dell’occhio Visione offuscata (vedere paragrafo 4.4) Cataratta Glaucoma Non nota
Patologie cardiache Palpitazioni Comune
Angina pectoris Tachicardia Aritmie cardiache (fibrillazione atriale, tachicardie sopraventricolari ed extrasistoli) Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Disfonia Tosse Comune
Irritazione della gola Broncospasmo Non comune
Patologie gastrointestinali Nausea Comune
Bocca secca Non comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Lividi Non comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari Comune
Patologie renali e urinarie Infezione delle vie urinarie Comune
Ritenzione urinaria Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico Non comune
Descrizione di reazioni avverse selezionate Polmonite KRONOS era uno studio della durata di 24 settimane su un totale di 1.896 pazienti con BPCO da moderata a molto severa (FEV1 medio post-broncodilatatore allo screening 50% del predetto, deviazione standard [DS] 14%), il 26% dei quali aveva accusato una riacutizzazione della BPCO nell'anno precedente l'ingresso nello studio.
L’incidenza di eventi di polmonite confermata segnalati fino a 24 settimane è stata pari a 1,9% (12 pazienti) per Trixeo Aerosphere (n=639), 1,6% (10 pazienti) per formoterolo fumarato diidrato/glicopirronio (FOR/GLY) MDI 5/7,2 microgrammi (n=625), 1,9% (6 pazienti) per formoterolo fumarato diidrato/budesonide (FOR/BUD) MDI 5/160 microgrammi (n=314) e 1,3% (4 pazienti) per formoterolo fumarato diidrato/budesonide Turbuhaler (FOR/BUD) TBH 6/200 microgrammi (n=318) in aperto.
In KRONOS non vi sono stati casi di polmonite fatale con Trixeo Aerosphere.
ETHOS era uno studio di 52 settimane su un totale di 8.529 pazienti (nella safety population) con BPCO da moderata a molto severa e un’anamnesi di riacutizzazioni moderate o severe nei 12 mesi precedenti (FEV1 medio post-broncodilatatore allo screening 43% del predetto, DS 10%).
L’incidenza di polmonite confermata è stata 4,2% (90 pazienti) per Trixeo Aerosphere (n=2144), 3,5% (75 pazienti) per formoterolo fumarato diidrato/glicopirronio/budesonide (FOR/GLY/BUD) MDI 5/7,2/80 microgrammi (n=2124), 2,3% (48 soggetti) per FOR/GLY MDI 5/7,2 microgrammi (n=2125) e del 4,5% (96 soggetti) per FOR/BUD MDI 5/160 microgrammi (n=2136).
In ETHOS, sono stati registrati cinque casi fatali di polmonite durante la fase di trattamento dello studio (due con FOR/GLY/BUD MDI 5/7,2/80, tre con FOR/GLY MDI e nessuno con Trixeo Aerosphere).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di budesonide, glicopirronio e formoterolo in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
I dati relativi all’uso di budesonide per inalazione in più di 2.500 gravidanze esposte non indicano un aumento del rischio teratogeno associato a budesonide.
Studi con dose singola sugli esseri umani hanno mostrato che quantità molto piccole di glicopirronio superavano la barriera placentare.
Non vi è esperienza o evidenza di problemi di sicurezza sull'uso del propellente norflurano (HFA134a) durante la gravidanza o l'allattamento umano.
Tuttavia, studi sull'effetto di HFA134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale negli animali non hanno rivelato effetti avversi clinicamente rilevanti.
Non sono stati condotti studi di tossicologia riproduttiva sugli animali con questo medicinale.
È stato dimostrato che budesonide induce tossicità embriofetale in ratti e conigli, un effetto di classe dei glucocorticoidi.
A dosi/livelli di esposizione sistemica molto alti formoterolo ha causato perdite degli impianti embrionali, nonché riduzioni nel peso alla nascita e aumento della mortalità neonatale precoce, mentre glicopirronio non ha avuto effetti significativi sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).
La somministrazione di questo medicinale a donne in gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto.
Allattamento Uno studio di farmacologia clinica ha dimostrato che budesonide per inalazione è escreto nel latte materno.
Tuttavia, budesonide non è stato rilevato nei campioni ematici di neonati allattati al seno.
Sulla base di parametri farmacocinetici, la concentrazione plasmatica nel bambino è stimata essere pari a meno dello 0,17% della concentrazione plasmatica della madre.
Di conseguenza, non si prevedono effetti causati da budesonide nei bambini allattati al seno le cui madri sono trattate con dosi terapeutiche di questo medicinale.
Non è noto se glicopirronio o formoterolo siano escreti nel latte materno.
Sono state segnalate evidenze del trasferimento di glicopirronio e formoterolo nel latte materno in ratti.
La somministrazione di questo medicinale a donne che allattano al seno deve essere presa in considerazione solo se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il bambino.
Fertilità Gli studi nei ratti hanno mostrato effetti avversi sulla fertilità solo a livelli di dose più alti della massima esposizione umana a formoterolo (vedere paragrafo 5.3).
Singolarmente, budesonide e glicopirronio non hanno causato alcun effetto avverso sulla fertilità nei ratti.
È improbabile che questo medicinale somministrato alla dose raccomandata influisca sulla fertilità negli esseri umani.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.
Non esporre a temperature superiori a 50 °C.
Non perforare il contenitore pressurizzato.
Conservare in luogo asciutto.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.