TRIASPORIN 8CPS 100MG

8,67 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ITRACONAZOLO
  • ATC: J02AC02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 30/04/2011

TRIASPORIN è indicato per le seguenti infezioni micotiche: Micosi superficiali: candidosi vulvovaginale, pityriasis versicolor, dermatofitosi, candidosi orale e cheratite fungina. Onicomicosi sostenute da dermatofiti e/o lieviti. Micosi sistemiche: aspergillosi e candidosi, criptococcosi (compresa la meningite criptococcica), istoplasmosi, sporotricosi (compresa la sporotricosi linfocutanea e cutanea), paracoccidioidomicosi, blastomicosi e altre rare micosi sistemiche. In pazienti immunocompromessi con criptococcosi e in tutti i pazienti con criptococcosi del sistema nervoso centrale, TRIASPORIN è indicato solo quando il trattamento di prima linea è considerato inappropriato o si è dimostrato inefficace. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antimicotici.
Ogni capsula contiene: principio attivo: itraconazolo 100 mg. Eccipienti con effetti noti: saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Cosomministrazione di substrati di CYP3A4, come ad esempio quelli di seguito elencati (vedere paragrafi 4.4 e 4.5):
Analgesici; Anestetici
Alcaloidi dell’ergot (es.
diidroergotamina, ergometrina, ergotamina, metilergometrina)
  
Antibatterici per Uso Sistemico, Antimicotici, Antimicotici per Uso Sistemico
Isavuconazolo  
Antielmintici; Antiprotozoari
Alofantrina  
Antistaminici per Uso Sistemico
Astemizolo Mizolastina Terfenadina
Agenti Antineoplastici
Irinotecan Venetoclax (nei pazienti con leucemia linfocitica cronica durante l’avvio e la fase di titolazione della dose di venetoclax) 
Agenti Antitrombotici
Dabigatran Ticagrelor 
Antivirali per Uso Sistemico
Ombitasvir/Paritaprevir/Ritonavir (con o senza Dasabuvir)  
Sistema Cardiovascolare (Agenti sul Sistema Renina-Angiotensina, Antipertensivi, Agenti Beta Bloccanti, Bloccanti i Canali del Calcio, Terapia Cardiaca, Diuretici)
Aliskiren Eplerenone Chinidina
Bepridil Finerenone Ranolazina
Disopiramide Ivabradina Sildenafil (ipertensione polmonare)
Dofetilide Lercanidipina 
Dronedarone Nisoldipina 
Farmaci gastrointestinali, inclusi antidiarroici, agenti antinfiammatori / antinfettivi intestinali; Antiemetici e antinausea; Farmaci per la costipazione; Farmaci per i disturbi gastrointestinali funzionali
Cisapride Domperidone Naloxegolo
Immunosoppressori  
Voclosporina  
Agenti che modificano i Lipidi
Lovastatina Lomitapide Simvastatina
Psicoanalettici, Psicolettici (es.
Antipsicotici, ansiolitici ed ipnotici)
Lurasidone Pimozide Sertindolo
Midazolam (orale) Quetiapina Triazolam
Urologici
Avanafil Darifenacina Solifenacina (in pazienti con insufficienza renale grave o insufficienza epatica da moderata a grave)
Dapoxetina Fesoterodina (in pazienti con insufficienza renale o epatica moderata o grave). Vardenafil (in pazienti di età superiore ai 75 anni).
Medicinali vari ed altre sostanze
Colchicina (in pazienti con insufficienza renale o epatica) Eliglustat (in pazienti che sono metabolizzatori lenti del CYP2D6, metabolizzatori intermedi del CYP2D6 o metabolizzatori estensivi che assumono un inibitore del CYP2D6 forte o moderato). 
L’aumento della concentrazione plasmatica di questi medicinali, causata dalla co-somministrazione con itraconazolo, può aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici sia gli eventi avversi al punto che potrebbero verificarsi situazioni potenzialmente gravi come prolungamento del QT, tachiaritmie ventricolari e torsione di punta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
• Disfunzione ventricolare, insufficienza cardiaca congestizia, ad eccezione dei casi in cui vi è la necessità di trattare infezioni potenzialmente pericolose per la vita o altre gravi infezioni (vedere paragrafo 4.4); • Gravidanza, ad eccezione di condizioni che rappresentano pericolo di vita (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

Posologia Terapia delle infezioni micotiche superficiali
INDICAZIONE DOSE RACCOMANDATA DURATA
Pityriasis versicolor 200 mg 1 volta al giorno 7 giorni
Dermatomicosi 200 mg 1 volta al giorno 7 giorni
Il trattamento delle aree particolarmente cheratinizzate, come nelle forme plantari di tinea pedis e palmari di tinea manus, richiede una posologia di 200 mg 2 volte al giorno per 7 giorni.
Onicomicosi 1 ciclo = 200 mg 2 volte al giorno per una settimana 2 cicli per le infezioni ungueali delle mani, 3 cicli per quelle dei piedi.
Ogni ciclo deve essere seguito da 3 settimane di non trattamento
Candidosi vulvovaginale 200 mg 1 volta al giorno 3 giorni
oppure 200 mg 2 volte al giorno 1 giorno
Candidosi orale 100 mg 1 volta al giorno 15 giorni
Nei pazienti immunodepressi la biodisponibilità orale del farmaco può risultare diminuita.
In tali casi pertanto la dose può essere raddoppiata.
Cheratite fungina 200 mg 1 volta al giorno 21 giorni
Poiché l’eliminazione del farmaco dalla pelle è più lenta di quella plasmatica, gli effetti clinici e antimicotici ottimali sono raggiunti 2-4 settimane dopo la fine del ciclo di trattamento.
Nelle onicomicosi la risposta clinica si evidenzia con la ricrescita delle unghie, da 6 a 9 mesi dopo il termine dei trattamenti.
Terapia delle infezioni micotiche sistemiche Gli schemi di trattamento raccomandati variano a seconda dell’infezione trattata.
INDICAZIONE DOSE RACCOMANDATA DURATA MEDIA¹ OSSERVAZIONI
Aspergillosi 200 mg 1 volta al giorno 2-5 mesi 200 mg 2 volte al giorno nel caso di infezioni invasive o disseminate
Candidosi 100-200 mg 1 volta al giorno 3 settimane-7 mesi
Criptococcosi non meningea 200 mg 1 volta al giorno 2 mesi - 1 anno
Meningite criptococcica 200 mg 2 volte al giorno 2 mesi - 1 anno Terapia di mantenimento: vedere paragrafo 4.4
Istoplasmosi da 200 mg 1 volta al giorno a 200 mg 2 volte al giorno 8 mesi
Sporotricosi linfocutanea e cutanea 100 mg o 200 mg 1 volta al giorno (per le lesioni localizzate) da 3 a 6 mesi
o 200 mg 2 volte al giorno (per le lesioni estese) da 3 a 6 mesi
Paracoccidioidomicosi 100 mg 1 volta al giorno 6 mesi
Cromomicosi 100-200 mg 1 volta al giorno 6 mesi
Blastomicosi da 100 mg 1 volta al giorno a 200 mg 2 volte al giorno 6 mesi
¹La durata del trattamento deve essere regolata in base alla risposta clinica.
Modo di somministrazione Uso orale.
La capsula non deve essere aperta e deve essere deglutita intera.
L’assunzione del medicinale a stomaco pieno garantisce un assorbimento ottimale del medicinale.

Avvertenze e precauzioni

Ipersensibilità crociata Sono disponibili informazioni limitate sulla ipersensibilità crociata tra itraconazolo ed altri agenti antimicotici azolici.
È necessaria cautela nella prescrizione di TRIASPORIN capsule ai pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.
Effetti cardiaci In uno studio sul volontario sano con itraconazolo somministrato per via endovenosa è stata osservata una transitoria riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra; l'evento si è risolto prima dell'infusione successiva.
Il significato clinico di questo evento per la formulazione orale non è noto.
Itraconazolo ha mostrato di avere un effetto inotropo negativo e TRIASPORIN è stato associato a episodi di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.3).
Casi di insufficienza cardiaca sono stati riportati più frequentemente fra i pazienti che avevano assunto una dose giornaliera totale di 400 mg rispetto ai pazienti che avevano assunto dosi giornaliere totali inferiori; ciò suggerisce che il rischio di insufficienza cardiaca può aumentare con l’aumentare della dose giornaliera totale di itraconazolo.
Fattori di rischio comprendono patologie cardiache, come la patologia ischemica e valvolare; la malattia polmonare cronica ostruttiva; insufficienza renale ed altri disordini edematosi.
Questi pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia, trattati con attenzione e monitorati durante il trattamento.
Se questi segni o sintomi dovessero comparire durante il trattamento, TRIASPORIN deve essere sospeso.
I calcio antagonisti possono avere effetti inotropi negativi che possono aggiungersi a quelli dell'itraconazolo.
Inoltre, itraconazolo può inibire il metabolismo dei calcio antagonisti.
Pertanto, è necessario usare prudenza nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti per un aumentato rischio di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.5).
Effetti epatici Con l’utilizzo di TRIASPORIN si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicità, inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta.
La maggior parte di questi casi ha coinvolto pazienti che avevano una pre-esistente epatopatia, che erano stati trattati per indicazioni sistemiche, che avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri farmaci epatotossici.
Alcuni pazienti non avevano evidenti fattori di rischio per patologie epatiche.
Alcuni di questi casi si sono verificati nel primo mese di trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana.
Nei pazienti in trattamento con TRIASPORIN deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità epatica.
I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al proprio medico segni e sintomi indicativi di epatite come anoressia, nausea, vomito, astenia, dolore addominale o urine scure; in tal caso, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalità epatica.
I dati disponibili sull’uso orale di itraconazolo nei pazienti con insufficienza epatica sono limitati.
Si raccomanda cautela ed un attento monitoraggio quando il medicinale viene somministrato in questa popolazione.
In uno studio clinico in cui è stata somministrata una singola dose orale di itraconazolo capsule in pazienti cirrotici è stato osservato un prolungamento dell’emivita, si raccomanda di tenerne conto nel caso in cui si decide di iniziare una terapia con altri medicinali metabolizzati da CYP3A4 (vedere paragrafi 4.3, 4.5 e 5.2).
Ridotta acidità gastrica L’assorbimento di TRIASPORIN è ridotto in caso di acloridria o di somministrazione concomitante di medicinali che riducono l’acidità gastrica (vedere paragrafi 4.5 e 5.2.
In tal caso è preferibile somministrare TRIASPORIN con una bevanda acida (come una cola non dietetica).
L’attività antimicotica deve essere monitorata e la dose di itraconazolo aumentata, se ritenuto necessario.
Popolazione pediatrica I dati clinici sull’uso di TRIASPORIN nei pazienti pediatrici sono limitati (vedere paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2).
L’uso di TRIASPORIN non è raccomandato nei pazienti pediatrici a meno che il beneficio atteso superi il rischio potenziale.
Anziani I dati clinici sull’uso di TRIASPORIN nei pazienti anziani sono limitati.
TRIASPORIN deve essere usato nel caso in cui il beneficio atteso non superi il rischio potenziale.
Si raccomanda di tenere in considerazione la maggiore frequenza di un’eventuale diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e la presenza concomitante di patologie o altre terapie farmacologiche.
Insufficienza renale I dati disponibili sull’uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti con insufficienza renale sono limitati.
La biodisponibilità orale dell’itraconazolo può essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale; si raccomanda cautela nella somministrazione e di monitorare i livelli plasmatici del farmaco e, ove necessario, di correggere il dosaggio.
Perdita dell’udito È stata riportata perdita transitoria o permanente dell’udito in alcuni pazienti trattati con itraconazolo; nella maggior parte dei casi è stata segnalata la somministrazione contemporanea di chinidina (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Generalmente la perdita dell’udito si risolve con la sospensione del trattamento ma in alcuni casi può essere permanente.
Pazienti immunocompromessi In alcuni pazienti immunocompromessi (per esempio pazienti affetti da neutropenia o AIDS o pazienti sottoposti ad un trapianto d’organo), la biodisponibilità orale di TRIASPORIN può risultare diminuita.
Pazienti con micosi sistemiche ad immediato pericolo di vita TRIASPORIN non è raccomandato come terapia antimicotica iniziale in pazienti ad immediato pericolo di vita a causa delle sue caratteristiche farmacocinetiche (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con AIDS Per pazienti affetti da AIDS, già trattati per un’infezione sistemica come sporotricosi, blastomicosi, istoplasmosi o criptococcosi (meningea e non-meningea) e che sono considerati a rischio di ricaduta, deve essere valutata l’opportunità di una terapia di mantenimento.
Fibrosi cistica Nei pazienti affetti da fibrosi cistica, la variabilità dei livelli terapeutici di itraconazolo è stata osservata con un dosaggio allo steady state di itraconazolo soluzione orale di 2,5 mg/kg due volte al giorno.
Le concentrazioni allo steady state > 250 ng/ml sono state raggiunte all’incirca nel 50% dei soggetti con età superiore ai 16 anni, ma in nessuno dei pazienti con età inferiore ai 16 anni.
Se un paziente affetto da fibrosi cistica non ha risposto a TRIASPORIN, bisogna prendere in considerazione il passaggio ad una terapia alternativa.
Neuropatia L’eventuale insorgenza di una neuropatia, correlata all’assunzione di TRIASPORIN, deve indurre alla sospensione del trattamento.
Resistenza crociata Nelle candidosi sistemiche, se si sospettano resistenze crociate alle specie di candida sensibili al fluconazolo, non è detto che queste resistenze si verifichino anche con itraconazolo, in ogni caso la loro sensibilità deve essere testata prima dell’inizio della terapia con itraconazolo.
Sostituibilità La sostituibilità di TRIASPORIN capsule con TRIASPORIN soluzione orale non è raccomandata poiché la biodisponibilità di quest’ultima è maggiore.
Potenziali interazioni La co-somministrazione di itraconazolo con specifici medicinali può comportare modifiche nell’efficacia di itraconazolo e/o del medicinale somministrato contemporaneamente, pericolo di vita e/o morte improvvisa (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
L’itraconazolo non deve essere utilizzato nelle due settimane successive all’interruzione del trattamento con induttori dell’enzima CYP3A4 (rifampicina, rifabutina, fenobarbital, fenitoina, carbamazepina, Hypericum perforatum (erba di San Giovanni).
L’uso di itraconazolo con questi farmaci può ridurre le concentrazioni plasmatiche di itraconazolo e determinare un fallimento terapeutico.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti TRIASPORIN contiene saccarosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Itraconazolo è metabolizzato principalmente attraverso il citocromo CYP3A4.
L’itraconazolo è un potente inibitore del CYP3A4, un inibitore della glicoproteina-P e un inibitore della proteina di resistenza del tumore mammario (BCRP).
L’itraconazolo può modificare la farmacocinetica di altre sostanze che condividono questa via metabolica o queste vie di trasporto delle proteine.
Esempi di medicinali che possono influire sulla concentrazione plasmatica dell’itraconazolo sono elencati per classe di farmaco nella Tabella 1 riportata di seguito.
Esempi di medicinali le cui concentrazioni plasmatiche possono essere influenzate dall’itraconazolo, sono elencati nella Tabella 2 riportata di seguito.
I dati riportati in tabella derivano da studi di cinetica su volontari e da studi in vitro.
Le interazioni descritte nelle tabelle sono classificate come segue: • “Controindicato”: il medicinale non deve essere co-somministrato durante il trattamento con itraconazolo e per due settimane successive al completamento del trattamento.
• “Non raccomandato”: l’associazione può essere presa in considerazione soltanto se il beneficio atteso supera il rischio di insorgenza di possibili effetti indesiderati.
In tal caso, si raccomanda un attento monitoraggio.
Laddove applicabile, si raccomanda di misurare la concentrazione plasmatica del medicinale co-somministrato.
• “Usare con cautela”: si raccomanda un attento monitoraggio quando il medicinale è co- somministrato con itraconazolo.
I dati riportati nelle tabelle derivano da studi condotti con le dosi raccomandate di itraconazolo.
Tuttavia, l’entità dell’interazione può dipendere dalla dose e dalla durata di trattamento (vedere paragrafo 5.2).Tabella 1: Esempi di medicinali che possono influire sulla concentrazione plasmatica dell’itraconazolo, elencati per classe farmacologica
Esempi di medicinali (dose singola per via orale salvo se diversamente indicato) nella classe Effetto atteso/potenziale sui livelli dell’itraconazolo (↑ = aumento; ↔ = nessun cambiamento; ↓ = diminuzione) Commento clinico (vedere sopra per ulteriori informazioni e vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4)
Antibatterici per uso sistemico; antimicobatterici
Isoniazide Anche se non studiato direttamente, è probabile che isoniazide diminuisca le concentrazioni di itraconazolo. Non raccomandato
Rifampicina 600 mg Itraconazolo, AUC ↓ Non raccomandato
Rifabutina 300 mg Itraconazolo, Cmax) ↓ 71%, AUC ↓ 74% Not raccomandato
Ciprofloxacina 500 mg 2 volte al giorno Itraconazolo, Cmax ↑ 53%, AUC ↑ 82% Usare con cautela
Eritromicina 1 g Itraconazolo, Cmax ↑ 44%, AUC ↑ 36% Usare con cautela
Claritromicina 500 mg 2 volte al giorno Itraconazolo, Cmax ↑ 90%, AUC ↑ 92% Usare con cautela
Antiepilettici
Carbamazepina, fenobarbital Anche se non studiati direttamente, questi medicinali possono diminuire le concentrazioni di itraconazolo. Non raccomandato
Fenitoina 300 mg Itraconazolo, Cmax ↓ 83%, AUC ↓ 93% Non raccomandato
Idrossi-itraconazolo, Cmax ↓ 84%, AUC ↓ 95%
Agenti antineoplastici
Idelalisib Anche se non studiato direttamente, idelalisib può aumentare le concentrazioni di itraconazolo. Usare con cautela
Antivirali per uso sistemico
Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir (con o senza dasabuvir) Anche se non studiati direttamente, si prevede che questi medicinali aumentino le concentrazioni di itraconazolo. Controindicato
Efavirenz 600 mg Itraconazolo, Cmax ↓ 37%, AUC ↓ 39%; Non raccomandato
Idrossi-itraconazolo, Cmax ↓ 35%, AUC ↓ 37%
Nevirapina 200 mg Itraconazolo, Cmax ↓ 38%, AUC ↓ 62% Non raccomandato
Cobicistat, Darunavir (potenziato), Elvitegravir (potenziato con ritonavir), Fosamprenavir (potenziato con ritonavir), Ritonavir, Saquinavir (potenziato con ritonavir) Telaprevir Anche se non studiati direttamente, si prevede che questi medicinali aumentino le concentrazioni di itraconazolo. Usare con cautela
Indinavir PO 800 mg 3 volte al giorno Concentrazione di itraconazolo ↑ Usare con cautela
Calcio-antagonisti
Diltiazem Anche se non studiato direttamente, diltiazem può aumentare la concentrazione di itraconazolo. Usare con cautela
Medicinali per disturbi correlati all’acidità
Antiacidi (alluminio, calcio, magnesio o bicarbonato di sodio), Antagonisti del recettore H2 (ad es.
cimetidina, ranitidina), Inibitori della pompa protonica (ad es.
lansoprazolo, omeprazolo, rabeprazolo)
Itraconazolo, Cmax ↓, AUC ↓ Usare con cautela
Sistema respiratorio: altri prodotti per il sistema respiratorio
Lumacaftor/Ivacaftor PO 200/250 mg 2 volte al giorno Concentrazione di itraconazolo ↓ Non raccomandato
Varie
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Anche se non studiata direttamente, l’erba di San Giovanni può diminuire le concentrazioni di itraconazolo. Non raccomandato
Tabella 2 Esempi di medicinali la cui concentrazione plasmatica può subire l’impatto dell’itraconazolo, presentati per classi di farmaci
Esempi di medicinali (dose singola per via orale salvo se diversamente indicato) nella classe Effetto atteso/potenziale sui livelli dei medicinali (↑ = aumento; ↔ = nessun cambiamento; ↓ = diminuzione) Commento clinico (vedere sopra per ulteriori informazioni e vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4)
Analgesici, anestetici
Alcaloidi dell’ergot (ad es.
diidroergotamina, ergometrina, ergotamina, metilergometrina)
Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicati
Eletriptan, fentanil Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Alfentanil, buprenorfina (per via endovenosa e sublinguale), cannabinoidi, metadone, sufentanil Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Oxicodone 10 mg, Oxicodone PO: Cmax ↑ 45%, AUC ↑ 2,4 volte Usare con cautela
Oxicodone per via endovenosa 0,1 mg/kg Oxicodone ev: AUC ↑ 51% Usare con cautela
Antibatterici per uso sistemico, antimicobatterici, antimicotici per uso sistemico
Isavuconazolo Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di isavuconazolo. Controindicato
Bedaquilina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di bedaquilina. Non raccomandato
Rifabutina 300 mg Concentrazione di rifabutina ↑ (portata non nota) Non raccomandato
Claritromicina 500 mg 2 volte al giorno Concentrazione di claritromicina ↑ Usare con cautela
Delamanid Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di delamanid. Usare con cautela
Antiepilettici
Carbamazepina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di carbamazepina. Non raccomandato
Agenti antinfiammatori ed antireumatici
Meloxicam 15 mg Meloxicam, Cmax ↓ 64%, AUC ↓ 37% Usare con cautela
Antielmintici; antiprotozoari
Alofantrina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di alofantrina. Controindicato
Artemetere-lumefantrina, praziquantel Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Chinina 300 mg Chinina, Cmax ↔, AUC ↑ 96% Usare con cautela
Antistaminici per uso sistemico
Astemizolo, mizolastina, terfenadina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Ebastina 20 mg Ebastina, Cmax ↑ 2,5 volte, AUC ↑ 6,2 volte Non raccomandato
Carabastina, Cmax ↔, AUC ↑ 3,1 volte
Bilastina, rupatidina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Agenti antineoplastici
Irinotecan Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di irinotecan e del suo metabolita attivo. Controindicato
Venetoclax Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di venetoclax. Controindicato nei pazienti con leucemia linfocitica cronica durante l’avvio e la fase di titolazione della dose di venetoclax.
Altrimenti non raccomandato a meno che i benefici non superino i rischi.
Consultare le informazioni sulla prescrizione di venetoclax.
Axitinib, bosutinib, cabazitaxel, cabozantinib, ceritinib, crizotinib, dabrafenib, dasatinib, docetaxel, everolimus, glasdegib, ibrutinib, lapatinib, nilotinib, pazopanib, regorafenib, sunitinib, temsirolimus, trabectedina, trastuzumab emtansina, alcaloidi della vinca (ad es.
vinflunina, vinorelbina)
Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali, ad eccezione di cabazitaxel e regorafenib.
Non è stata osservata alcuna modifica statisticamente significativa nell’esposizione a cabazitaxel, ma un’elevata variabilità nei risultati.
Si prevede che l’AUC di regorafenib diminuisca (secondo la stima della parte attiva)
Non raccomandato
Cobimetinib 10 mg Cobimetinib, Cmax ↑ 3,2 volte, AUC ↑ 6,7 volte Non raccomandato
Entrectinib Entrectinib, Cmax ↑ 73%, AUC ↑ 6,0 volte Non raccomandato
Olaparib 100 mg Olaparib, Cmax ↑ 40%, AUC ↑ 2,7 volte Non raccomandato
Talazoparib Talazoparib, Cmax ↑ 40%, AUC ↑ 56% Non raccomandato
Alitretinoina, bortezomib, brentuximab vedotin, erlotinib, idelalisib, imatinib, nintedanib, panobinostat, ponatinib, ruxolitinib, sonidegib, tretinoina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Busulfan 1 mg/kg ogni 6 ore Busulfan, Cmax ↑, AUC ↑ Usare con cautela
Gefitinib 250 mg Gefitinib, 250 mg Cmax ↑, AUC ↑ 78% Usare con cautela
Pemigatinib Pemigatinib, Cmax ↑ 17%, AUC ↑ 91% Usare con cautela
Agenti antitrombotici
Dabigatran, ticagrelor Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Apixaban, edoxaban, rivaroxaban, vorapaxar Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Cilostazol, coumarinici (ad es., warfarin) Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Antivirali per uso sistemico
Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir (con o senza dasabuvir) Itraconazolo può aumentare le concentrazioni di paritaprevir. Controindicato
Elbasvir/grazoprevir, tenofovir alafenamide fumarato , tenofovir disoproxil fumarato Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare la concentrazione di questi medicinali. Non raccomandato
Cobicistat, elvitegravir (potenziato con ritonavir), glecaprevir/pibrentasvir, maraviroc, ritonavir, saquinavir Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Indinavir 800 mg 3 volte al giorno Indinavir, Cmax ↔, AUC ↑ Usare con cautela
Sistema cardiovascolare (agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina, antipertensivi, agenti betabloccanti, calcio-antagonisti, terapia cardiaca, diuretici)
Bepridil, disopiramide, dofetilide, dronedarone, eplerenone, finerenone, ivabradina, lercanidipina, nisoldipina, ranolazina, sildenafil (ipertensione polmonare) Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Aliskiren 150 mg Aliskiren, Cmax ↑ 5,8 volte, AUC ↑ 6,5 volte Controindicato
Chinidina 100 mg Chinidina, Cmax ↑ 59%, AUC ↑ 2,4 volte Controindicato
Felodipina 5 mg Felodipina, Cmax ↑ 7,8 volte, AUC ↑ 6,3 volte Non raccomandato
Riociguat, tadalafil (ipertensione polmonare) Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Bosentan, diltiazem, guanafacina, altre diidropiridine (ad es.
amlodipina, isradipina, nefidipina, nimodipina), verapamil
Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Digossina 0,5 mg Digossina, Cmax ↑ 34%, AUC ↑ 68% Usare con cautela
Nadololo 30 mg Nadololo, Cmax ↑ 4,7 volte, AUC ↑ 2,2 volte Usare con cautela
Corticosteroidi per uso sistemico, farmaci per malattie ostruttive delle vie aeree
Ciclesonide, salmeterolo Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di salmeterolo e del metabolita attivo di ciclesonide. Non raccomandato
Budesonide per via inalatoria 1 mg, Budesonide per via inalatoria, Cmax ↑ 65%, AUC ↑ 4,2 volte; concentrazione di budesonide (altre formulazioni) ↑ Usare con cautela
Desametasone per via endovenosa 5 mg Desametasone 4,5 mg Desametasone ev: Cmax ↔, AUC ↑ 3,3 volte Usare con cautela
Desametasone PO: Cmax ↑ 69%, AUC ↑ 3,7 volte
Fluticasone per via inalatoria 1 mg 2 volte al giorno Concentrazione di fluticasone per via inalatoria ↑ Usare con cautela
Metilprednisolone 16 mg Metilprednisolone PO, Cmax ↑ 92%, AUC ↑ 3,9 volte Usare con cautela
Metilprednisolone ev, AUC ↑ 2,6 volte
Fluticasone nasale Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di fluticasone somministrato per via nasale. Usare con cautela
Medicinali usati per il diabete
Repaglinide 0,25 mg Repaglinide, Cmax ↑ 47%, AUC ↑ 41% Usare con cautela
Saxagliptin Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di saxagliptin. Usare con cautela
Farmaci gastrointestinali, inclusi antidiarroici, agenti antinfiammatori/anti-infettivi intestinali, antiemetici e antinausea, farmaci per la costipazione, farmaci per i disturbi funzionali gastrointestinali
Cisapride, naloxegol Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Domperidone 20 mg Domperidone, Cmax ↑ 2.7 volte, AUC ↑ 3,2 volte Controindicato
Aprepitant, loperamide, netupitant Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Immunosoppressori
Voclosporina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di voclosporina. Controindicato
Sirolimus Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di sirolimus. Non raccomandato
Ciclosporina, tacrolimus Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Tacrolimus per via endovenosa 0,03 mg/kg 1 volta al giorno Concentrazioni di tacrolimus iv ↑ Usare con cautela
Farmaci regolanti i lipidi
Lomitapide Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di lomitapide. Controindicato
Lovastatina 40 mg Lovastatina, Cmax ↑ 14,5->20 volte, AUC ↑ >14,8 - >20 volte Controindicato
Lovastatina acida, Cmax ↑ 11,5-13 volte, AUC ↑ 15,4-20 volte
Simvastatina 40 mg Simvastatina acida, Cmax ↑ 17 volte, AUC ↑ 19 volte Controindicato
Atorvastatina Atorvastatina acida, Cmax ↔ a ↑2,5 volte, AUC ↑ 40% a 3 volte Non raccomandato
Psicoanalettici, psicolettici (ad es.
antipsicotici, ansiolitici e ipnotici)
Lurasidone, pimozide, quetiapina, sertindolo Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Midazolam 7,5 mg Midazolam (orale), Cmax ↑ 2,5 a 3,4 volte, AUC ↑ 6,6 a 10,8 volte Controindicato
Triazolam 0,25 mg Triazolam, Cmax ↑, AUC ↑ Controindicato
Alprazolam 0,8 mg Alprazolam, Cmax ↔, AUC ↑ 2,8 volte Usare con cautela
Aripiprazolo 3 mg Aripiprazolo, Cmax ↑ 19%, AUC ↑ 48% Usare con cautela
Brotizolam 0,5 mg Brotizolam, Cmax ↔, AUC ↑ 2,6 volte Usare con cautela
Buspirone 10 mg Buspirone, Cmax ↑ 13,4 volte, AUC ↑ 19,2 volte Usare con cautela
Midazolam per via endovenosa 7,5 mg Midazolam (ev) 7,5 mg: concentrazione ↑; anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di midazolam dopo la somministrazione oromucosale. Usare con cautela
Risperidone 2-8 mg al giorno Concentrazione di risperidone e del metabolita attivo ↑ Usare con cautela
Zopiclone 7,5 mg Zopiclone, Cmax ↑ 30%, AUC ↑ 70% Usare con cautela
Cariprazina, galantamina, aloperidolo, reboxetina, venlafaxina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Sistema respiratorio: altri prodotti per il sistema respiratorio
Lumacaftor/ivacaftor 200/250 mg 2 volte al giorno Ivacaftor, Cmax ↑ 3,6 volte, AUC ↑ 4,3 volte Non raccomandato
Lumacaftor, Cmax ↔, AUC ↔
Ivacaftor Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di ivacaftor. Usare con cautela
Ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, altri farmaci ginecologici
Cabergolina, dienogest, ulipristal Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Farmaci urologici
Avanafil, dapoxetina, darifenacina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Controindicato
Fesoterodina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni dei metaboliti attivi, 5- idrossimetil-tolterodina. Insufficienza renale o epatica da moderata a grave: controindicato Insufficienza renale o epatica moderata: si deve evitare l’uso concomitante Insufficienza renale o epatica normale: usare con cautela con una dose massima di fesoterodina di 4 mg.
Solifenacina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di solifenacina. Insufficienza renale grave: controindicato Insufficienza epatica moderata o grave: controindicato Usare con cautela in tutti gli altri pazienti, con una dose massima di solifenacina di 5 mg.
Vardenafil Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di vardenafil. Controindicato in pazienti di età superiore a 75 anni; altrimenti non raccomandato.
Alfuzosina, silodosina, tadalafil (disfunzione erettile e iperplasia prostatica benigna), tamsulosina, tolterodina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Non raccomandato
Dutasteride, imidafenacina, sildenafil (disfunzione erettile) Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di questi medicinali. Usare con cautela
Ossibutinina 5 mg Ossibutinina, Cmax ↑ 2 volte, AUC ↑ 2 volte N-desetil-ossibutinina, Cmax ↔, AUC ↔ Usare con cautela
A seguito di somministrazione transdermica: Anche se non direttamente studiato itraconazolo può aumentare le concentrazioni di ossibutinina dopo somministrazione transdermica.
Farmaci vari e altre sostanze
Colchicina Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di colchicina Controindicato in pazienti con insufficienza renale o epatica.
Non raccomandato in altri pazienti.
Eliglustat Anche se non direttamente studiato, si prevede che itraconazolo aumenti le concentrazioni di eliglustat. Controindicato in caso di metabolizzatori lenti (PM) di CYP2D6.
Controindicato in caso di metabolizzatori intermedi (IM) o metabolizzatori estensivi (EM) di CYP2D6 che assumono un inibitore forte o moderato di CYP2D6.
Usare con cautela in presenza di IM ed EM di CYP2D6.
In presenza di EM di CYP2D6 con insufficienza epatica lieve, si deve prendere in considerazione una dose di eliglustat di 84 mg/giorno.
Cinacalcet Anche se non studiato direttamente, itraconazolo può aumentare le concentrazioni di cinacalcet. Usare con cautela
Medicinali che possono diminuire la concentrazione plasmatica di itraconazolo. I medicinali che riducono l’acidità gastrica (es.
farmaci neutralizzanti l’acidità come idrossido di alluminio o soppressori della secrezione acida come gli antagonisti del recettore H2 e gli inibitori della pompa protonica) interferiscono con l’assorbimento di itraconazolo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Si raccomanda di somministrare i medicinali che neutralizzano l’acido (es.
alluminio idrossido) al massimo 1 ora prima o 2 ore dopo aver assunto TRIASPORIN.
Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati eseguiti solo negli adulti.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse (ADR) più comunemente riportate durante il trattamento con TRIASPORIN identificate negli studi clinici e/o derivanti da segnalazioni spontanee sono mal di testa, dolore addominale e nausea.
Le ADR più gravi sono reazioni allergiche gravi, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, edema polmonare, pancreatite, epatotossicità grave (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale) e reazioni cutanee gravi.
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La seguente tabella riporta le reazioni avverse classificate per sistemi e organi.
Nell’ambito di ogni classificazione per sistemi e organi, le ADR sono state ordinate in base alla frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (<1/10.000), non noto (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
Le reazioni avverse elencate nella tabella seguente derivano da studi clinici in aperto e in doppio cieco con TRIASPORIN che hanno coinvolto 8499 pazienti nella terapia delle dermatomicosi e onicomicosi.
Reazioni avverse
Infezioni ed infestazioni
Non comune Sinusite, infezione al tratto respiratorio superiore, rinite
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario
Non comune Ipersensibilità*
Raro Malattia da siero, edema angioneurotico, reazione anafilattica
Distrubi endocrini
Non nota Pseudoaldosteronismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Raro Ipertrigliceridemia
Patologie del sistema nervoso
Comune Mal di testa
Non comune Disgeusia, parestesia, confusione
Raro Tremore, ipoestesia
Patologie dell'occhio
Raro Disturbi visivi (inclusi diplopia ed annebbiamento della vista)
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Raro Perdita dell’udito transitoria o permanente*, tinnito
Patologie cardiache
Raro Insufficienza cardiaca congestizia*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro Dispnea
Patologie gastrointestinali
Comune Dolore addominale, nausea
Non comune Diarrea, vomito, costipazione, dispepsia, flatulenza
Raro Pancreatite
Patologie epatobiliari
Non comune Anormale funzionalità epatica, iperbilirubinemia
Raro Grave epatotossicità (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale)*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Orticaria, eruzione cutanea, prurito, alopecia
Raro Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocitoclastica, fotosensibilità
Patologie renali e urinarie
Raro Pollachiuria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non comune Disordini mestruali
Raro Disfunzione erettile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Edema
Raro Febbre
Esami diagnostici
Raro Aumento della creatininfosfochinasi ematica
*vedere paragrafo 4.4.
Si riporta l’elenco delle ADR che sono state riportate negli studi clinici con itraconazolo soluzione orale e/o itraconazolo somministrato per via endovenosa: Patologie del sistema emolinfopoietico: granulocitopenia, trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattoide.Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia, iperkaliemia, ipokaliemia, ipomagnesiemia.
Disturbi psichiatrici: stato confusionale.
Patologie del sistema nervoso: neuropatia periferica*, capogiri, sonnolenza.
Patologie cardiache: insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, tachicardia.
Patologie vascolari: ipertensione, ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, disfonia, tosse, dolore toracico.
Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali.
Patologie epatobiliari: insufficienza epatica*, epatiti, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea eritematosa, iperidrosi.
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, artralgia.
Patologie renali e urinarie: insufficienza renale, incontinenza urinaria.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema.
generalizzato, edema facciale, piressia, dolore, stanchezza, brividi.
Esami diagnostici: aumento di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumenti dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, aumento dei livelli di lattato deidrogenasi ematica, aumento dei livelli di urea ematica, aumento dei livelli di gamma- glutamiltransferasi, analisi delle urine anormali.
Popolazione pediatrica Le ADR) più comunemente riportate nei pazienti pediatrici arruolati in 14 studi sono stati mal di testa (3,0%), vomito (3,0%), dolore addominale (2,4%), diarrea (2,4%), anormale funzionalità epatica (1,2%), ipotensione (1,2%), nausea (1,2%) e orticaria (1,2%), vedere paragrafo 5.1.
La natura delle ADR nei pazienti pediatrici è simile a quanto osservato nei soggetti adulti, ma l’incidenza è maggiore nei pazienti pediatrici.
Sono stati segnalati alcuni casi di arresto cardiaco.
Esperienza post-marketing Di seguito sono riportate reazioni avverse identificate nel post-marketing con TRIASPORIN (tutte le formulazioni): Disturbi del sistema immunitario: malattia da siero, edema angioneurotico, reazione anafilattica.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipertrigliceridemia.
Patologie dell’occhio: disturbi visivi (compresi diplopia e visione offuscata).
Patologie dell'orecchio e del labirinto: perdita dell’udito transitoria o permanente.
Patologie cardiache: insufficienza cardiaca congestizia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea.
Patologie gastrointestinali: pancreatite.
Patologie epatobiliari: epatotossicità grave (compresi alcuni casi di insufficienza epatica acuta).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens- Johnson, pustolosi esantematica generalizzata acuta, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocito clastica, alopecia, fotosensibilità.
Esami diagnostici: aumento dei livelli di creatinfosfochinasi ematica.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza TRIASPORIN non deve essere utilizzato in gravidanza tranne ad eccezione dei casi di micosi sistemiche ad elevato pericolo di vita in cui il beneficio atteso per la madre sia superiore al rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.3).
In studi su animali l’itraconazolo ha mostrato tossicità riproduttiva e teratogenicità (vedere paragrafo 5.3).
Sono disponibili poche informazioni sull’uso di TRIASPORIN durante la gravidanza.
Dati di post- marketing indicano anomalie congenite, come malformazioni alla muscolatura scheletrica, al tratto genito-urinario, all’apparato cardiovascolare, agli occhi ed anche malformazioni cromosomiche e multiple.
Non è stata, però, definita una relazione causale fra la comparsa di queste anomalie e l’utilizzo di TRIASPORIN.
Gli studi epidemiologici sull’esposizione a TRIASPORIN durante il primo trimestre di gravidanza non hanno evidenziato un aumento del rischio di malformazioni; la maggior parte delle pazienti si era sottoposta ad un breve trattamento per una candidosi vulvovaginale.
Allattamento Una piccola quantità di itraconazolo viene escreto nel latte materno.
Nel somministrare TRIASPORIN ad una donna in allattamento è necessario valutare il rischio potenziale in funzione del beneficio atteso.
In caso di dubbio la donna non deve allattare con latte materno.
Fertilità Le donne in età fertile devono utilizzare misure contraccettive durante il trattamento con TRIASPORINe devono continuare ad usarle misure contraccettive efficaci fino alla mestruazione successiva alla fine della terapia con TRIASPORIN.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 25° C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.