TELMISARTAN ID SAN 28CPR 40+12

6,50 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TELMISARTAN/IDROCLOROTIAZIDE
  • ATC: C09DA07
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 15/10/2015

Trattamento dell’ipertensione essenziale. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 40 mg/12,5 mg: L’associazione a dose fissa (40 mg di telmisartan/12,5 mg di idroclorotiazide e 80 mg di telmisartan/12,5 mg di idroclorotiazide) di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz è indicata negli adulti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con telmisartan in monoterapia. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg: L’associazione a dose fissa (40 mg di telmisartan/12,5 mg di idroclorotiazide e 80 mg di telmisartan/12,5 mg di idroclorotiazide) di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz è indicata negli adulti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con telmisartan in monoterapia. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/25 mg: L’associazione a dose fissa (80 mg di telmisartan/25 mg di idroclorotiazide) di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz è indicata negli adulti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg (80 mg di telmisartan/12,5 mg di idroclorotiazide) o negli adulti la cui pressione sia stata precedentemente stabilizzata da telmisartan e idroclorotiazide somministrati separatamente.
Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 40 mg/12,5 mg compresse rivestite Ogni compressa rivestita contiene 40 mg di telmisartan e 12,5 mg di idroclorotiazide. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg compresse rivestite Ogni compressa rivestita contiene 80 mg di telmisartan e 12,5 mg di idroclorotiazide.. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/25 mg compresse rivestite Ogni compressa rivestita contiene 80 mg di telmisartan e 25 mg di idroclorotiazide. Eccipiente(i) con effetti noti Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 40 mg/12,5 mg compresse rivestite Contiene 153,4 mg di lattosio. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg compresse rivestite Contiene 306,8 mg di lattosio. Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/25 mg compresse rivestite Contiene 306,8 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità ad uno qualsiasi dei principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Ipersensibilità ad altre sostanze derivate dalla sulfonamide (poiché idroclorotiazide è un medicinale derivato dalla sulfonamide).
• Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
• Colestasi e ostruzioni delle vie biliari.
• Grave compromissione epatica.
• Grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min).
• Ipopotassiemia refrattaria, ipercalcemia.
• L'uso concomitante di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz con medicinali contenenti aliskiren è controindicato in pazienti con diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Posologia

Posologia Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz è indicato nei pazienti la cui pressione sanguigna non viene adeguatamente controllata da telmisartan in monoterapia.
Si raccomanda di titolare la dose di ciascuno dei due componenti prima di passare all’associazione a dose fissa.
Quando clinicamente appropriato, può essere preso in considerazione il passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa.
• Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 40 mg/12,5 mg può essere somministrato una volta al giorno ai pazienti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con telmisartan 40 mg.
• Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg può essere somministrato una volta al giorno ai pazienti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con telmisartant 80 mg.
• Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/25 mg può essere somministrato una volta al giorno ai pazienti in cui non venga raggiunto un adeguato controllo pressorio con Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/12,5 mg o ai pazienti la cui pressione sia stata precedentemente stabilizzata da telmisartan e idroclorotiazide somministrati separatamente.
Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz è anche disponibile ai dosaggi di 40 mg/12,5 mg e 80 mg/12,5 mg Compromissione renale L’ esperienza nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata è limitata ma non ha indicato effetti renali indesiderati e non si ritiene necessario un aggiustamento della dose.
Si consiglia un controllo periodico della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
A causa dell'idroclorotiazide contenuta nel medicinale, la combinazione a dose fissa è controindicata nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) (vedere paragrafo 4.3).
Il telmisartan non viene eliminato dal sangue per emofiltrazione e non è dializzabile.
Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz deve essere somministrato con cautela.
Per telmisartan, la posologia non deve essere maggiore di 40 mg una volta al giorno.
La combinazione a dose fissa non è indicato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).
I diuretici tiazidici devono essere utilizzati con cautela in pazienti con funzionalità epatica compromessa (vedere paragrafo 4.4).
Anziani Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 18 anni non sono state stabilite.
L’uso di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti.
Modo di somministrazione Le compresse di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz sono per somministrazione orale, singola giornaliera e devono essere assunte con del liquido, Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz può essere assunto con o senza cibo.
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz deve essere conservato nel blister sigillato a causa delle caratteristiche igroscopiche delle compresse rivestite.
Le compresse devono essere estratte dal blister poco prima della somministrazione (vedere paragrafo 6.6).

Avvertenze e precauzioni

Gravidanza La terapia con gli bloccanti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza.
Le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con i bloccanti del recettore dell’angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Compromissione epatica Telmisartan / Idroclorotiazide non deve essere somministrato ai pazienti con colestasi, ostruzioni delle vie biliari o grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3), poiché telmisartan viene eliminato principalmente per via biliare.
Per questi pazienti è prevedibile una ridotta clearance epatica di telmisartan.
Inoltre, Telmisartan / Idroclorotiazide deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con funzionalità epatica compromessa o con malattia epatica progressiva, poiché alterazioni minori dell’equilibrio idro-elettrolitico possono causare coma epatico.
Non esiste alcuna esperienza clinica nell’utilizzo di Telmisartan/Idroclorotiazide nei pazienti con compromissione epatica.
Ipertensione renovascolare Nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria renale afferente a un singolo rene funzionante, trattati con medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, c’è un aumentato rischio di ipotensione grave e insufficienza renale.
Compromissione renale e trapianto renale Telmisartan / Idroclorotiazide non deve essere utilizzato nei pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Non esiste alcuna esperienza relativa alla somministrazione di Telmisartan / Idroclorotiazide nei pazienti recentemente sottoposti a trapianto renale.
L’esperienza con telmisartan e idroclorotiazide nei pazienti con danno renale da lieve a moderato è limitata e pertanto si raccomanda un controllo periodico dei livelli sierici di potassio, creatinina e acido urico.
Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale può verificarsi un aumento dell’azotemia associato ai diuretici tiazidici.
Telmisartan non viene rimosso dal sangue dall’emofiltrazione e non è dializzabile.
Pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio Nei pazienti con ipovolemia e/o deplezione di sodio causate da dosi elevate di diuretici, diete a basso contenuto di sale, diarrea o vomito, può insorgere ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose.
Queste condizioni, soprattutto deplezione di sodio e/o ipovolemia, devono essere corrette prima di iniziare il trattamento con Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz.
Con l’uso di Idroclorotiazide sono stati osservati casi isolati di iponatremia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, disorientamento progressivo, apatia).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) Esiste l’evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenti il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta).
Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Angioedema intestinale In pazienti trattati con antagonisti del recettore dell’angiotensina II è stato segnalato angioedema intestinale (vedere paragrafo 4.8).
Questi pazienti presentavano dolore addominale, nausea, vomito e diarrea.
I sintomi si sono risolti dopo l’interruzione del trattamento con antagonisti del recettore dell’angiotensina II.
In caso di diagnosi di angioedema intestinale, la somministrazione di telmisartan deve essere interrotta e deve essere iniziato un monitoraggio appropriato fino a completa risoluzione dei sintomi.
Altre condizioni legate alla stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone Nei pazienti il cui tono vascolare e la funzionalità renale dipendono principalmente dall’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (per esempio i pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o affetti da malattie renali sottostanti, inclusa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con medicinali che influenzano questo sistema è stato associato ad ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.8).
Aldosteronismo primario I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono ai medicinali antipertensivi che agiscono tramite l’inibizione del sistema renina-angiotensina.
Pertanto, l’utilizzo di Telmisartan / Idroclorotiazide non è raccomandato.Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva Come per altri vasodilatatori, si consiglia particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi della valvola aortica o mitrale o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Effetti metabolici ed endocrini La terapia con tiazidici può compromettere la tolleranza al glucosio, mentre si può verificare ipoglicemia nei pazienti diabetici in terapia con insulina o antidiabetici ed in trattamento con telmisartan.
Pertanto, in questi pazienti si deve prendere in considerazione un monitoraggio della glicemia; potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose dell’insulina o degli antidiabetici, se indicato.
Durante la terapia con tiazidici, il diabete mellito latente può diventare manifesto.
Alla terapia con diuretici tiazidici è stato associato un incremento dei livelli di colesterolo e di trigliceridi; tuttavia, alla dose di 12,5 mg contenuta nel medicinale, sono stati riportati effetti minimi o nulli.
In alcuni pazienti trattati con tiazidici possono verificarsi iperuricemia o manifestazioni gottose.
Squilibrio elettrolitico Come per tutti i pazienti sottoposti a trattamento con diuretici deve essere effettuato a intervalli adeguati il controllo periodico degli elettroliti sierici.
I tiazidici, inclusa idroclorotiazide, possono causare squilibrio idro-elettrolitico (incluse ipokaliemia, iponatremia e alcalosi ipocloremica).
I segni indicativi di squilibrio idro-elettrolitico sono secchezza delle fauci, sete, astenia, letargia, sonnolenza, irrequietezza, dolore muscolare o crampi, affaticamento muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali quali nausea o vomito (vedere paragrafo 4.8).
- Ipokaliemia Sebbene con l’uso dei diuretici tiazidici possa svilupparsi ipokaliemia, la terapia concomitante con telmisartan può ridurre l’ipokaliemia indotta dal diuretico.
Il rischio di ipokaliemia è maggiore nei pazienti con cirrosi epatica, nei pazienti caratterizzati da diuresi abbondante, nei pazienti con un apporto non adeguato di elettroliti per via orale e nei pazienti in trattamento concomitante con corticosteroidi o ormone adrenocorticotropo (ACTH - vedere paragrafo 4.5).
- Iperkaliemia Viceversa, a causa dell’antagonismo esercitato sui recettori dell’angiotensina II (AT1) dal componente telmisartan nel medicinale, può verificarsi iperkaliemia.
Sebbene non sia stata documentata alcuna iperkaliemia clinicamente significativa associata all’uso di telmisartan/idroclorotiazide, i fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia includono insufficienza renale e/o insufficienza cardiaca e diabete mellito.
I diuretici risparmiatori di potassio, gli integratori di potassio e i sostituti del sale contenenti potassio devono essere somministrati con cautela in concomitanza con Telmisartan / Idroclorotiazide (vedere il paragrafo 4.5).
- Alcalosi ipocloremica La deficienza di cloruro è generalmente lieve e solitamente non richiede alcun trattamento.
- Ipercalcemia I diuretici tiazidici possono ridurre l’escrezione urinaria del calcio e causare, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, un intermittente e lieve aumento del calcio sierico.
Un’ipercalcemia marcata può essere indicativa di iperparatiroidismo latente.
I diuretici tiazidici devono essere sospesi prima di effettuare i test della funzionalità paratiroidea.
- Ipomagnesemia I diuretici tiazidici hanno dimostrato di aumentare l’escrezione urinaria del magnesio, il che potrebbe causare ipomagnesemia (vedere paragrafo 4.5).
Cancro della pelle non melanoma In due studi epidemiologici basati sui dati del Registro Nazionale dei Tumori Danese è stato osservato un aumento del rischio di cancro della pelle non-melanoma (NMSC) [carcinoma basocellulare (BCC) e carcinoma a cellule squamose (SCC)] associato all'aumento cumulativo della dose di idroclorotiazide (HCTZ) assunta (vedere paragrafo 4.8).
L’effetto fotosensibilizzante dell’HCTZ potrebbe rappresentare un possibile meccanismo dell’NMSC.
I pazienti che assumono HCTZ devono essere informati del rischio di NMSC e consigliati di sottoporre a controllo regolare la cute per verificare la presenza di qualsiasi nuova lesione e segnalare immediatamente eventuali lesioni cutanee sospette.
Al fine di minimizzare il rischio di cancro cutaneo, occorre consigliare ai pazienti l’adozione di possibili misure preventive quali l’esposizione limitata alla luce solare e ai raggi UV e, in caso di esposizione, una protezione adeguata.
Eventuali lesioni cutanee sospette devono essere esaminate immediatamente, possibilmente con l’ausilio di esami istologici su biopsie.
Può essere inoltre necessario riconsiderare l’utilizzo di HCTZ nei pazienti che hanno manifestato NMSC in precedenza (vedere anche paragrafo 4.8).
Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Differenze etniche Come tutti gli altri antagonisti del recettore dell’angiotensina II, telmisartan è apparentemente meno efficace nel ridurre la pressione sanguigna nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di bassi livelli di renina nella popolazione di ipertesi di colore.
Cardiopatia ischemica Come con qualsiasi agente antipertensivo, un’eccessiva diminuzione della pressione sanguigna nei pazienti con cardiopatia ischemica o patologia cardiovascolare ischemica può causare infarto del miocardio o ictus.
Generali Reazioni di ipersensibilità a idroclorotiazide possono verificarsi nei pazienti con o senza anamnesi di allergia o asma bronchiale, ma è più probabile che si verifichino nei pazienti con tale anamnesi.
Con l’uso dei diuretici tiazidici, compresa idroclorotiazide, è stata segnalata esacerbazione o attivazione di lupus eritematoso sistemico.
Casi di reazioni di fotosensibilità sono stati segnalati con i diuretici tiazidici (vedere paragrafo 4.8).
Se durante il trattamento si verifica una reazione di fotosensibilità, si raccomanda di interrompere il trattamento.
Se la ri-somministrazione del diuretico è ritenuta necessaria, si raccomanda di proteggere le aree esposte ai raggi solari o ai raggi UVA artificiali.
Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario I farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare una reazione idiosincrasica, che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso.
I sintomi includono l’insorgenza acuta di una diminuzione dell’acutezza visiva o dolore oculare e tipicamente si verificano da ore a settimane dopo l’inizio del trattamento con il medicinale.
Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare alla perdita permanente della vista.
Il trattamento primario consiste nell’interrompere idroclorotiazide il più rapidamente possibile.
Può essere necessario prendere in considerazione dei trattamenti medici o chirurgici immediati se la pressione intraoculare rimane incontrollata.
I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere un’anamnesi di allergia alla sulfonamide o alla penicillina.
Tossicità respiratoria acuta Casi gravi, molto rari,di tossicità respiratoria acuta, inclusa la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) sono stati riportati dopo l'assunzione di idroclorotiazide.
L'edema polmonare si sviluppa tipicamente entro pochi minuti o ore dopo l'assunzione di idroclorotiazide.
All'esordio, i sintomi includono dispnea, febbre, deterioramento polmonare e ipotensione.
Se si sospetta una diagnosi di ARDS, Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz deve essere interrotto e deve essere somministrato un trattamento appropriato.
L'idroclorotiazide non deve essere somministrato a pazienti che hanno precedentemente manifestato ARDS dopo l'assunzione di idroclorotiazide.
Avvertenze speciali sugli eccipienti Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Litio Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e della tossicità sono stati segnalati durante la somministrazione contemporanea di litio con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina.
Sono stati segnalati casi rari anche con gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (inclusi prodotti contenenti telmisartan/idroclorotiazide).
La co-somministrazione di litio e Telmisartan / Idroclorotiazide non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Se tale co-somministrazione si rivelasse essenziale, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio durante l’uso concomitante dei due medicinali.
Medicinali associati alla perdita di potassio e all’ipokaliemia (per esempio altri diuretici kaliuretici, lassativi, corticosteroidi, ACTH, amfotericina, carbenoxolone, penicillina G sodica, acido salicilico e derivati) Se queste sostanze devono essere prescritte con l’associazione idroclorotiazide/telmisartan, si raccomanda di monitorare i livelli plasmatici di potassio.
Questi medicinali possono potenziare l’effetto di idroclorotiazide sul potassio sierico (vedere paragrafo 4.4).
Mezzi di contrasto iodati In caso di disidratazione indotta da diuretici, vi è un aumentato rischio di insufficienza renale funzionale acuta, in particolare con l’uso di dosi elevate di mezzi di contrasto iodati.
I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione del mezzo iodato.
Medicinali che possono aumentare i livelli di potassio o indurre iperkaliemia (per esempio ACE inibitori, diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, ciclosporina o altri medicinali quali eparina sodica).
Se questi medicinali devono essere prescritti con l’associazione idroclorotiazide/telmisartan, si raccomanda di monitorare i livelli plasmatici di potassio.
Sulla base dell’esperienza acquisita con l’uso di altri medicinali che inibiscono il sistema renina-angiotensina, l’uso concomitante dei suddetti medicinali può indurre un aumento del potassio sierico e pertanto, non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).
Medicinali influenzati dalle alterazioni del potassio sierico: Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico e dell’ECG quando Telmisartan / Idroclorotiazide viene somministrato con medicinali influenzati dalle alterazioni del potassio sierico (per esempio glicosidi della digitale, antiaritmici) ed i seguenti medicinali che inducono torsioni di punta (che includono alcuni antiaritmici), essendo l’ipopotassiemia un fattore predisponente alle torsioni di punta.
• antiaritmici di classe Ia (per esempio chinidina, idrochinidina, disopiramide) • antiaritmici di classe III (per esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide) • alcuni antipsicotici (per esempio tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo) • altri (per esempio bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina IV, alofantrina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, terfenadina, vincamina IV).
Glicosidi della digitale L’ipokaliemia o l’ipomagnesemia indotte dai tiazidici favoriscono l’insorgenza di aritmia cardiaca indotta da digitale (vedere paragrafo 4.4).
Digossina Quando telmisartan è stato co-somministrato con digossina, sono stati osservati incrementi medi della concentrazione plasmatica di picco (49%) e della concentrazione di valle (20%) di digossina.
Qualora si inizi, si modifichi e si interrompa il trattamento con telmisartan, occorre monitorare i livelli di digossina al fine di mantenerli all'interno dell'intervallo terapeutico.
Altri agenti antipertensivi Telmisartan può incrementare l’effetto ipotensivo di altri agenti antipertensivi.
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4.
e 5.1.).
Medicinali antidiabetici (agenti orali ed insulina) Può essere necessario un aggiustamento della dose dei medicinali antidiabetici (vedere paragrafo 4.4).
Metformina Metformina deve essere utilizzata con cautela: rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale correlata a idroclorotiazide.
Resine colestiramina e colestipolo L’assorbimento di idroclorotiazide è ridotto in presenza di resine a scambio anionico.
Medicinali antinfiammatori non steroidei I FANS (per esempio acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie, inibitori della COX-2 e FANS non selettivi) possono ridurre gli effetti diuretici, natriuretici e antipertensivi dei diuretici tiazidici e gli effetti antipertensivi degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II.
In alcuni pazienti con funzionalità renale compromessa (come i pazienti disidratati o i pazienti anziani con funzionalità renale compromessa), la co-somministrazione di antagonisti del recettore dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono la ciclo-ossigenasi può indurre un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, inclusa una possibile insufficienza renale acuta, solitamente reversibile.
Pertanto, la combinazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere considerato il monitoraggio della funzionalità renale dopo l’inizio della terapia concomitante ed in seguito, periodicamente.
In uno studio la co-somministrazione di telmisartan e ramipril ha determinato un aumento fino a 2,5 volte dell’AUC0-24 e della Cmax di ramipril e ramiprilato.
La rilevanza clinica di questa osservazione non è nota.
Amine pressorie (per esempio noradrenalina) L’effetto delle amine pressorie può essere ridotto.Miorilassanti non depolarizzanti (per esempio tubocurarina) L’effetto dei miorilassanti non depolarizzanti può essere potenziato da idroclorotiazide.
Medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (come probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo) Può essere necessario un aggiustamento della dose dei medicinali uricosurici, poiché idroclorotiazide può incrementare il livello sierico di acido urico.
Può essere necessario un aumento della dose di probenecid o di sulfinpirazone.
La somministrazione concomitante di tiazide può aumentare l’incidenza delle reazioni di ipersensibilità ad allopurinolo.
Sali di calcio I diuretici tiazidici possono determinare un aumento dei livelli sierici di calcio, poiché ne riducono l’escrezione.
Qualora debba essere prescritta un’integrazione di calcio o medicinali risparmiatori di calcio (ad es.
terapia con vitamina D), i livelli sierici di calcio devono essere controllati e la dose di calcio aggiustata di conseguenza.
Beta-bloccanti e diazossido L’effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e di diazossido può essere incrementato dai tiazidici.
Agenti anticolinergici (per esempio atropina, biperidene)Possono incrementare la biodisponibilità dei diuretici tiazidici riducendo la motilità gastrointestinale e la velocità di svuotamento dello stomaco.
Amantadina I tiazidici possono aumentare il rischio di eventi avversi causati da amantadina.
Agenti citotossici (per esempio ciclofosfamide, metotrexato) I tiazidici possono ridurre l’escrezione renale dei medicinali citotossici e potenziarne gli effetti mielosoppressivi.
Sulla base delle loro proprietà farmacologiche ci si può aspettare che i seguenti medicinali possano potenziare gli effetti ipotensivi di tutti gli antipertensivi, incluso telmisartan, baclofene, amifostina.
Inoltre, l’ipotensione ortostatica può essere aggravata da alcol, barbiturici, narcotici o antidepressivi.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa più comunemente riportata sono i capogiri.
Raramente si può verificare angioedema grave (da ≥1/10.000, <1/1.000).
Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 40/12,5 e Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80mg/12,5mg> L’incidenza complessiva delle reazioni avverse riportate con telmisartan/idroclorotiazide 40 mg/12,5 mg e 80 mg/12,5 mg è risultata confrontabile a quella riportata con telmisartan in monoterapia, nel corso di studi randomizzati e controllati che hanno coinvolto 1.471 pazienti randomizzati a ricevere telmisartan e idroclorotiazide (835) o telmisartan in monoterapia (636).
Non è stata stabilita una relazione tra le reazioni avverse e la dose ed esse non hanno mostrato una correlazionecon il sesso, l’età o la razza dei pazienti.
Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz 80 mg/25 mg L’incidenza complessiva delle reazioni avverse riportate con telmisartan/idroclorotiazide 80 mg/25 mg è risultata confrontabile a quella riportata con telmisartan/idroclorotiazide 80 mg/12,5 mg.
Non è stata stabilita una relazione tra le reazioni avverse e la dose ed esse non hanno mostrato una correlazione con il sesso, l’età o la razza dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse segnalate in tutti gli studi clinici e verificatesi più frequentemente (p ≤0,05) con telmisartan e idroclorotiazide che con il placebo sono riportate di seguito, secondo la classificazione per sistemi e organi.
Durante il trattamento con telmisartan e idroclorotiazide possono verificarsi reazioni avverse note per ciascuno dei singoli componenti ma che non sono state osservate nel corso degli studi clinici.
Le reazioni avverse già riportate per uno dei singoli componenti possono essere potenziali reazioni avverse anche per Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz, pur non essendo state osservate negli studi clinici con questo medicinale.
Le reazioni avverse sono state classificate per frequenza ricorrendo alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: Tabella delle reazioni avverse (MedDRA) derivate da studi controllati con placebo e dall’esperienza successiva alla commercializzazione.
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Effetti indesiderati Frequenza
Telmisartan/ Idroclorotiazide Sandoz Telmisartana Idroclorotiazide
Infezioni e infestazioni Sepsi, anche con esito fatale  Raro² 
Bronchite Raro  
Faringite Raro  
Sinusite Raro  
Infezione delle vie respiratorie superiori  Non comune 
Infezioni delle vie urinarie  Non comune 
Cistite  Non comune 
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Cancro cutaneo non-melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose)   Non nota²
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia  Non comune 
Eosinofilia  Raro 
Trombocitopenia  Raro Raro
Porpora trombocitopenica   Raro
Anemia aplastica   Non nota
Anemia emolitica   Molto raro
Insufficienza midollare   Molto raro
Leucopenia   Molto raro
Agranulocitosi   Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche  Raro 
Ipersensibilità  Raro Molto raro
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipokaliemia uncommon  Molto comune
Iperuricemia Raro  Comune
Iponatremia Raro Raro Comune
Iperkaliemia  Non comune 
Ipoglicemia (nei pazienti diabetici)  Raro 
Ipomagnesiemia   Comune
Ipercalcemia   Raro
Alcalosi ipocloremica   Molto raro
Appetito ridotto   Comune
Iperlipidemia   Molto comune
Iperglicemia   Raro
Diabete mellito non adeguatamente controllato   Raro
Disturbi psichiatrici Ansia Non comune Raro 
Depressioe Raro Non comune Raro
Insonnia Raro Non comune 
Disturbi del sonno Raro  Raro
Patologie del Sistema nervoso Capogiro Comune  Raro
Sincope Non comune Non comune 
Parestesia Non comune  Raro
Somnolence  Raro 
Cefalea   Raro
Patologie dell’occhio Compromissione della visione Raro Raro Raro
Visione offuscata Raro  
Glaucoma acuto ad angolo chiuso   Non nota
Effusione coroidale   Non nota
Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigine Non comune Non comune 
Patologie cardiache Tachicardia Non comune Raro 
Aritmia Non comune  Raro
Bradicardia  Non comune 
Patologie Vascolari Ipotensione Non comune Non comune 
Ipotensione ortostatica Non comune Non comune Comune
Vasculite necrotizzante   Molto raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispena Non comune Non comune 
Distress respiratorio Raro  Molto raro
Polmonite Raro  Molto raro
Edema polmonare Raro  Molto raro
Tosse  Non comune 
Malattia polmonare interstiziale  Molto raro1,2 
Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) (vedere paragrafo 4.4)   Molto raro
Patologie gastrointestinali Diarrea Non comune Non comune Non comune
Bocca secca Non comune Raro 
Flatulenza Non comune Non comune 
Dolore addominale Raro Non comune 
Stipsia Raro  Raro
Dispepsia Raro Non comune 
Vomito Raro Non comune Comune
Gastrite Raro  
Fastidio addominale  Raro Raro
Nausea   Comune
Pancreatite   Molto raro
Patologie epatobiliari Funzione epatica anormale/ patologia epatica Raro ² Raro ² 
Ittero   Raro
Colestasi   Raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Angioedema (anche con esito fatale) Raro Raro 
Eritema Raro Raro 
Prurito Raro Non comune 
Eruzione cutanea Raro Non comune Comune
Iperidrosi Raro Non comune 
Orticaria Raro Raro Comune
Eczema  Raro 
Eruzione da farmaci  Raro 
Eruzione cutanea tossica  Raro 
Sindrome simil-lupoide   Molto raro
Reazione di fotosensibilità   Raro
Necrolisi epidermica tossica   Molto raro
Eritema multiforme   Non nota
Patologie del Sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale Non comune Non comune 
Spasmi muscolari (crampi alla gamba) Non comune Non comune Non nota
Mialgia Non comune Non comune 
Artralgia Raro Raro 
Dolore agli arti (dolore alla gamba) Raro Raro 
Dolore tendineo (sintomi simili alla tendinite)  Raro 
Lupus eritematoso sistemico Raro ¹  Molto raro
Patologie renali e urinarie Compromissione renale  Non comune Non comune
Insufficienza renale acuta  Non comune Non comune
Glucosuria   Raro
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile Non comune  Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico Non comune Non comune 
Malattia simil-influenzale Raro Raro 
Dolore Raro  
Astenia (debolezza)  Non comune Non nota
Piressia   Non nota
Esami diagnostici Acido urico ematico aumentato Non comune Raro 
Creatinina ematica aumentata Raro Non comune 
Creatina fosfochinasi ematica aumentata Raro Raro 
Enzimi epatici aumentati Raro Raro 
Emoglobina diminuita  Raro 
¹ Sulla base dell’esperienza post-marketing ² Vedere il sotto-paragrafo seguenti per maggiori informazioni.a Le reazioni avverse si sono verificate con frequenza simile nei pazienti trattati con telmisartan e nei pazienti trattati con placebo.
L’incidenza complessiva delle reazioni avverse riportate con telmisartan (41,4%) è stata solitamente paragonabile a quella riportata con il placebo (43,9%) nel corso di studi controllati con placebo.
Le reazioni avverse elencate sopra sono state raccolte da tutti gli studi clinici in pazienti trattati con telmisartan per l’ipertensione o in pazienti di età pari o superiore a 50 anni ad alto rischio di eventi cardiovascolari.
³ Descrizione delle reazioni avverse selezionate Angioedema intestinaleSono stati riportati casi di angioedema intestinale dopo l’uso di antagonisti del recettore dell’angiotensina II (vedere paragrafo 4.4).
Funzionalità epatica alterata/malattia epatica La maggior parte dei casi di funzionalità epatica alterata/malattia epatica con l’esperienza post-marketing con telmisartan si sono verificati nei pazienti giapponesi.
I pazienti giapponesi sono più predisposti a manifestare queste reazioni avverse.
Sepsi Nello studio PRoFESS è stata osservata un’aumentata incidenza di sepsi con telmisartan rispetto a placebo.
L’evento può essere un risultato casuale o può essere correlato ad un meccanismo attualmente sconosciuto (vedere paragrafo 5.1).
Malattia polmonare interstiziale Sono stati segnalati casi di malattia polmonare interstiziale successivamente alla commercializzazione, in associazione temporale con l’assunzione di telmisartan.
Tuttavia, non è stata stabilita una relazione causale.
Cancro cutaneo non melanoma Sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, è stata osservata un’associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta (vedere anche paragrafi 4.4.
e 5.1).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza L’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
L’uso degli antagonisti del recettore dell’angiotensina II è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Non vi sono dati adeguati sull’uso di telmisartan/idroclorotiazide nelle donne in gravidanza.
Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un lieve aumento del rischio.
Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell’angiotensina II, simili rischi possono esistere per questa classe di medicinali.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un antagonista del recettore dell’angiotensina II.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che l’esposizione agli antagonisti del recettore dell’angiotensina II durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale umana (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).
Se dovesse verificarsi un’esposizione ad antagonisti del recettore dell’angiotensina II dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri hanno assunto antagonisti del recettore dell’angiotensina II devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’esperienza con idroclorotiazide in gravidanza è limitata, specialmente durante il primo trimestre.
Gli studi sugli animali sono insufficienti.
Idroclorotiazide attraversa la placenta.
Considerando il meccanismo di azione farmacologica di idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre può compromettere la perfusione feto-placentare e causare effetti fetali e neonatali quali ittero, alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.
Idroclorotiazide non deve essere usato per l’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la preeclampsia, a causa del rischio di diminuzione del volume del plasma e di ipoperfusione placentare senza alcun effetto benefico sul decorso della malattia.
Idroclorotiazide non deve essere usato per l’ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, tranne che nelle rare situazioni in cui non può essere usato alcun altro trattamento.
Allattamento Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di Telmisartan / Idroclorotiazide durante l’allattamento, Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz non è raccomandato e sono da preferirsi trattamenti alternativi con profilo di sicurezza comprovato per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati e di prematuri.
Idroclorotiazide viene escreta nel latte materno umano in piccole quantità.
I tiazidici a dosi elevate, causando intensa diuresi, possono inibire la produzione di latte.
L’uso di Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz durante l’allattamento non è raccomandato.
Se Telmisartan e Idroclorotiazide Sandoz viene utilizzato durante l’allattamento, si devono mantenere le dosi più basse possibili.
Fertilità Non sono stati effettuati studi sulla fertilità nell’essere umano con l’associazione a dose fissa o con i singoli componenti.
Negli studi preclinici non sono stati osservati effetti di telmisartan e idroclorotiazide sulla fertilità maschile e femminile.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare nel blister originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.