TAMSULOSINA ARI 20CPS 0,4MG RM

4,41 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TAMSULOSINA CLORIDRATO
  • ATC: G04CA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 16/12/2011

Trattamento dei sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) associati a iperplasia prostatica benigna (IPB).
Ogni capsula rigida contiene 0,4 mg di tamsulosina cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla tamsulosina, per esempio nella forma di angioedema indotto da farmaci, o ad uno qualsiasi degleccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Precedenti di ipotensione ortostatica.
Grave insufficienza epatica.

Posologia

Posologia Una capsula rigida al giorno.
In caso di pazienti con compromissione della funzionalità renale non è richiesto aggiustamento posologico.
In caso di pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata, non è richiesto aggiustamento posologico (vedere paragrafo 4.3).
Popolazione pediatrica Tamsulosina non è indicata per il trattamento dei bambini e degli adolescenti.
La sicurezza e l’efficacia di tamsulosina nei bambini e adolescenti <18 anni non sono state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1.
Modo di somministrazione Uso orale.
Tamsulosina Aristo Pharma deve essere assunto dopo colazione o dopo il primo pasto della giornata.
La capsula rigida viene deglutita intera, non aperta e non masticata perché questo può interferire con il rilascio modificato del principio attivo.

Avvertenze e precauzioni

Come con altri antagonisti degli adrenorecettori α1,, durante il trattamento con tamsulosina si può avere in casi particolari una riduzione della pressione arteriosa che, raramente, può dar luogo ad una sincope.
Ai primi segni di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza) il paziente deve sedersi o sdraiarsi sino alla scomparsa dei sintomi.
Prima di iniziare la terapia con Tamsulosina Aristo Pharma, il paziente deve essere sottoposto a controlli al fine di escludere la presenza di altre condizioni che possono sviluppare sintomi simili a quelli dell’iperplasia prostatica benigna.
La prostata deve essere controllata per via rettale e, se necessario, si deve determinare la conta dei PSA (antigene prostatico specifico) prima di iniziare il trattamento e quindi successivamente ad intervalli regolari.
Il trattamento di pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) deve essere considerato con speciale cautela poiché questi soggetti non sono stati studiati.
In seguito all’utilizzo di tamsulosina, è stato riportato, raramente, angioedema.
In questo caso, il trattamento va immediatamente sospeso, il paziente deve essere monitorato fino alla regressione dell’edema e la tamsulosina non va ri-somministrata.
La “sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera” (IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola) è stata osservata, durante l’intervento chirurgico di cataratta e glaucoma, in alcuni pazienti sottoposti a trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina cloridrato.
La IFIS può aumentare il rischio di complicazioni oculari durante e dopo l’intervento.
La sospensione della tamsulosina cloridrato 1-2 settimane prima dell’intervento chirurgico di cataratta è ritenuta aneddoticamente utile, tuttavia il beneficio della sospensione del trattamento non è stato ancora stabilito.
È stata riportata IFIS anche in pazienti che hanno sospeso la tamsulosina per un periodo più lungo prima di interventi di cataratta.
Non è raccomandato l’inizio di una terapia con tamsulosina nei pazienti per cui sia programmato un intervento di cataratta o glaucoma.
Durante la valutazione pre-operatoria, il chirurgo e l’équipe oftalmica devono considerare se i pazienti candidati all’intervento di cataratta o glaucoma sono sottoposti a trattamento o sono stati precedentemente trattati con tamsulosina, al fine di assicurare la predisposizione di misure appropriate per la gestione dell’IFIS durante l’intervento.
Tamsulosina cloridrato non deve essere somministrato in associazione a forti inibitori del CYP3A4 in pazienti con un fenotipo CYP2D6 caratterizzato da lenta metabolizzazione.
Tamsulosina cloridrato deve essere usato con cautela in associazione a forti e moderati inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
Tamsulosina Aristo Pharma contiene sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per capsula rigida, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Popolazione pediatrica Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
Non si sono notate interazioni quando tamsulosina è stato assunto in concomitanza con atenololo, enalapril o teofillina.
La somministrazione concomitante di cimetidina determina un aumento dei livelli plasmatici di tamsulosina, mentre la furosemide ne determina una diminuzione, in entrambi i casi, però, i livelli restano entro i limiti normali che non rendono necessaria una modifica della posologia.
In vitro diazepam, propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide, simvastatina o warfarin non modificano la frazione libera di tamsulosina nel plasma umano.
Tamsulosina non modifica la frazione libera di diazepam, propranololo, triclometiazide e clormadinone.
La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e forti inibitori di CYP3A4 può portare a una aumentata esposizione a tamsulosina cloridrato.
La somministrazione concomitante con ketoconazolo (un noto forte inibitore di CYP3A4) ha portato a un incremento della AUC e della Cmax di tamsulosina cloridrato di un fattore pari a 2,8 e 2,2, rispettivamente.
Tamsulosina cloridrato non deve essere somministrato in associazione a forti inibitori del CYP3A4 in pazienti con un fenotipo CYP2D6 caratterizzato da lenta metabolizzazione.
Tamsulosina deve essere usato con cautela in associazione a forti e moderati inibitori del CYP3A4.
La somministrazione concomitante di tamsulosina cloridrato e paroxetina, un forte inibitore di CYP2D6, ha portato a un incremento della Cmax e della AUC di tamsulosina di un fattore pari a 1,3 e 1,6 rispettivamente, ma tali incrementi non sono considerati clinicamente rilevanti.
La somministrazione contemporanea di altri antagonisti dell’adrenorecettore α1 può determinare effetti ipotensivi.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza secondo la seguente definizione: molto comune (≥1/10), comune (≥ 1/100 e < 1/10), non comune (≥1/1.000 e ≤1/100), raro (≥ 1/10.000 e ≤1/1.000), molto raro (≤1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Organizzazione MedDRA per sistema e organi Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema nervoso Capogiri (1,3%) Cefalea Sincope  
Patologie dell’occhio     Visione offuscata*, compromissione della vista*
Patologie cardiache  Palpitazioni   
Patologie vascolari  Ipotensione ortostatica   
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Rinite   Epistassi*
Patologie gastrointestinali  Stipsi, diarrea, nausea, vomito   Bocca secca*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Rash, prurito, orticaria Angioedema Sindrome di Stevens-Johnson Eritema multiforme*, dermatite esfoliativa
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Disturbi nella eiaculazione inclusi Eiaculazione retrogada e mancata eiaculazione   Priapismo 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Astenia   
*Osservati nel post-marketing Nell’intervento chirurgico di cataratta e glaucoma, una situazione di pupilla stretta nota come sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera (IFIS) è stata associata alla terapia con tamsulosina, durante la sorveglianza post-marketing (veder Paragrafo 4.4).
Esperienza post-marketing In aggiunta agli effetti indesiderati elencati sopra, le seguenti reazioni avverse sono state riportate con l’uso di tamsulosina: Patologie cardiache.
Non nota: fibrillazione atriale, aritmia, tachicardia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Non noto: dispnea.
Dal momento che tali eventi segnalati in maniera spontanea provengono dall’esperienza post marketing in tutto il mondo, la frequenza degli stessi e il ruolo di tamsulosina nel causarli non possono essere determinati in maniera certa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

L’uso di tamsulosina non è indicato nelle donne.
In studi clinici a breve e lungo termine con tamsulosina cloridrato sono stati osservati disturbi dell’eiaculazione.
Casi di disturbi dell’eiaculazione, eiaculazione retrogada e incapacità di eiaculazione sono stati riportati in studi di fase post-autorizzativa.

Conservazione

Blister: Conservare nella confezione originale.
Contenitore delle compresse: Tenere il contenitore ben chiuso.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.