SCENESSE SC IMPIANTO 16MG

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Prezzo indicativo

Principio attivo: AFAMELANOTIDE
  • ATC: D02BB02
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: --

SCENESSE è indicato per la prevenzione di fototossicità in pazienti adulti affetti da protoporfiria eritropoietica (Erythropoietic Protoporphyria, EPP).
L’impianto contiene 16 mg di afamelanotide (come acetato).Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Presenza di grave epatopatia • Compromissione della funzione epatica (vedere paragrafo 5.2) • Compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 5.2)

Posologia

SCENESSE deve essere prescritto esclusivamente da medici specialisti, in centri riconosciuti per il trattamento delle porfirie, e l'inserimento deve essere eseguito da un medico esperto e accreditato dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio all'inserimento dell’impianto.
Posologia Un impianto viene inserito ogni 2 mesi prima di una prevista esposizione, e durante i periodi di aumentata esposizione, alla luce solare.
La durata complessiva del trattamento è a discrezione dello specialista (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Popolazioni speciali Per i pazienti con compromissione della funzione renale o epatica, vedere paragrafi 4.3 e 5.2.
Popolazione anziana A causa dei dati limitati sul trattamento dei pazienti anziani, l’uso di afamelanotide nei pazienti anziani non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di afamelanotide nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo.
Istruzioni per l’uso - Estrarre l’impianto confezionato dal frigorifero e lasciare riscaldare il medicinale a temperatura ambiente.
- Fare sedere il paziente in una posizione comoda o farlo sdraiare con la parte superiore del corpo leggermente sollevata.
- Disinfettare la cute al di sopra della cresta iliaca.
- Anestetizzare la zona d’inserimento, se ritenuto necessario e dopo aver consultato il paziente.
- Selezionare un catetere calibro 14 (diametro interno 1,6 mm) con ago.
- Segnare da 1,5 a 2 cm sull’asta del catetere utilizzando inchiostro chirurgico.
- Tenere il catetere alla base utilizzando una tecnica sterile, afferrare e tenere con due dita la pelle all'altezza o al di sopra della cresta iliaca del paziente.
- Con lo smusso dell’ago rivolto verso l’alto, inserire il catetere lateralmente per 1,5-2 cm nello strato sottocutaneo, a un angolo di 30-45 gradi rispetto alla superficie cutanea, in un unico movimento fluido continuo.
- Una volta posizionato il catetere, rimuovere in condizioni asettiche l’impianto dal flaconcino.
- Rimuovere l’ago dall’interno del catetere utilizzando una tecnica sterile.
- Trasferire l’impianto all’estremità del catetere.
- Utilizzando un dispositivo idoneo (come un mandrino) spingere delicatamente l’impianto per l’intera lunghezza del lume del catetere.
- Applicare una certa pressione con il dito sull’area di inserimento durante la rimozione del mandrino e del catetere.
- Confermare l’inserimento dell’impianto palpando pelle e sottocute all'altezza o al di sopra della cresta iliaca fino a quando l’impianto non è localizzato.
Verificare sempre la presenza dell’impianto; in caso di dubbio, controllare se l’impianto è rimasto nel catetere.
Se l’impianto non è stato inserito durante le fasi della procedura sopra descritte, eliminare l’impianto e inserirne uno nuovo.
Non inserire un nuovo impianto a meno che non sia stato inequivocabilmente confermato il mancato inserimento del primo.
- Applicare una piccola medicazione compressiva sul sito d’iniezione.
- Tenere sotto osservazione il paziente per 30 minuti per verificare che non sviluppi una reazione allergica o di ipersensibilità (di tipo immediato).
L’impianto può essere rimosso chirurgicamente in caso di necessità.

Avvertenze e precauzioni

Ipersensibilità A seguito della somministrazione di SCENESSE sono stati segnalati casi non comuni di reazioni di ipersensibilità, compresa l’anafilassi.
La somministrazione di SCENESSE deve essere
tempestivamente accompagnata da adeguate misure di supporto medico.
Se si verifica una reazione di ipersensibilità grave, è necessario avviare un trattamento medico appropriato, rimuovere l'impianto se necessario e interrompere il trattamento con SCENESSE (vedere paragrafo 4.8)
.
Patologie concomitanti non studiate Non sono state valutate patologie clinicamente significative gastrointestinali, cardiovascolari, respiratorie, endocrine (inclusi diabete, malattia di Cushing, malattia di Addison, sindrome di PeutzJeghers), neurologiche (incluse crisi convulsive) ed ematologiche (in particolare anemia).
La decisione di trattare con questo medicinale i pazienti affetti da una di queste condizioni cliniche deve essere attentamente valutata.
In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo l'inserimento di ciascun impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.
Protezione solare Durante il trattamento con questo medicinale si raccomanda di mantenere le misure di protezione solare adottate di routine da ciascun paziente per gestire la fotosensibilità correlata all’EPP e in conformità al fototipo (scala Fitzpatrick).
Monitoraggio della cute Afamelanotide può indurre uno scurimento delle lesioni pigmentarie dovuto al suo effetto farmacologico.
Si raccomanda un esame regolare della cute sull’intero corpo (ogni 6 mesi), al fine di monitorare tutte le lesioni pigmentarie e altre anomalie cutanee.
Se le alterazioni cutanee osservate sono compatibili con tumore cutaneo o suoi precursori, o sono ritenute ambigue dallo specialista delle porfirie, si deve consultare un dermatologo.
I due esami totali della cute dell’intero corpo da eseguirsi ogni anno sono destinati a: - rilevare precocemente qualsiasi tumore cutaneo e suoi precursori indotti dall’esposizione UV, poiché si può prevedere che i pazienti con EPP aumentino significativamente l’esposizione alla luce solare e alla luce UV durante il trattamento con afamelanotide.
I pazienti affetti da EPP con pelle chiara hanno una maggiore probabilità di richiedere un trattamento e sono più soggetti a sviluppare alterazioni cutanee associate alla luce UV, incluso il cancro; - rilevare e monitorare le alterazioni delle lesioni pigmentarie, consentendo così il rilevamento precoce del melanoma.
Particolare cautela è giustificata in pazienti con - anamnesi individuale o familiare positiva per melanoma (compreso melanoma in situ, ad es.
lentigo maligna) o sensibilità sospetta o accertata al melanoma cutaneo (CMM1, MIM #155600, sinonimi: sindrome familiare del nevo atipico-melanoma maligno, FAMMM; sindrome del nevo displastico, DNS; sindrome del nevo B-K; CMM2 MIM #155601) e/o - anamnesi individuale positiva per carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare (incluso carcinoma in situ, ad es.
malattia di Bowen), carcinoma a cellule di Merkel o altre lesioni cutanee maligne o pre-maligne.
Uso a lungo termine I dati sulla sicurezza a lungo termine per afamelanotide sono limitati.
La sicurezza di questo medicinale non è stata valutata in studi clinici di durata superiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.2).
Anziani Dal momento che i dati disponibili sul trattamento negli anziani sono limitati, afamelanotide non deve essere usato in pazienti di età superiore a 70 anni.
In caso di trattamento, tali pazienti devono essere monitorati dopo l'inserimento di ogni impianto, con controllo dei parametri vitali, esami ematologici e biochimici di routine.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione specifici con questo medicinale.
I dati di farmacocinetica per afamelanotide o i suoi metaboliti sono molto limitati.
Essendo un oligopeptide con breve emivita, si prevede che afamelanotide sia rapidamente idrolizzato in frammenti peptidici più brevi e nei suoi singoli aminoacidi.
Tuttavia, a causa dell’assenza di dati si raccomanda cautela.
I pazienti in trattamento con sostanze che riducono la coagulazione, come antagonisti della vitamina K (ad es.
warfarin), acido acetilsalicilico e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono manifestare un aumento della comparsa di lividi o sanguinamento nel sito d’impianto.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza si basa sui dati combinati derivati da studi clinici condotti in 425 pazienti.
Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono nausea, manifestata da circa il 19% dei soggetti trattati con questo medicinale, cefalea (20%) e reazioni in sede d’impianto (21%, principalmente cambiamento di colore, dolore, ematoma, eritema).
Nella maggior parte dei casi, queste reazioni avverse sono state segnalate con grado di severità lieve.
Si sono verificate reazioni di ipersensibilità non comuni, compresa l’anafilassi, correlate al trattamento con SCENESSE (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici condotti con afamelanotide sono elencate nella tabella seguente, in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla convenzione MedDRA sulla frequenza.
La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e raro (≥1/10.000, <1/1.000).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro
Infezioni ed infestazioni  Influenza Infezione delle vie respiratorie superiori Cistite Follicolite Infezione gastrointestinale Gastroenterite Infezione da Candida
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)  Nevo melanocitico Emangioma 
Patologie del sistema emolinfopoietico    Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Diminuzione dell’appetito Aumento dell’appetito Ipercolesterolemia
Disturbi psichiatrici   Umore depresso inclusa depressione Insonnia Stato confusionale
Patologie del sistema nervoso Cefalea Capogiri Emicrania Sonnolenza Disturbo dell’equilibrio Iperestesia Letargia Parestesia Sonno di cattiva qualità Presincope Sindrome delle gambe senza riposo Sincope Disgeusia Cefalea posttraumatica
Patologie dell’occhio   Occhio secco Dolore oculare Iperemia oculare Fotofobia Presbiopia Edema palpebrale
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Tinnito 
Patologie cardiache   Palpitazioni Tachicardia
Patologie vascolari  Rossore Vampate di calore Emorragia Ematoma Ipertensione Ipertensione diastolica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Congestione sinusale 
Patologie gastrointestinali Nausea Dolore addominale incluso fastidio addominale Diarrea Mal di denti Vomito Distensione addominale Disturbi della defecazione Dispepsia Flatulenza Malattia da reflusso gastroesofageo Gastrite Sindrome dell’intestino irritabile Dolore gengivale Ipoestesia orale Tumefazione del labbro Movimenti intestinali irregolari Cheilite Alterazione delcolore delle gengive Alterazione del colore delle labbra Edema delle labbra Alterazione del colore della lingua
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Efelidi Eritema Disturbo della pigmentazione Prurito Eruzione cutanea inclusi eruzione cutanea vescicolare, esantema eritematoso, eruzione cutanea papulare e eruzione cutanea pruriginosa Acne Dermatite da contatto Cute secca Eczema Cambiamento del colore dei capelli Iperidrosi Pigmentazione ungueale Papula Reazione di fotosensibilità Pigmentazione del labbro Alterazione della pigmentazione postinfiammatoria Prurito generalizzato Sensazione di bruciore cutaneo Alterazione del colore della cute Esfoliazione della cute Iperpigmentazione cutanea Ipopigmentazione cutanea Irritazione cutanea Lesione cutanea Seborrea Orticaria Lichen planus Vitiligine
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Dolore muscoloscheletrico inclusi dolore dorsale, artralgia, dolore a un arto e dolore inguinale Rigidità articolare Spasmo muscolare Rigidità muscoloscheletrica Debolezza muscolare Fastidio agli arti
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Dolorabilità mammaria Dismenorrea Mestruazioni irregolari Libido diminuita Menorragia Secrezione vaginale
Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione  Astenia Affaticamento Disturbi in sede d’impianto inclusi lividura in sede d’impianto, alterazione del colore in sede d’impianto, eritema in sede d’impianto, ematoma in sede d’impianto, emorragia in sede d’impianto, ipersensibilità in sede d’impianto, ipertrofia in sede d’impianto, indurimento in sede d’impianto, irritazione in sede d’impianto, massa in sede d’impianto, edema in sede d’impianto, dolore in sede d’impianto, prurito in sede d’impianto, reazione in sede d’impianto, tumefazione in sede d’impianto, orticaria in sede d’impianto, vesciche in sede d’impianto, calore in sede d’impianto Malattia similinfluenzale inclusi tosse, congestione nasale, nasofaringite, dolore orofaringeo, rinite Dolore Piressia Brividi Sensazione di calore Postumi da sbronza Malessere Edema periferico Edema mucosale 
Esami diagnostici   Alanina aminotransferasi aumentata Aspartato aminotransferasi aumentata Creatinfosfochinasi ematica aumentata Glucosio ematico aumentato Ferro ematico diminuito Sangue nell’urina presente Enzimi epatici aumenti Prova di funzionalità epatica anormale Transaminasi aumentate Pressione arteriosa diastolica aumentata Saturazione della transferrina diminuita Peso aumentato
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   Caduta Ferita Nausea procedurale Complicazione di ferita
Problemi di prodotto   Espulsione del dispositivo 
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/contraccezione nelle donne Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con SCENESSE e per i tre mesi successivi.
Gravidanza Non vi sono dati, o sono in numero limitato, relativi all’uso di afamelanotide in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali relativi alla tossicità dello sviluppo (vedere paragrafo 5.3) sono insufficienti.
Non è possibile escludere rischi per i neonati/lattanti.
SCENESSE non deve essere usato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usino misure contraccettive efficaci.
Allattamento Non è noto se afamelanotide/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di afamelanotide nelle donne che allattano.
Non è possibile escludere rischi per i neonati/lattanti.
SCENESSE non deve essere utilizzato durante l’allattamento.
Fertilità Non esistono dati clinici sugli effetti di afamelanotide sulla fertilità.
Gli studi sugli animali non hanno dimostrato effetti dannosi sulla fertilità e sulla riproduzione.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C)

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 05/11/2025.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.