ROCURONIO KABI INIET 10FL100MG

112,31 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ROCURONIO BROMURO
  • ATC: M03AC09
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 17/07/2009

Rocuronio Kabi è indicato in pazienti adulti e pediatrici (da neonati a termine ad adolescenti (da 0 a < 18 anni)) come coadiuvante in anestesia generale per facilitare l’intubazione tracheale durante l’induzione abituale (di routine) e per ottenere il rilassamento muscoloscheletrico nel corso dell’intervento chirurgico. Negli adulti Rocuronio Kabi è inoltre indicato per facilitare l’intubazione endotracheale durante l’induzione in sequenza rapida e come coadiuvante nelle Unità di Terapia Intensiva (e.g. per facilitare l’intubazione) per l’impiego a breve termine.
Ogni ml di soluzione iniettabile o per infusione contiene 10 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 2,5 ml contiene 25 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 50 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 10 ml contiene 100 mg di rocuronio bromuro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Il rocuronio bromuro è controindicato in pazienti con ipersensibilità al rocuronio bromuro o allo ione bromuro o ad uno degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.

Posologia

Il rocuronio bromuro deve essere somministrato solamente da personale con esperienza, pratico con l’uso dei bloccanti neuromuscolari.
Strutture e personale adeguati per l’intubazione endotracheale e la ventilazione artificiale devono essere disponibili per un uso immediato.
Come per gli altri miorilassanti, il dosaggio del rocuronio bromuro deve essere stabilito in maniera individuale per ogni paziente.
Nello stabilire la dose devono essere presi in considerazione il tipo di anestesia e la durata prevista dell’intervento, il tipo di sedazione e la durata prevista di ventilazione meccanica, la possibile interazione con altri farmaci che sono somministrati contemporaneamente e le condizioni del paziente.
Si consiglia l’uso di una tecnica di monitoraggio neuromuscolare adeguata per monitorare il blocco neuromuscolare e il recupero.
Gli anestetici inalatori potenziano gli effetti del blocco neuromuscolare del rocuronio bromuro.
Questo potenziamento diventa clinicamente rilevante nel corso dell’anestesia quando viene raggiunta una certa concentrazione tissutale delle sostanze volatili.
Di conseguenza, l’adattamento deve essere fatto somministrando dosi di mantenimento più piccole ad intervalli meno frequenti o usando velocità di infusione inferiori di rocuronio bromuro durante interventi di lunga durata (superiori ad 1 ora) in anestesia inalatoria (vedere paragrafo 4.5).
Negli adulti le seguenti dosi consigliate possono essere usate come guida generale per l’intubazione tracheale e per il miorilassamento in interventi di durata da breve a lunga e per l’uso nelle Unità di Terapia Intensiva.
Procedure chirurgiche: Intubazione tracheale: La dose standard per l’intubazione durante l’anestesia di routine è di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, che porta a condizioni di intubazione adeguate entro 60 secondi in quasi tutti i pazienti.
Si raccomanda una dose di 1 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo per facilitare le condizioni di intubazione tracheale durante l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, dopo la quale si hanno condizioni adeguate per l’intubazione entro 60 secondi in quasi tutti i pazienti.
Se una dose di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo viene usata per un’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, si raccomanda di intubare il paziente 90 secondi dopo la somministrazione di rocuronio bromuro.
Dosi elevate: Se in singoli pazienti dovesse rendersi necessaria la somministrazione di dosi più elevate di rocuronio bromuro, non vi è indicazione dagli studi clinici che l’uso di dosi iniziali di rocuronio bromuro fino a 2 mg/kg sia associato ad un aumento della frequenza o gravità di effetti cardiovascolari.
L'impiego di dosaggi elevati di rocuronio bromuro riduce il tempo di insorgenza e prolunga la durata d'azione (vedere il paragrafo 5.1).
Dose di mantenimento: La dose di mantenimento consigliata è di 0,15 mg di rocuronio bromuro per kg.
In caso di anestesia inalatoria a lungo termine essa deve essere ridotta a 0,075 - 0,1 mg di rocuronio bromuro per kg.
Le dosi di mantenimento si devono somministrare preferibilmente quando si assiste ad un recupero dal blocco neuromuscolare dopo stimolazione di un valore pari al 25% del valore di controllo o quando si verificano da 2 a 3 risposte alla stimolazione dopo un treno di quattro impulsi (TOF).
Infusione continua: Se il rocuronio bromuro è somministrato mediante infusione continua, si raccomanda di dare una dose di carico di 0,6 mg/kg di peso corporeo di rocuronio bromuro e ai primi segni di recupero dal blocco neuromuscolare iniziare la somministrazione per infusione.
La velocità d’infusione deve essere corretta in modo da mantenere il valore di recupero della risposta neuromuscolare al 10% del valore di controllo o di mantenere da 1 a 2 risposte dopo un treno di 4 impulsi (TOF).
Negli adulti sotto anestesia endovenosa, la velocità di infusione richiesta per mantenere il blocco neuromuscolare a questi livelli varia da 0,3 - 0,6 mg/kg/h.
Sotto anestesia inalatoria la velocità di infusione varia da 0,3 - 0,4 mg/kg/h.
È essenziale monitorare continuamente il blocco neuromuscolare, poiché la velocità di infusione varia da paziente a paziente e con la tecnica anestetica usata.
Dosaggio nelle pazienti in gravidanza: Nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo, si raccomanda di usare solamente una dose di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, dal momento che dosi di 1,0 mg/kg non sono state studiate in queste pazienti.
Il recupero del blocco neuromuscolare indotto da agenti bloccanti neuromuscolari potrebbe essere nullo o non soddisfacente in pazienti che hanno ricevuto sali di magnesio per tossiemia gravidica, poiché i sali di magnesio potenziano il blocco neuromuscolare.
Pertanto in queste pazienti il dosaggio di Rocuronio Kabi dovrebbe essere ridotto o aggiustato in base alla risposta alla contrazione.
Per ulteriori informazioni vedere paragrafo 4.6.
Popolazione pediatrica: Per i neonati (0 - 27giorni), i lattanti (28 giorni fino a 2 mesi), i bambini piccoli (3 mesi fino a 23 mesi), i bambini (2 - 11 anni) e gli adolescenti (12 - 17 anni) le dosi raccomandate per l’intubazione durante l’anestesia di routine e la dose di mantenimento sono simili a quelle consigliate per l’adulto.
Tuttavia la durata d’azione della dose singola d’intubazione sarà superiore nei neonati e negli infanti rispetto ai bambini (vedere paragrafo 5.1).
Per l’infusione continua nei pazienti pediatrici, le velocità di infusione, con l’eccezione dei bambini (2-11 anni), sono le stesse di quelle per gli adulti.
Per i bambini di età compresa tra 2 e 11 anni potrebbero essere necessarie velocità di infusione più elevate.
Pertanto nei bambini (2-11 anni) si raccomandano velocità di infusione iniziali identiche a quelle degli adulti e queste devono essere aggiustate per mantenere una risposta di contrazione pari al 10% del valore di controllo o per mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione con treno di quattro (TOF) durante la procedura.
L’esperienza con rocuronio bromuro nell’induzione a sequenza rapida nei pazienti pediatrici è limitata.
Pertanto il rocuronio bromuro non è raccomandato per la facilitazione della intubazione tracheale durante induzione a sequenza rapida nei pazienti pediatrici.
Dosaggio nei pazienti anziani e pazienti con malattia epatica e/o delle vie biliari e/o con insufficienza renale: La dose di intubazione standard per i pazienti anziani e pazienti con malattia epatica e/o delle vie biliari e/o con insufficienza renale durante l’anestesia di routine è di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo.
Per un’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, nei pazienti per i quali si prevede una durata d’azione prolungata, si deve prendere in considerazione una dose di 0,6 mg per kg, tuttavia un’adeguata condizione per l’intubazione può non stabilirsi fino a 90 secondi dopo la somministrazione del rocuronio bromuro.
Indipendentemente dalla tecnica anestetica usata, la dose di mantenimento raccomandata per questi pazienti è di 0,075 - 0,1 mg di rocuronio bromuro per kg e la velocità di infusione raccomandata è di 0,3 - 0,4 mg/kg/h (vedere Infusione Continua) (vedere anche paragrafo 4.4).
Dosaggio nei pazienti sovrappeso ed obesi: Quando usato nei pazienti sovrappeso o obesi (definiti come pazienti con un peso corporeo maggiore del 30% o più rispetto al peso corporeo ideale), le dosi devono essere ridotte prendendo in considerazione il peso corporeo ideale.
Procedure in terapia intensiva.
Intubazione tracheale: Per l'intubazione tracheale, devono essere usate le stesse dosi descritte sopra per le procedure chirurgiche.
Somministrazione: Il rocuronio bromuro è somministrato per via endovenosa (e.v.) sia come bolo che come infusione continua (per ulteriori informazioni vedere anche paragrafo 6.6).
Questo prodotto medicinale è inteso per uso singolo.

Avvertenze e precauzioni

Dato che il rocuronio bromuro determina la paralisi dei muscoli respiratori è obbligatorio un supporto ventilatorio per i pazienti trattati con questo medicinale fino a che non venga ripristinata un’adeguata respirazione spontanea.
Come con tutti i miorilassanti, è importante prevedere le difficoltà di intubazione, soprattutto nella tecnica di induzione a sequenza rapida.
Come per altri agenti bloccanti neuromuscolari, anche per rocuronio è stato segnalato un residuo blocco neuromuscolare.
Al fine di prevenire complicazioni risultanti da un residuo blocco neuromuscolare, si raccomanda di estubare solamente dopo che il paziente si sia sufficientemente ripreso dal blocco neuromuscolare.
I pazienti geriatrici (di età uguale o superiore a 65 anni) possono presentare un maggior rischio di blocco neuromuscolare residuo.
Vanno tenuti in considerazione altri fattori che possono causare una curarizzazione residua dopo estubazione nella fase post-operatoria (come interazioni con farmaci o le condizioni del paziente).
Se non usati come parte della procedura standard nella pratica clinica, può essere preso in considerazione l’impiego di antidoti (come sugammadex o inibitori dell’acetilcolinesterasi), specialmente in quei casi in cui si verifica più frequentemente curarizzazione residua.È fondamentale assicurarsi che il paziente stia respirando spontaneamente, profondamente e regolarmente prima di lasciare la sala operatoria dopo l’anestesia.
Sono state segnalate alte percentuali di sensibilità crociata tra bloccanti neuromuscolari.
Pertanto, ove possibile, prima di somministrare Rocuronio Kabi, deve essere esclusa ipersensibilità ai bloccanti neuromuscolari.
Rocuronio Kabi deve essere usato solo quando risulta assolutamente necessario nei pazienti sensibili.
I pazienti che manifestano una reazione di ipersensibilità durante l’anestesia generale devono essere successivamente controllati per valutare ipersensibilità ad altri bloccanti neuromuscolari.
Livelli di dosaggio più alti di 0,9 mg per kg di rocuronio bromuro possono aumentare la frequenza cardiaca; questo effetto potrebbe controbilanciare la bradicardia prodotta da altri agenti anestetici o da stimolazione vagale.
In generale, a seguito di un uso a lungo termine di bloccanti neuromuscolari nelle Unità di Terapia Intensiva, è stata notata una prolungata paralisi e/o debolezza muscolo-scheletrica.
Al fine di precludere il possibile prolungamento del blocco neuromuscolare e/o il sovradosaggio, si raccomanda vivamente che la trasmissione neuromuscolare venga monitorata attraverso l’uso di bloccanti neuromuscolari.
In aggiunta, i pazienti devono ricevere una adeguata analgesia e sedazione.
Inoltre, i bloccanti neuromuscolari devono essere dosati a seconda della risposta individuale del paziente.
Questo deve essere fatto da o sotto la supervisione di clinici esperti che conoscono gli effetti e le appropriate tecniche di monitoraggio neuromuscolare.
Poiché il rocuronio bromuro è sempre usato con altri medicinali e poiché esiste il rischio che si manifesti ipertermia maligna durante l’anestesia, anche in assenza di fattori scatenanti, i medici devono conoscere bene i sintomi precoci, la diagnosi di conferma e il trattamento dell’ipertermia maligna prima di iniziare una qualsiasi anestesia.
Studi effettuati su animali hanno dimostrato che il rocuronio bromuro non è un fattore scatenante dell’ipertermia maligna.
Durante la fase di sorveglianza post marketing sono stati osservati rari casi di ipertermia maligna con rocuronio bromuro; tuttavia, l'associazione causale non è stata dimostrata.
È stata regolarmente segnalata l’insorgenza di miopatia a seguito della somministrazione a lungo termine di altri bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in Unità di terapia intensiva, in associazione alla terapia con corticosteroidi.
Pertanto, nei pazienti trattati sia con i bloccanti neuromuscolari che con i corticosteroidi, il periodo di impiego dei bloccanti neuromuscolari deve essere limitato il più possibile.
Il rocuronio deve essere somministrato solo dopo il recupero completo dal blocco neuromuscolare indotto da succinilcolina.
Le seguenti condizioni possono influenzare la farmacocinetica e/o la farmacodinamica del rocuronio bromuro. Malattia epatica e/o delle vie biliari e insufficienza renale: Il rocuronio bromuro viene escreto con le urine e la bile.
Pertanto deve essere usato con cautela in pazienti con malattie epatiche e/o biliari clinicamente significative e/o con danno renale.
In questo gruppo di pazienti è stato osservato un prolungamento dell’azione con dosi di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo.
Tempo di circolazione prolungato: Condizioni associate ad un prolungato tempo di circolazione, quali malattie cardiovascolari, età avanzata e stato edematoso, che comportano un aumentato volume di distribuzione, possono contribuire ad una più lenta insorgenza dell’azione.
Anche la durata d’azione può essere prolungata a causa di una ridotta clearance plasmatica.
Malattia neuromuscolare: Come altri miorilassanti, il rocuronio bromuro deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattie neuromuscolari o dopo poliomielite, poiché in questi casi la risposta ai miorilassanti può essere considerevolmente alterata.
L’ampiezza e l’orientamento di questa alterazione può variare largamente.
In pazienti con miastenia grave o con sindrome miastenica (di Eaton-Lambert), la somministrazione di piccole dosi di rocuronio bromuro può produrre un effetto profondo e il dosaggio del rocuronio bromuro deve essere aggiustato secondo la risposta.
Ipotermia: In condizioni di ipotermia durante un intervento chirurgico, l’effetto del blocco neuromuscolare del rocuronio bromuro viene aumentato e la sua azione prolungata.
Obesità: Come altri miorilassanti, nei pazienti obesi, se le dosi somministrate sono calcolate sul reale peso corporeo, il rocuronio bromuro può produrre una durata prolungata ed un recupero spontaneo lento.
Ustioni: È noto che i pazienti ustionati sviluppano resistenza ai bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti.
Si raccomanda che la dose venga aggiustata secondo la risposta.
Condizioni che possono aumentare gli effetti del rocuronio bromuro: Ipopotassiemia (per esempio dopo forte vomito, diarrea o terapia con diuretici), ipermagnesemia, ipocalcemia (dopo trasfusioni massicce), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia e cachessia.
Gravi alterazioni elettrolitiche, pH ematico alterato o disidratazione devono essere pertanto corretti, quando possibile.
Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino (2,5 ml, 5 ml, 10 ml), quindi è sostanzialmente “privo di sodio”.

Interazioni

È stato dimostrato che i seguenti farmaci influenzano l’ampiezza e/o la durata dell’effetto dei miorilassanti non depolarizzanti: Effetto di altri medicinali sul rocuronio bromuro: Effetto aumentato: • Anestetici volatili alogenati potenziano il blocco neuromuscolare indotto dal rocuronio bromuro.
L’effetto diventa evidente solamente con le dosi di mantenimento (vedere paragrafo 4.2).
È anche possibile che venga inibita l’azione antagonizzante del blocco degli inibitori dell’acetilcolinesterasi; • Dopo intubazione con succinilcolina (vedere paragrafo 4.4); • Elevate dosi di tiopental, metoesital, ketamina, fentanil, gammaidrossi-butirrato, etomidato e propofol; • Altri miorilassanti non depolarizzanti; • Precedente somministrazione di succinilcolina (vedere paragrafo 4.4); • Uso concomitante ed a lungo termine di corticosteroidi e rocuronio bromuro nelle Unità di Terapia Intensiva, che può risultare in un prolungamento degli effetti del blocco neuromuscolare o in miopatia (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Altri prodotti medicinali: - antibiotici: aminoglicosidi, lincosamidi (ad esempio lincomicina e clindamicina) e antibiotici polipeptidici, antibiotici acilaminopenicillinici, tetracicline, elevate dosi di metronidazolo;- diuretici, tiamina, farmaci inibitori della MAO, chinidina e il suo isomero chinina, protamina, sostanze bloccanti adrenergiche; - sali di magnesio, sostanze bloccanti i canali del calcio e sali di litio, anestetici locali (lidocaina e.v., bupivacaina epidurale) e somministrazione acuta di fenitoina o β bloccanti.
Sono stati segnalati casi di ricurarizzazione a seguito della somministrazione post-operatoria di: aminoglicosidi, lincosamide, antibiotici polipeptidici ed acilamino-penicillinici; chinidina, chinina e sali di magnesio (vedere paragrafo 4.4).
Effetto diminuito: • Neostigmina, edrofonio, piridostigmina, derivati aminopiridinici; • Precedente somministrazione cronica di corticosteroidi, fenitoina o carbamazepina; • Noradrenalina, azatioprina (solo effetto transitorio e limitato), teofillina, calcio cloruro, potassio cloruro; • Inibitori delle proteasi (gabexato, ulinastatina).
Effetto variabile: • La somministrazione di altri agenti bloccanti neuromuscolari non-depolarizzanti in combinazione con il rocuronio bromuro può produrre attenuazione o potenziamento del blocco neuromuscolare, a seconda dell’ordine di somministrazione e dal bloccante neuromuscolare usato; • La succinilcolina somministrata dopo il rocuronio bromuro può produrre potenziamento o attenuazione dell’effetto di blocco neuromuscolare indotto dallo stesso rocuronio bromuro.
Effetto del rocuronio bromuro su altri medicinali: Rocuronio bromuro in associazione con lidocaina può provocare una più rapida insorgenza d’azione della lidocaina.
Pazienti pediatrici: Non sono stati condotti studi d’interazione formali.
Le interazioni per gli adulti menzionate sopra e le loro speciali avvertenze e precauzioni per l’uso (vedere paragrafo 4.4) devono essere prese in considerazione per i pazienti pediatrici.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati al medicinale osservati più comunemente comprendono dolore/reazione nel sito di iniezione, alterazioni delle funzioni vitali e prolungato blocco neuromuscolare.
Le segnalazioni di reazioni avverse gravi più frequentemente pervenute al sistema di farmacovigilanza riguardano le “reazioni anafilattiche e anafilattoidi” e i sintomi a queste associati.
Si vedano anche le spiegazioni fornite di seguito alla tabella.
MedDRA SOC Termine preferito¹
  Non comune/raro² (< 1/100, > 1/10.000) Molto raro (< 1/10.000) Non noto
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità Reazione anafilattica Reazione anafilattoide Shock anafilattico Shock anafilattoide 
Patologie del sistema nervoso  Paralisi flaccida 
Patologie cardiache Tachicardia  Sindrome di Kounis
Patologie vascolari Ipotensione Collasso circolatorio e shock Vampate di calore 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Broncospasmo Apnea Insufficienza respiratoria
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Angioedema Orticaria Rash Eruzione cutanea eritematosa Prurito Esantema 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Debolezza muscolare³ Miopatia steroidea³ 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Farmaco inefficace Risposta terapeutica diminuita Risposta terapeutica aumentata Dolore in sede di iniezione Reazioni in sede di iniezione Edema della faccia 
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Blocco neuromuscolare prolungato Risveglio ritardato dall'anestesia Complicazione respiratoria di anestesia 
1 Le frequenze riportate derivano da stime ricavate dalle segnalazioni raccolte dal sistema di farmacovigilanza e dai dati in letteratura.
² Poiché i dati raccolti tramite il sistema di farmacovigilanza non permettono di ricavare valori di incidenza precisi, la frequenza delle segnalazioni è stata divisa in due categorie anziché in cinque.
³ Dopo l'uso a lungo termine in terapia intensiva.
Reazione anafilattica: Sebbene molto rare sono state descritte gravi reazioni anafilattiche ai bloccanti neuromuscolari compreso il rocuronio bromuro.
Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono: broncospasmo, alterazioni a livello cardiovascolare (per es.
ipotensione, tachicardia, collasso circolatorio, shock) e alterazioni cutanee (per es.
angioedema, orticaria).
Tali reazioni hanno avuto in alcuni casi esito letale.
Per la possibile gravità di queste reazioni, si deve in ogni caso tenere in conto che tali reazioni possono verificarsi e che bisogna prendere le necessarie precauzioni.
Reazioni nel sito di iniezione: Durante l’induzione di anestesia a sequenza rapida, è stato segnalato dolore nel sito di iniezione, specialmente quando il paziente non aveva completamente perso conoscenza ed in particolare quando veniva usato propofol come agente inducente.
Negli studi clinici, il dolore all’iniezione è stato osservato nel 16% dei pazienti che venivano sottoposti ad anestesia a sequenza rapida con propofol ed in meno dello 0,5% dei pazienti nei quali la sequenza rapida veniva indotta con fentanil o tipental.
Incremento del livello di istamina: Poiché è noto che i bloccanti neuromuscolari possono indurre il rilascio di istamina, sia localmente in sede di iniezione che a livello sistemico, quando si somministrano questi medicinali si deve sempre tenere in considerazione la possibile insorgenza di prurito e reazioni eritematose nel sito di iniezione e/o reazioni istaminoidi (anafilattoidi) generalizzate (si veda anche quanto detto sopra a proposito delle reazioni anafilattiche).
Negli studi clinici è stato osservato solo un lieve aumento del livello plasmatico medio di istamina a seguito di rapida somministrazione in bolo di 0,3-0,9 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo.
Blocco neuromuscolare prolungato: La più frequente reazione avversa agli agenti bloccanti non-depolarizzanti consiste nella estensione della azione farmacologica del farmaco oltre il periodo di tempo necessario.
Questo può andare dalla debolezza muscolare scheletrica fino ad una paralisi profonda e prolungata che può dare insufficienza respiratoria o apnea.
Miopatia: Sono stati segnalati casi di miopatia in seguito all'uso di diversi medicinali bloccanti neuromuscolari in Unità di Terapia Intensiva in associazione a corticosteroidi (si veda il paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica: Una meta-analisi di 11 studi clinici con pazienti pediatrici (n=704) trattati con bromuro di rocuronio (fino 1 mg/kg) ha rilevato tachicardia, identificata come effetto indesiderato al medicinale, con frequenza del 1,4%.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Per il rocuronio bromuro non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte.
Studi su animali non indicano effetti pericolosi diretti o indiretti riguardo la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale.
Si deve usare cautela quando si prescrive rocuronio bromuro alle donne in gravidanza.
Taglio cesareo: Nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo, rocuronio bromuro può essere impiegato come parte della tecnica di induzione in sequenza rapida, a condizione che non si prevedano difficoltà di intubazione e che venga somministrata una dose sufficiente di anestetico oppure dopo aver eseguito l’intubazione previa somministrazione di succinilcolina.
Rocuronio bromuro somministrato in dosi pari a 0,6 mg/kg si è dimostrato sicuro nelle partorienti sottoposte a taglio cesareo.
Rocuronio bromuro non influisce sul punteggio di Apgar, sul tono muscolare fetale o sull’adattamento cardiorespiratorio.
Da prelievi su sangue del cordone ombelicale risulta evidente che si verifica solo uno scarso passaggio placentare del rocuronio bromuro, che non porta ad osservare effetti avversi nel neonato.
Nota 1: sono state studiate dosi di 1,0 mg/kg durante l’induzione dell’anestesia in sequenza rapida, ma non nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo.
Pertanto, in queste pazienti, si raccomanda solo una dose di 0,6 mg/kg. Nota 2: la reversibilità del blocco neuromuscolare indotto dai bloccanti neuromuscolari può essere inibita o non soddisfacente nelle pazienti trattate con sali di magnesio per tossiemia gravidica, poiché i sali di magnesio aumentano il blocco neuromuscolare.
Pertanto, in queste pazienti, la dose di rocuronio bromuro deve essere ridotta ed attentamente adattata in relazione alla risposta alla stimolazione.
Allattamento al seno: Non è noto se nell’uomo rocuronio bromuro venga escreto nel latte materno.
Studi condotti su animali hanno mostrato che il rocuronio bromuro viene escreto nel latte materno in quantità insignificanti.
Rocuronio bromuro deve essere somministrato alle donne che allattano solo quando il medico curante decide che i benefici superano i rischi.
Dopo la somministrazione di una singola dose, si raccomanda di astenersi dal prossimo allattamento al seno per cinque emivite di eliminazione di rocuronio, cioè per circa 6 ore.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Conservazione fuori dal frigorifero: Rocuronio Kabi può essere conservato anche fuori dal frigorifero ad una temperatura fino a 30°C per un massimo di 12 settimane dopo le quali deve essere eliminato.
Il prodotto non deve essere rimesso nel frigorifero dopo che è stato tenuto fuori.
Il periodo di conservazione non deve superare la data di scadenza.
Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo diluizione, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.