RASILEZ HCT 28CPR RIV 150+12,5

29,14 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ALISKIREN/IDROCLOROTIAZIDE
  • ATC: C09XA52
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 17/10/2014

Trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti. Rasilez HCT è indicato nei pazienti nei quali la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con aliskiren o idroclorotiazide in monoterapia. Rasilez HCT è indicato come terapia sostitutiva nei pazienti adeguatamente controllati con aliskiren e idroclorotiazide, somministrati in concomitanza, allo stesso dosaggio dell’associazione.
Rasilez HCT 150 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di aliskiren (come emifumarato) e 12,5 mg di idroclorotiazide. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 25 mg di lattosio (come monoidrato) e 24,5 mg di amido di frumento. Rasilez HCT 150 mg/25 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di aliskiren (come emifumarato) e 25 mg di idroclorotiazide. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 50 mg di lattosio (come monoidrato) e 49 mg di amido di frumento. Rasilez HCT 300 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di aliskiren (come emifumarato) e 12,5 mg di idroclorotiazide. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 25 mg di lattosio (come monoidrato) e 24,5 mg di amido di frumento. Rasilez HCT 300 mg/25 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di aliskiren (come emifumarato) e 25 mg di idroclorotiazide. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 50 mg di lattosio (come monoidrato) e 49 mg di amido di frumento. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, o ad altri derivati della sulfonamide; • Storia di angioedema con aliskiren; • Angioedema ereditario o idiopatico; • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); • Anuria; • Grave compromissione renale (GFR < 30 ml/min/1,73 m²); • Iponatremia, ipercalcemia, iperuricemia sintomatica e ipokaliemia refrattaria; • Grave compromissione epatica; • L’uso concomitante di aliskiren con ciclosporina e itraconazolo, due inibitori potenti della glicoproteina-P (P-gp), e con altri potenti inibitori della P-gp (ad es.
chinidina) è controindicato (vedere paragrafo 4.5); • L’uso concomitante di Rasilez HCT con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI) o un bloccante del recettore dell’angiotensina II (ARB) è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1);• Bambini dalla nascita a meno di 2 anni (vedere paragrafi 4.2 e 5.3).

Posologia

Posologia La dose raccomandata di Rasilez HCT è una compressa una volta al giorno.
L’effetto antipertensivo si manifesta ampiamente entro 1 settimana e il massimo effetto si osserva in genere entro 4 settimane.
Posologia in pazienti non adeguatamente controllati con aliskiren o idroclorotiazide in monoterapia Si raccomanda di individuare la dose efficace di ciascuno dei due componenti prima di passare alla associazione fissa.
Quando clinicamente appropriato, si può considerare il passaggio diretto dalla monoterapia alla associazione fissa.
Rasilez HCT 150 mg /12,5 mg può essere somministrato ai pazienti nei quali non viene raggiunto un adeguato controllo pressorio con 150 mg di aliskiren o 12,5 mg di idroclorotiazide in monoterapia.
Rasilez HCT 150 mg /25 mg può essere somministrato ai pazienti nei quali non viene raggiunto un adeguato controllo pressorio con 150 mg di aliskiren o 25 mg di idroclorotiazide in monoterapia o con Rasilez HCT 150 mg/12,5 mg.
Rasilez HCT 300 mg/12,5 mg può essere somministrato ai pazienti nei quali non viene raggiunto un adeguato controllo pressorio con 300 mg di aliskiren o 12,5 mg di idroclorotiazide in monoterapia o con Rasilez HCT 150 mg/12,5 mg.
Rasilez HCT 300 mg /25 mg può essere somministrato ai pazienti nei quali non viene raggiunto un adeguato controllo pressorio con 300 mg di aliskiren o con 25 mg di idroclorotiazide in monoterapia o con Rasilez HCT 300 mg/12,5 mg o con Rasilez HCT 150 mg/25 mg.
Se dopo 2-4 settimane di terapia il controllo pressorio non viene raggiunto, la dose può essere aumentata fino ad un massimo di Rasilez HCT 300 mg/25 mg al giorno.
Il dosaggio deve essere personalizzato e aggiustato in funzione della risposta clinica del paziente.
Posologia come terapia sostitutiva Per praticità, i pazienti trattati con aliskiren e idroclorotiazide mediante compresse separate possono passare a una compressa di Rasilez HCT associazione fissa contenente la stessa dose dei principi attivi.
Popolazioni particolari Compromissione renale A causa del componente idroclorotiazide, l’uso di Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con anuria e nei pazienti con grave compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare (GFR) < 30 ml/min/1,73 m²).
Non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica e dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata o nei pazienti con malattia epatica progressiva.
Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2).
Anziani (oltre i 65 anni) Nei pazienti anziani la dose iniziale raccomandata di aliskiren è 150 mg.
Nella maggioranza dei pazienti anziani non è stata osservata una riduzione ulteriore clinicamente significativa della pressione con l’aumento della dose a 300 mg.Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rasilez HCT nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Rasilez HCT è controindicato in bambini dalla nascita a meno di 2 anni.
Rasilez HCT non deve essere utilizzato in bambini di età compresa tra 2 e meno di 6 anni a causa di problemi di sicurezza per il potenziale di sovraesposizione ad aliskiren (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 5.2 e 5.3).
La sicurezza e l’efficacia di Rasilez HCT nei bambini di età compresa tra 6 e 17 anni non sono state ancora stabilite.
L’uso di Rasilez HCT in questa popolazione non è raccomandato.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le compresse devono essere deglutite intere con un po’ di acqua.
Rasilez HCT deve essere assunto una volta al giorno, sempre con o sempre senza cibo, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora.
I pazienti devono stabilire una comoda pianificazione giornaliera di assunzione del medicinale e mantenere una relazione temporale costante con l’assunzione del cibo.
Deve essere evitata la somministrazione contemporanea con succo di frutta e/o con bevande contenenti estratti vegetali (inclusi gli infusi di erbe) (vedere paragrafo 4.5).

Avvertenze e precauzioni

Informazioni generali In caso di diarrea grave e persistente, la terapia con Rasilez HCT deve essere interrotta (vedere paragrafo 4.8).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) Ipotensione, sincope, ictus, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa insufficienza renale acuta) sono stati segnalati in individui sensibili, soprattutto in caso di associazione di prodotti medicinali che influenzano questo sistema (vedere paragrafo 5.1).
Il duplice blocco del RAAS mediante somministrazione di aliskiren con un ACEI o un ARB non è pertanto raccomandato.
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Insufficienza cardiaca Aliskiren deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave (classe funzionale III-IV secondo New York Heart Association (NYHA)) (vedere paragrafo 5.1).
Rasilez HCT deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca a causa di dati limitati sulla sicurezza e sull’efficacia.
Aliskiren deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca in trattamento con furosemide o torasemide (vedere paragrafo 4.5).
Rischio di ipotensione sintomatica Potrebbe verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio del trattamento con Rasilez HCT nei seguenti casi: • Pazienti con severa deplezione idrica o deplezione sodica (ad es.
coloro che sono in terapia con alte dosi di diuretici) o • Uso combinato di aliskiren con altri medicinali che agiscono sul RAAS.
La deplezione di volume o di sodio deve essere corretta prima di iniziare la somministrazione di Rasilez HCT o il trattamento deve essere iniziato sotto stretto controllo medico.
Squilibrio elettrolitico Il trattamento con Rasilez HCT deve essere iniziato solo dopo aver corretto l’ipokaliemia e l’eventuale concomitante ipomagnesiemia.
I diuretici tiazidici possono precipitare un’ipokaliemia di nuova insorgenza o esacerbare una preesistente ipokaliemia.
I diuretici tiazidici devono essere somministrati con cautela in pazienti con condizioni che comportano un aumento della perdita di potassio, ad esempio nefropatie con perdita di sali e compromissione prerenale (cardiogenica) della funzione renale.
Nel caso si sviluppi ipokaliemia durante il trattamento con idroclorotiazide il trattamento con Rasilez HCT deve essere interrotto fino alla correzione stabile del bilancio di potassio.
Sebbene con l’uso di diuretici tiazidici si possa sviluppare ipokaliemia, la terapia concomitante con aliskiren può ridurre l’ipokaliemia indotta dal diuretico.
Il rischio di ipokaliemia è maggiore nei pazienti con cirrosi epatica, nei pazienti caratterizzati da abbondante diuresi, nei pazienti con un apporto non adeguato di elettroliti per via orale e nei pazienti in trattamento concomitante con corticosteroidi o ormone adrenocorticotropo (ACTH) (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Viceversa, nell’esperienza post-marketing sono stati osservati con aliskiren aumenti del potassio sierico che possono essere esacerbati dall’uso in associazione con altre sostanze che agiscono sul RAAS o con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Coerentemente con la pratica medica standard, se si ritiene necessaria la co-somministrazione, si raccomanda la valutazione periodica della funzione renale inclusa quella degli elettroliti sierici (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
I diuretici tiazidici possono precipitare un’iponatremia di nuova insorgenza e un’alcalosi ipocloremica o esacerbare una preesistente iponatremia.
È stata osservata iponatremia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, disorientamento progressivo, apatia).
Il trattamento con idroclorotiazide deve essere iniziato solo dopo la correzione di un’iponatremia pre-esistente.
In caso di iponatremia grave o a rapida insorgenza durante la terapia con Rasilez HCT, il trattamento deve essere sospeso fino alla normalizzazione della natremia.
Non c’è evidenza che Rasilez HCT riduca o prevenga l’iponatremia indotta dal diuretico.
La deficienza di cloruro è in genere lieve e di solito non richiede trattamento.
Tutti i pazienti in trattamento con diuretici tiazidici devono essere controllati periodicamente per squilibri degli elettroliti, in particolare potassio, sodio e magnesio.
I tiazidici riducono l’escrezione urinaria del calcio e, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, possono causare un aumento intermittente e lieve del calcio sierico.
Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con ipercalcemia e deve essere usato solo dopo aver corretto una preesistente ipercalcemia.
Rasilez HCT deve essere interrotto se si sviluppa ipercalcemia durante il trattamento.
I livelli sierici di calcio devono essere monitorati periodicamente durante il trattamento con tiazidici.
Una marcata ipercalcemia può essere indicativa di iperparatiroidismo latente.
La somministrazione dei tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalità paratiroidea.
Compromissione renale e trapianto di rene I diuretici tiazidici possono precipitare l’azotemia nei pazienti con malattia renale cronica.
Quando Rasilez HCT è usato nei pazienti con compromissione della funzione renale è raccomandato il monitoraggio periodico degli elettroliti sierici, incluso il potassio, della creatinina e dei livelli sierici di acido urico.
Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione renale o anuria (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
Non vi è esperienza in merito alla somministrazione di Rasilez HCT in pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene.
Rasilez HCT deve essere usato con cautela nei pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene a causa dei dati clinici limitati in materia di efficacia e sicurezza.
Si deve prestare cautela quando aliskiren è somministrato in presenza di condizioni che predispongono a disfunzione renale come ipovolemia (ad es.
causata da emorragia, diarrea grave o prolungata, vomito prolungato, ecc.), malattia cardiaca, malattia epatica, diabete mellito o malattia renale.
In pazienti a rischio trattati con aliskiren nell’esperienza post-marketing è stata segnalata insufficienza renale acuta, reversibile con l’interruzione del trattamento.
Nel caso di insorgenza di qualsiasi segno di insufficienza renale, si deve prontamente interrompere il trattamento con aliskiren.
Compromissione epatica Non sono disponibili dati con Rasilez HCT in pazienti con compromissione della funzione epatica.
Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzione epatica e deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata o con malattia epatica progressiva.
Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio iniziale(vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Stenosi della valvola aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva Si consiglia particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi aortica e mitralica o da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.Stenosi dell’arteria renale e ipertensione renovascolare Non sono disponibili dati da studi clinici controllati sull’uso di Rasilez HCT in pazienti con stenosi unilaterale o bilaterale dell'arteria renale o stenosi di rene unico.
Tuttavia, esiste un aumento del rischio di insufficienza renale, inclusa insufficienza renale acuta, quando pazienti con stenosi dell’arteria renale vengono trattati con aliskiren.
Pertanto si deve prestare cautela in questi pazienti.
Nel caso di insorgenza di insufficienza renale, il trattamento deve essere interrotto.
Reazioni anafilattiche e angioedema Nell’esperienza post-marketing sono state osservate reazioni anafilattiche in corso di trattamento con aliskiren (vedere paragrafo 4.8).
Nei pazienti trattati con aliskiren sono stati riportati angioedema o sintomi indicativi di angioedema (gonfiore della faccia, delle labbra, della gola e/o della lingua).
Una percentuale di questi pazienti ha avuto una storia di angioedema o sintomi indicativi di angioedema che, in alcuni casi, seguivano l’uso di altri medicinali potenzialmente causa di angioedema, inclusi i bloccanti del RAAS (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina o i bloccanti del recettore dell’angiotensina) (vedere paragrafo 4.8).
Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati angioedema e reazioni simili all’angioedema a seguito della somministrazione di aliskiren in associazione ad ACEI e/o ARB (vedere paragrafo 4.8).
In uno studio osservazionale post autorizzazione, la somministrazione di aliskiren in combinazione con ACEI o ARB è stata associata a un rischio aumentato di angioedema.
Il meccanismo di questo effetto non è stato stabilito.
In generale, il duplice blocco del RAAS che si ha associando aliskiren con un ACEi o un ARB non è raccomandato (vedere paragrafo “Duplice blocco del sistema reninaangiotensina-aldosterone (RAAS)” ed anche i paragrafi 4.5 e 4.8).
È necessaria particolare cautela nei pazienti con predisposizione all’ipersensibilità.
I pazienti con una storia di angioedema possono avere un aumentato rischio di sviluppare angioedema durante il trattamento con aliskiren (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Pertanto si deve essere cauti nel prescrivere aliskiren a pazienti con una storia di angioedema e, tali pazienti devono essere strettamente monitorati durante il trattamento (vedere paragrafo 4.8), in particolare all’inizio del trattamento.
Nel caso di insorgenza di reazioni anafilattiche o angioedema, Rasilez HCT deve essere prontamente interrotto e si deve instaurare una terapia appropriata nonché il monitoraggio fino a risoluzione completa e permanente dei segni e sintomi insorti.
I pazienti devono essere informati di comunicare al medico qualsiasi segno indicativo di reazioni allergiche, in particolare difficoltà a respirare o a deglutire, gonfiore del viso, delle estremità, degli occhi, delle labbra o della lingua.
Nel caso ci sia il coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, si deve somministrare adrenalina.
Inoltre devono essere adottate le misure necessarie per mantenere la pervietà delle vie respiratorie.
Lupus eritematoso sistemico È stato osservato che i diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono esacerbare o attivare il lupus eritematoso sistemico.
In presenza di eventuali segni o sospetto clinico di lupus eritematoso sistemico (LES), Rasilez HCT deve essere immediatamente interrotto e devono essere forniti una terapia e un monitoraggio appropriati fino alla risoluzione completa e prolungata dei segni e dei sintomi.
Effetti sul metabolismo e sull’apparato endocrino I diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono compromettere la tolleranza al glucosio ed innalzare i livelli sierici di colesterolo e trigliceridi e di acido urico.
Nei pazienti diabetici può essere necessario l’aggiustamento della dose di insulina o degli ipoglicemizzanti orali.
A causa del componente idroclorotiazide, Rasilez HCT è controindicato nell’iperuricemia sintomatica (vedere paragrafo 4.3).
L’idroclorotiazide può innalzare i livelli sierici di acido urico per una ridotta clearance di acido urico e può causare o esacerbare un’iperuricemia così come precipitare la gotta in pazienti predisposti.
I tiazidici riducono l’escrezione urinaria di calcio e, in assenza di disturbi noti del metabolismo del calcio, possono causare un aumento lieve e intermittente del calcio sierico.
Rasilez HCT è controindicato nei pazienti con ipercalcemia e deve essere usato solo dopo aver corretto una preesistente ipercalcemia.
Rasilez HCT deve essere interrotto se si sviluppa ipercalcemia durante il trattamento.
I livelli sierici di calcio devono essere monitorati periodicamente durante il trattamento con tiazidici.
Una marcata ipercalcemia può essere evidenza di iperparatiroidismo latente.
La somministrazione dei tiazidici deve essere sospesa prima di effettuare i test di funzionalità paratiroidea.
Fotosensibilità Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilità (vedere paragrafo 4.8).
Se si verificano reazioni di fotosensibilità durante il trattamento con Rasilez HCT, si raccomanda di sospendere il trattamento.
Se si ritiene necessario riprendere la somministrazione del diuretico, si raccomanda di proteggere le parti esposte al sole o ai raggi UVA artificiali.
Glaucoma acuto ad angolo chiuso L’idroclorotiazide, una sulfonamide, è stata associata ad una reazione idiosincrasica avente come risultato miopia acuta transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso.
I sintomi includono diminuzione dell’acuità visiva a insorgenza acuta o dolore agli occhi e insorgono tipicamente entro ore o settimane dall’inizio del trattamento.
Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare a una perdita permanente della vista.
Il trattamento primario è l’interruzione più rapida possibile dell’idroclorotiazide.
Può essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico nel caso la pressione intraoculare si mantenga non controllata.
I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma ad angolo acuto possono comprendere una storia di allergia alle sulfonamidi o alla penicillina.
Generale Un’eccessiva riduzione della pressione arteriosa nei pazienti con cardiopatia ischemica o patologia cardiovascolare ischemica potrebbe causare infarto del miocardio o ictus.
Reazioni di ipersensibilità alla idroclorotiazide possono verificarsi in tutti i pazienti, ma è più probabile che si verifichino in pazienti con allergia e asma.
Eccipienti Rasilez HCT contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit assoluto di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Rasilez HCT contiene amido di frumento.
L’amido di frumento in questo medicinale contiene livelli molto bassi di glutine (meno di 100 ppm) ed è molto improbabile che possa causare problemi se si soffre di morbo celiaco.
Un’unità di dosaggio non contiene più di 100 microgrammi di glutine.
Se si ha un’allergia al grano (diversa dal morbo celiaco) non si deve assumere questo medicinale.
È necessario consultare il proprio medico prima di assumere questo medicinale.
Popolazione pediatrica Aliskiren è un substrato della glicoproteina-P (P-gp) e vi è un potenziale di sovraesposizione ad aliskiren nei bambini con un sistema di trasporto del farmaco P-gp immaturo.
L’età alla quale il sistema trasportatore è maturo non può essere determinata (vedere paragrafi 5.2 e 5.3).
Pertanto Rasilez HCT è controindicato nei bambini dalla nascita a meno di 2 anni e non deve essere utilizzato in bambini di età compresa tra 2 e meno di 6 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).

Interazioni

Informazioni sulle interazioni di Rasilez HCT Medicinali che influenzano i livelli sierici del potassio L’effetto dell’idroclorotiazide di deplezione del potassio è attenuato dall’effetto risparmiatore di potassio di aliskiren.
Tuttavia questo effetto dell’idroclorotiazide sul potassio sierico potrebbe essere potenziato da altri medicinali associati alla perdita di potassio e all’ipokaliemia (ad es.
altri diuretici kaliuretici, corticosteroidi, lassativi, ormone adrenocorticotropo (ACTH), amfotericina, carbenoxolone, penicillina G, derivati dell’acido salicilico).
Al contrario, l’uso concomitante di altri agenti che agiscono sul RAAS, di FANS o di agenti che aumentano i livelli sierici di potassio (ad es.
diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, eparina) può portare ad aumenti del potassio sierico.
Si consiglia cautela se si rende necessario la cosomministrazione con un agente che altera i livelli del potassio sierico (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).
Medicinali influenzati dalle alterazioni di potassio sierico Si raccomanda il monitoraggio periodico del potassio sierico quando Rasilez HCT è somministrato con medicinali influenzati dalle alterazioni del potassio sierico (ad es.
glucosidi della digitale, antiaritmici).
Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS), compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi 2 (inibitori della COX-2), l’acido acetilsalicilico e i FANS non selettivi I FANS possono ridurre l’effetto antipertensivo di aliskiren.
I FANS possono anche indebolire l’azione diuretica e antipertensiva dell’idroclorotiazide.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (pazienti disidratati o pazienti anziani) la somministrazione concomitante di aliskiren e idroclorotiazide insieme ai FANS può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, che di solito è reversibile.
Pertanto la combinazione di Rasilez HCT con un FANS richiede cautela, in particolare nei pazienti anziani.
Altri medicinali antipertensivi L’effetto antipertensivo di Rasilez HCT può essere aumentato con l’uso concomitante di altri agenti antipertensivi.
Di conseguenza si consiglia cautela in caso di co-somministrazione con un altro agente antipertensivo.
Informazioni addizionali sulle interazioni di aliskiren Controindicato (vedere paragrafo 4.3) Inibitori potenti della P-gp Uno studio di interazione a dose singola condotto in volontari sani ha dimostrato che la ciclosporina (200 e 600 mg) aumenta la Cmax di aliskiren 75 mg di circa 2,5 volte e l’AUC di circa 5 volte.
L’aumento può essere superiore alle dosi più alte di aliskiren.
In volontari sani, l’itraconazolo (100 mg) aumenta l’AUC e la Cmax di aliskiren (150 mg) di 6,5 e 5,8 volte rispettivamente.
Pertanto è controindicato l’uso concomitante di aliskiren e di inibitori potenti della P-gp (vedere paragrafo 4.3).
Non raccomandato (vedere paragrafo 4.2) Succo di frutta e bevande contenenti estratti vegetali La somministrazione di succo di frutta e di aliskiren ha portato ad una diminuzione dell’AUC e della Cmax di aliskiren.
La somministrazione concomitante di succo di pompelmo con aliskiren 150 mg ha prodotto una diminuzione del 61% dell’AUC di aliskiren e la somministrazione concomitante con aliskiren 300 mg ha prodotto una riduzione del 38% dell’AUC di aliskiren.
La somministrazione concomitante di succo di arancia o di mela con aliskiren 150 mg ha prodotto una riduzione del 62% dell’AUC di aliskiren o la riduzione del 63% dell’AUC di aliskiren, rispettivamente.
È possibile che questa riduzione sia dovuta ad una inibizione della captazione di aliskiren mediata dai polipeptidi di trasporto degli anioni organici causata da componenti del succo di frutta nel tratto gastrointestinale.
Pertanto non si deve assumere succo di frutta insieme con Rasilez HCT a causa del rischio di fallimento terapeutico.
L’effetto di bevande a base di estratti vegetali (inclusi gli infusi di erbe) sull’assorbimento di aliskiren non è stato investigato.
Comunque, composti potenzialmente inibenti l’assorbimento di aliskiren mediato da polipeptidi trasportatori degli anioni organici sono ampiamente presenti nella frutta, nella verdura e in molti altri prodotti vegetali.
Pertanto, le bevande contenenti estratti vegetali, inclusi gli infusi di erbe, non devono essere assunte insieme a Rasilez HCT.
Duplice blocco del RAAS con aliskiren, ARB o ACEI I dati dello studio clinico hanno dimostrato che il duplice blocco del RAAS attraverso l’uso combinato di ACEI, ARB o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, ictus, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
L’uso concomitante richiede cautela Interazioni con la P-gp Dagli studi preclinici è risultato che la MDR1/Mdr1a/1b (P-gp) è il principale sistema di efflusso coinvolto nell’assorbimento intestinale e nell’escrezione biliare di aliskiren (vedere paragrafo 5.2).
In uno studio clinico la rifampicina, che è un induttore della P-gp, ha ridotto la biodisponibilità di aliskiren di circa il 50%.
Altri induttori della P-gp (erba di San Giovanni) potrebbero diminuire la biodisponibilità di aliskiren.
Anche se per aliskiren non è stato studiato questo aspetto, è noto che la Pgp controlla anche l’assorbimento tissutale di una varietà di substrati e gli inibitori della P-gp possono aumentare i rapporti di concentrazione dal tessuto al plasma.
Pertanto i livelli tissutali possono essere aumentati dagli inibitori della P-gp in misura maggiore dei livelli plasmatici.
Il potenziale di interazioni farmacologiche a livello del sito della P-gp dipende probabilmente dal grado di inibizione di questo trasportatore.
Inibitori moderati della P-gp La somministrazione contemporanea di ketoconazolo (200 mg) o di verapamil (240 mg) e aliskiren (300 mg) ha portato rispettivamente ad un aumento del 76% o del 97% dell’AUC di aliskiren.
La variazione nei livelli plasmatici di aliskiren in presenza di ketoconazolo o di verapamil è da attendersi nell’intervallo che si raggiungerebbe se la dose di aliskiren fosse raddoppiata; dosi di aliskiren sino a 600 mg, ovvero due volte la massima dose terapeutica raccomandata, sono risultate ben tollerate negli studi clinici controllati.
Studi preclinici indicano che la somministrazione contemporanea di aliskiren e ketoconazolo aumenta l’assorbimento gastrointestinale di aliskiren e ne diminuisce l’escrezione biliare.
Pertanto si deve prestare attenzione quando aliskiren è somministrato con ketoconazolo, verapamil o altri inibitori moderati della P-gp (claritromicina, telitromicina, eritromicina, amiodarone).
Medicinali che alterano i livelli sierici di potassio L’uso concomitante di altri agenti che agiscono sul RAAS, di FANS o di agenti che aumentano i livelli sierici di potassio (ad es.
diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, eparina) può portare ad aumenti del potassio sierico.
Si consiglia il monitoraggio di routine dei livelli di potassio nel caso in cui si rendesse necessaria la somministrazione contemporanea con un agente che altera i livelli del potassio sierico.
Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS) I FANS possono ridurre l’effetto antipertensivo di aliskiren.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (pazienti disidratati o pazienti anziani) la somministrazione concomitante di aliskiren e FANS può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, che di solito è reversibile.
Pertanto la combinazione di aliskiren con un FANS richiede cautela, in particolare nei pazienti anziani.
Furosemide e torasemide La co-somministrazione orale di aliskiren e furosemide non ha alterato la farmacocinetica di aliskiren ma ha ridotto l’esposizione alla furosemide del 20-30% (l’effetto di aliskiren sulla furosemide somministrata per via intramuscolare o endovenosa non è stato indagato).
Dopo dosi multiple di furosemide (60 mg/die) somministrate in concomitanza con aliskiren (300 mg/die) a pazienti con insufficienza cardiaca, l’escrezione urinaria di sodio e il volume delle urine si sono ridotti durante le prime 4 ore del 31% e 24%, rispettivamente, rispetto alla sola furosemide.
Il peso medio dei pazienti trattati contemporaneamente con furosemide e aliskiren 300 mg (84,6 kg) era maggiore rispetto al peso dei pazienti trattati con la sola furosemide (83,4 kg).
Con aliskiren 150 mg/die sono state osservate piccole variazioni della farmacocinetica e dell’efficacia della furosemide.
I dati clinici disponibili non hanno indicato un uso di dosi maggiori di torasemide dopo la cosomministrazione con aliskiren.
L’escrezione renale della torasemide è notoriamente mediata dai trasportatori di anioni organici (OAT).
Aliskiren è escreto in minima parte per via renale, e solo lo 0,6% della dose viene recuperata nelle urine dopo somministrazione orale (vedere paragrafo 5.2).
Comunque, poiché è stato dimostrato che aliskiren è un substrato per il polipeptide di trasporto degli anioni organici 1A2 (OATP1A2) (vedere il paragrafo sotto, “Inibitori del polipeptide di trasporto degli anioni organici (OATP)), aliskiren potrebbe ridurre l’esposizione plasmatica alla torasemide attraverso un’interferenza con il processo di assorbimento.
Nei pazienti trattati sia con aliskiren sia con furosemide orale o torasemide, si raccomanda pertanto di controllare gli effetti della furosemide o della torasemide quando si inizia e si aggiusta la terapia con furosemide, torasemide o aliskiren per evitare variazioni del volume dei fluidi extracellulari e possibili situazioni di sovraccarico di volume (vedere paragrafo 4.4).
Warfarin L’effetto di aliskiren sulla farmacocinetica di warfarin non è stato valutato.
Interazioni con il cibo Sebbene sia stato dimostrato che i pasti (a basso o alto contenuto lipidico) riducono sostanzialmente l’assorbimento di aliskiren, l’efficacia di aliskiren si è mostrata essere simile quando assunto con un pasto leggero o senza pasto (vedere paragrafo 4.2).
I dati clinici disponibili non suggeriscono un effetto additivo dei diversi tipi di alimenti e/o bevande, comunque il potenziale di riduzione di biodisponibilità di aliskiren dovuto a questo effetto additivo non è stato studiato e non può essere pertanto escluso.
Deve essere evitata la somministrazione concomitante di aliskiren con il succo di frutta o con bevande contenenti estratti vegetali, inclusi gli infusi di erbe.
Interazioni farmacocinetiche con altri medicinali Le sostanze esaminate negli studi di farmacocinetica clinica comprendono acenocumarolo, atenololo, celecoxib, pioglitazone, allopurinolo, isosorbide-5-mononitrato e idroclorotiazide.
Non sono state riscontrate interazioni.
La somministrazione contemporanea di aliskiren e metformina (↓28%), amlodipina (↑29%) o cimetidina (↑19%) ha prodotto una variazione della Cmax o dell’AUC di aliskiren compresa tra il 20% e il 30%.
In caso di somministrazione con atorvastatina, l’AUC e la Cmax di aliskiren allo stato stazionario sono aumentate del 50%.
La somministrazione contemporanea di aliskiren non influisce significativamente sulla farmacocinetica di atorvastatina, metformina o amlodipina.
Non è quindi necessario un aggiustamento della dose di aliskiren o di questi medicinali somministrati contemporaneamente.
La biodisponibilità della digossina e di verapamil può essere leggermente diminuita da aliskiren.
Interazioni con il citocromo P450 (CYP450) Aliskiren non inibisce gli isoenzimi del CYP450 (CYP1A2, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A).
Aliskiren non induce il CYP3A4.
Pertanto non sono da attendersi influenze di aliskiren sull’esposizione sistemica di sostanze che inibiscono, inducono o sono metabolizzate da questi enzimi.
Aliskiren è metabolizzato in minima parte dagli enzimi del CYP450.
Perciò non sono da attendersi interazioni dovute a inibizione o induzione degli isoenzimi del CYP450.
Tuttavia, gli inibitori del CYP3A4 di frequente influenzano anche la P-gp.
Di conseguenza ci si può attendere un aumento dell’esposizione ad aliskiren durante la somministrazione contemporanea di inibitori del CYP3A4 che inibiscono anche la P-gp (vedere le interazioni con la P-gp al paragrafo 4.5).
Substrati della P-gp o inibitori deboli Non si sono osservate interazioni rilevanti con atenololo, digossina, amlodipina o cimetidina.
In caso di somministrazione contemporanea di atorvastatina (80 mg), l’AUC e Cmax di aliskiren (300 mg) allo stato stazionario sono aumentati del 50%.
Nei modelli animali sperimentali, è stato dimostrato che la Pgp svolge un ruolo determinante nella biodisponibilità di aliskiren.
Gli induttori della P-gp (erba di San Giovanni, rifampicina) possono pertanto ridurre la biodisponibilità di aliskiren.
Inibitori dei polipeptidi di trasporto degli anioni organici (OATP) Studi preclinici indicano che aliskiren potrebbe essere un substrato dei polipeptidi di trasporto degli anioni organici.
Pertanto esiste il potenziale per interazioni tra gli inibitori di OATP e aliskiren quando somministrati in concomitanza (vedere paragrafo “Succo di frutta e bevande contenenti estratti vegetali” di cui sopra).
Informazioni addizionali sulle interazioni di idroclorotiazide Quando somministrati in concomitanza, i seguenti medicinali possono interagire con i diuretici tiazidici: Litio La clearance renale del litio è ridotta dai tiazidici, pertanto il rischio di tossicità da litio può essere aumentato dall’idroclorotiazide.
La co-somministrazione di litio e di idroclorotiazide non è raccomandata.
Se tale combinazione si rendesse necessaria, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio durante l’uso concomitante dei due medicinali.
Medicinali che possono indurre torsione di punta Per il rischio di ipokaliemia, l’idroclorotiazide deve essere somministrata con cautela se associata a medicinali che possono indurre torsione di punta, in particolare gli antiaritmici di Classe Ia e Classe III e alcuni antipsicotici.
Medicinali che influenzano i livelli sierici di sodio L’effetto iponatremico dei diuretici può essere intensificato dalla somministrazione concomitante di medicinali come antidepressivi, antipsicotici, antiepilettici, ecc.
È indicata cautela nella somministrazione a lungo termine di questi medicinali.
Amine pressorie (ad es.
noradrenalina, adrenalina)
L’idroclorotiazide può ridurre la risposta alle amine pressorie come la noradrenalina.
Il significato clinico di questo effetto è incerto e non sufficiente per escludere il loro uso.
Digossina o altri glicosidi digitalici Ipokaliemia o ipomagnesiemia indotte dai tiazidici possono verificarsi come effetti indesiderati, favorendo l’insorgenza di aritmie cardiache indotte da digitale.
Vitamina D e sali di calcio La somministrazione di diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, e vitamina D o sali di calcio può potenziare l’aumento del calcio sierico.
L’uso concomitante di diuretici di tipo tiazidico può portare a ipercalcemia in pazienti predisposti all’ipercalcemia (ad es.
con iperparatiroidismo, neoplasie o condizioni mediate dalla vitamina D) mediante aumento del riassorbimento tubulare del calcio.
Agenti antidiabetici (ad es.
insulina e antidiabetici orali)
I tiazidici possono alterare la tolleranza al glucosio.
Può essere necessario un aggiustamento della dose del medicinale antidiabetico (vedere paragrafo 4.4).
La metformina deve essere utilizzata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale associata all’idroclorotiazide.
Beta bloccanti e diazossido L’uso contemporaneo di diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, e beta-bloccanti può aumentare il rischio di iperglicemia.
I diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono aumentare l’effetto iperglicemico del diazossido.
Medicinali utilizzati nel trattamento della gotta Può essere necessario aggiustare il dosaggio dei medicinali uricosurici in quanto l’idroclorotiazide può aumentare i livelli sierici di acido urico.
Può essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone.
La somministrazione contemporanea di diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, può aumentare l’incidenza delle reazioni di ipersensibilità all’allopurinolo.Anticolinergici e altri medicinali che influiscono sulla motilità gastrica La biodisponibilità dei diuretici di tipo tiazidico può essere aumentata dai farmaci anticolinergici (ad es.
atropina, biperiden), apparentemente a causa di una diminuzione della motilità gastrointestinale e della velocità di svuotamento dello stomaco.
Per contro, si prevede che sostanze procinetiche come cisapride possano diminuire la biodisponibilità di diuretici di tipo tiazidico.
Amantadina I tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate dall’amantadina.
Resine a scambio ionico L’assorbimento dei diuretici tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, è diminuito dalla colestiramina o dal colestipolo.
Questo potrebbe comportare un effetto sub-terapeutico dei diuretici tiazidici.
Tuttavia scaglionando la dose dell’idroclorotiazide e della resina in modo da somministrare l’idroclorotiazide almeno 4 ore prima o 4-6 ore dopo la somministrazione della resina si potrebbero minimizzare le interazioni.
Agenti citotossici I tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, possono ridurre l’escrezione renale dei farmaci citotossici (ad es.: ciclofosfamide, metotressato) e potenziarne gli effetti mielosoppressori.
Rilassanti della muscolatura scheletrica non depolarizzanti I tiazidici, compresa l’idroclorotiazide, potenziano l'azione dei rilassanti della muscolatura scheletrica come i derivati del curaro.
Alcolici, barbiturici o narcotici La somministrazione concomitante di diuretici tiazidici con sostanze che hanno anche un effetto di riduzione pressoria (ad es.
riducendo l’attività del sistema nervoso simpatico o attraverso una vasodilatazione diretta) può potenziare un’ipotensione ortostatica.
Metildopa Sono stati riportati casi isolati di anemia emolitica verificatisi con l’uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa.Agenti di contrasto iodati In caso di disidratazione indotta da diuretico, aumenta il rischio di insufficienza renale acuta, specialmente con dosi elevate di prodotti iodati.
I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di Rasilez HCT è stata valutata in più di 3.900 pazienti, compresi oltre 700 pazienti trattati per oltre 6 mesi e 190 pazienti trattati per oltre 1 anno.
L’incidenza di reazioni avverse non è stata associata con il sesso, l’età, l’indice di massa corporea, la razza o l’etnia.
Il trattamento con Rasilez HCT ha determinato un’incidenza complessiva di reazioni avverse simile al placebo con dosaggi fino a 300 mg/25 mg.
La più comune reazione avversa osservata con Rasilez HCT è la diarrea.
Le reazioni avverse precedentemente riportate per uno dei singoli componenti di Rasilez HCT (aliskiren e idroclorotiazide) e incluse nell’elenco tabulato delle reazioni avverse possono insorgere con Rasilez HCT.
Elenco tabulato delle reazioni avverse La frequenza delle reazioni avverse di seguito elencate è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse osservate con Rasilez HCT o con uno o entrambi i componenti in monoterapia sono incluse nella tabella sottostante.
Per le reazioni avverse osservata con più di un componente di una combinazione a dose fissa, la frequenza maggiore è elencata nella tabella sottostante.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro Trombocitopenia, talvolta con porporah
Molto raro Agranulocitosih, depressione del midollo osseoh, anemia emoliticah, leucopeniah
Non nota Anemia aplasticah
Disturbi del sistema immunitario
Raro Reazioni anafilattichea, reazioni di ipersensibilitàa,h
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune Ipokaliemiah
Comune Iperuricemiah, ipomagnesiemiah
Raro Ipercalcemiah, iperglicemiah, peggioramento dello stato metabolico diabeticoh
Molto raro Alcalosi ipocloremicah
Disturbi psichiatrici
Raro Depressioneh, disturbi del sonnoh
Patologie del sistema nervosa
Raro Cefaleah, parestesiah
Patologie dell’occhio
Raro Compromissione della vistah
Non nota Glaucoma acuto ad angolo chiusoh
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non nota Vertiginea
Patologie cardiache
Comune Capogiroa,h
Non comune Palpitazionia, edema perifericoa
Raro Aritmie cardiacheh
Patologie vascolari
Comune Ipotensione ortostaticah
Non comune Ipotensionec,a
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune Tossea
Molto raro Distress respiratorio (compresa polmonite ed edema polmonare) h
Non nota Dispneaa
Patologie gastrointestinali
Comune Diarreac,,a,h, diminuzione dell’appetitoh, nausea e vomitoa,h
Raro Disturbi addominalih, costipazioneh
Molto raro Pancreatiteh
Patologie epatobiliari
Raro Colestasi intraepaticah, itteroa,h
Non nota Disordini epaticia,*, epatitea, insufficienza epaticaa,**
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Orticaria e altre forme di eruzione cutaneaa,h
Non comune Gravi reazioni avverse cutanee (SCAR) incluso sindrome di Stevens Johnsona, necrolisi epidermica tossica (TEN)a, reazioni della mucosa oralea, pruritoa
Raro Angioedemaa, eritemaa, reazioni da fotosensibilitàh
Molto raro Reazioni simili a lupus eritematoso cutaneoh, riattivazione di lupus eritematoso cutaneoh, vasculite necrotizzante e necrolisi epidermica tossicah
Non nota Eritema multiformeh
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune Artralgiaa
Non nota Spasmo muscolareh
Patologie renali e urinarie
Non comune Insufficienza renale acutaa, h, compromissione della funzione renalea
Non nota Disfunzione renaleh
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Comune Impotenzah
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota Asteniah, piressiah
Esami diagnostici
Molto comune Aumento del colesterolo e dei trigliceridih
Comune Iperkaliemiaa, iponatriemia c, a, h
Non comune Aumento degli enzimi epaticia
Raro Diminuzione dell’emoglobinaa, diminuzione dell’ematocritoa, aumento della creatrinina plasmaticaa, glicosuriah
c Reazioni avverse osservate con Rasilez HCT.
a Reazioni avverse osservate in monoterapia con aliskiren.
h Reazioni avverse osservate in monoterapia con idroclorotiazide.
* Casi isolati di disordini epatici con sintomi clinici ed evidenze di laboratorio di una più marcata disfunzione epatica.
** Incluso un caso di ‘insufficienza epatica fulminante’ osservata nell’esperienza post-marketing, per la quale non si può escludere una correlazione con aliskiren.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Diarrea Per aliskiren la diarrea è una reazione avversa dipendente dalla dose.
In studi clinici controllati, nei pazienti trattati con Rasilez HCT l’incidenza di diarrea è stata del 1,3% rispetto al 1,4% nei pazienti trattati con aliskiren o al 1,9% nei pazienti trattati con idroclorotiazide.
Potassio sierico In un ampio studio clinico controllato verso placebo, gli effetti opposti di aliskiren (150 mg o 300 mg) e idroclorotiazide (12,5 mg o 25 mg) sul potassio sierico si sono quasi bilanciati in molti pazienti.
In altri pazienti, può predominare l’uno o l’altro effetto.
Nei pazienti a rischio si devono effettuare ad intervalli appropriati determinazioni periodiche del potassio sierico per evidenziare un possibile squilibrio elettrolitico (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Informazioni addizionali sui singoli componenti Reazioni avverse precedentemente riportate con uno dei singoli componenti possono insorgere con Rasilez HCT anche se non sono state osservate negli studi clinici.
Aliskiren Durante il trattamento con aliskiren si sono verificate reazioni di ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche e angioedema.
Nell’ambito di studi clinici controllati, l’angioedema e le reazioni di ipersensibilità si sono verificati raramente durante il trattamento con aliskiren, con un’incidenza paragonabile al trattamento con placebo o con i farmaci di confronto.
Sono stati riportati casi di angioedema o sintomi indicativi di angioedema (gonfiore della faccia, delle labbra, della gola e/o della lingua) anche nell’esperienza post-marketing.
Un numero di questi pazienti ha avuto una storia di angioedema o sintomi indicativi di angioedema che, in alcuni casi era associato alla somministrazione di altri medicinali noti per causare angioedema, inclusi i bloccanti del RAAS (ACEI o ARB).
Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati angioedema e reazioni simili all’angioedema a seguito della somministrazione di aliskiren in associazione ad ACEI e/o ARB.
Reazioni di ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche sono state riportate anche nell’esperienza postmarketing (vedere paragrafo 4.4).
Nel caso di qualsiasi manifestazione che possa suggerire una reazione di ipersensibilità/angioedema (in particolare difficoltà a respirare o a deglutire, rash, prurito, orticaria o gonfiore della faccia, delle estremità, degli occhi, delle labbra e/o della lingua, capogiri) i pazienti devono interrompere il trattamento e contattare il medico (vedere paragrafo 4.4).
È stata riportata artralgia nell’esperienza post-marketing.
In alcuni casi essa si è verificata come parte di una reazione di ipersensibilità.
Nell’esperienza post-marketing, sono stati segnalati disfunzione renale e casi di insufficienza renale acuta in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4).
Emoglobina ed ematocrito Sono state osservate lievi diminuzioni di emoglobina ed ematocrito (diminuzioni medie rispettivamente di circa 0,05 mmol/l e 0,16 volume percentuale).
Nessun paziente ha sospeso la terapia a causa della comparsa di anemia.
Questo effetto è stato osservato anche con altre sostanze che agiscono sul RAAS, come ACEI e ARB.
Potassio sierico Con aliskiren sono stati osservati aumenti del potassio sierico e questi possono essere esacerbati dall’uso concomitante di altri agenti che agiscono sul RAAS o dai FANS.
Coerentemente con la pratica medica standard, se si ritiene necessaria la co-somministrazione, si raccomanda la valutazione periodica della funzione renale inclusa quella degli elettroliti sierici.
Popolazione pediatrica Aliskiren è stato valutato per la sicurezza in uno studio randomizzato, in doppio cieco della durata di 8 settimane in 267 pazienti ipertesi di età da 6 a 17 anni, principalmente in sovrappeso/obesi, seguito da uno studio di estensione che comprendeva 208 pazienti trattati per 52 settimane.
La frequenza, il tipo e la severità delle reazioni avverse nei bambini sono state generalmente simili a quelle osservate negli adulti ipertesi.
Dopo trattamento con aliskiren fino ad un anno in pazienti pediatrici di età da 6 a 17 anni non è stato osservato alcun impatto sfavorevole nel complesso clinicamente rilevante sulla base di una valutazione neurocognitiva ed evolutiva.
Vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico.
Idroclorotiazide L’idroclorotiazide è stata prescritta diffusamente per molti anni, frequentemente a dosaggi più elevati di quelli contenuti in Rasilez HCT.
Le reazioni avverse elencate nella tabella sopra, che contrassegnate con il riferimento “h”, sono state riportate in pazienti trattati con i soli diuretici tiazidici, inclusa l’idroclorotiazide.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non vi sono dati riguardanti l’uso di aliskiren in donne in gravidanza.
Aliskiren non è risultato teratogeno nel ratto o nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
Altre sostanze che agiscono direttamente sul RAAS sono state associate a gravi malformazioni fetali e morte neonatale quando usate durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
L’esperienza sull’uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre, è limitata.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti.
L’idroclorotiazide attraversa la placenta.
In base al meccanismo d’azione farmacologico dell’idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto-placentale e causare effetti fetali e neonatali come ittero, disturbo dell’equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.
L’idroclorotiazide non deve essere usata nell’edema gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza effetti benefici sul decorso della malattia.
L’idroclorotiazide non deve essere usata nell’ipertensione essenziale in donne in gravidanza ad eccezione di situazioni rare in cui non può essere utilizzato alcun altro trattamento.
Non sono stati condotti studi clinici specifici con questa combinazione, pertanto Rasilez HCT non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza o in donne che pianificano una gravidanza ed è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Il passaggio ad un opportuno trattamento alternativo deve essere attuato prima di una gravidanza pianificata.
Se nel corso della terapia viene accertata una gravidanza, l’uso di Rasilez HCT deve essere interrotto non appena possibile.
Allattamento Non è noto se aliskiren sia escreto nel latte materno.
Nel ratto è stato osservato che aliskiren viene escreto nel latte.
L’idroclorotiazide viene escreta nel latte umano in piccole quantità.
I tiazidici ad alti dosaggi causano un’intensa diuresi che può inibire la produzione di latte.
L’uso di Rasilez HCT durante l’allattamento non è raccomandato.
Se Rasilez HCT è usato durante l’allattamento, il dosaggio deve essere mantenuto il più basso possibile.
Fertilità Non vi sono dati clinici sulla fertilità.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.