PRAMIPERAL 10CPR 0,26MG RP

2,38 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: PRAMIPEXOLO DICLORIDRATO MONOIDRATO
  • ATC: N04BC05
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 23/12/2019

Pramiperal è indicato negli adulti per il trattamento dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson idiopatica, da solo (senza levodopa) o in associazione con levodopa, cioè nel corso della malattia, in fase avanzata quando l’effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell’effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose o “on/off”).
Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 0,375 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 0,26 mg pramipexolo.Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 0,75 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 0,52 mg pramipexolo. Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 1,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 1,05 mg pramipexolo. Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 2,25 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 1,57 mg pramipexolo. Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 3 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 2,1 mg pramipexolo. Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 3,75 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 2,62 mg pramipexolo. Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 4,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 3,15 mg pramipexolo. Nota: Le dosi di pramipexolo pubblicate in letteratura si riferiscono alla forma salificata, pertanto le dosi saranno espresse sia come pramipexolo base che come pramipexolo sale (in parentesi). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Pramiperal compresse a rilascio prolungato è una formulazione orale di pramipexolo per somministrazione singola giornaliera.
Posologia Trattamento iniziale Le dosi devono essere gradualmente aumentate iniziando da una dose di partenza di 0,26 mg di base (pari a 0,375 mg di sale) al giorno e quindi incrementate ogni 5-7 giorni.
Ai pazienti la dose deve essere adattata in maniera tale da raggiungere l’effetto terapeutico massimo, purché non compaiano intollerabili effetti indesiderati.
Schema posologico ascendente di Pramiperal compresse a rilascio prolungato
Settimana Dose giornaliera (mg di base) Dose giornaliera (mg di sale)
1 0,26 0,375
2 0,52 0,75
3 1,05 1,5
Se è necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno.
Comunque, va notato che a dosi superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno risulta aumentata l’incidenza della sonnolenza (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti che già assumono pramipexolo compresse possono passare nel corso di una notte a Pramiperal compresse a rilascio prolungato, alla stessa dose giornaliera.
Dopo il passaggio a Pramiperal compresse a rilascio prolungato, la dose può essere adattata in funzione della risposta terapeutica del paziente (vedere paragrafo 5.1).
Trattamento di mantenimento La dose individuale di pramipexolo deve essere compresa tra 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) e un massimo di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno.
In studi pivotal, durante l’incremento della dose, il pramipexolo si è dimostrato efficace a partire da un dosaggio di 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno.
Ulteriori adattamenti del dosaggio devono essere effettuati tenendo conto della risposta clinica e della comparsa delle reazioni avverse.
Negli studi clinici circa il 5% dei pazienti sono stati trattati con dosaggi inferiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale).
Nella malattia di Parkinson in fase avanzata dosi giornaliere superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) possono essere efficaci in pazienti dove si desidera attuare una riduzione della terapia con levodopa.
Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l’incremento del dosaggio di Pramiperal, sia durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Dosi dimenticate Quando non viene effettuata l’assunzione di una dose, Pramiperal compresse a rilascio prolungato deve essere assunto nelle 12 ore successive all’orario regolarmente previsto.
Trascorse 12 ore la dose dimenticata deve essere tralasciata e la successiva assunta il giorno dopo all’orario consueto.
Interruzione del trattamento L’interruzione brusca della terapia dopaminergica può portare allo sviluppo di una sindrome neurolettica maligna.
La dose di pramipexolo deve essere gradualmente ridotta in quantità di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) al giorno fino alla dose quotidiana di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale).
Successivamente la dose deve essere ridotta di 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con danno renale L’eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale.
Si suggerisce il seguente schema posologico: Pazienti con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min non richiedono una riduzione della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione.
In pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min, il trattamento deve essere iniziato con 0,26 mg di Pramiperal compresse a rilascio prolungato a giorni alterni.
Prima di passare alla somministrazione giornaliera dopo una settimana, si deve usare cautela ed effettuare un’attenta valutazione della risposta terapeutica e della tollerabilità.
Se è necessario un ulteriore incremento della dose, si deve aumentare di 0,26 mg di pramipexolo base ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 1,57 mg di pramipexolo base (2,25 mg di sale) al giorno.
Il trattamento con Pramiperal compresse a rilascio prolungato non è raccomandato in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, poiché non sono disponibili dati per questa popolazione di pazienti.
Deve essere preso in considerazione l’uso di pramipexolo compresse.
Se la funzionalità renale diminuisce durante la terapia di mantenimento, devono essere seguite le raccomandazioni sopra riportate.
Pazienti con compromissione epatica Nei pazienti affetti da insufficienza epatica probabilmente non è necessario un adattamento della dose, poiché circa il 90% del principio attivo assorbito è escreto attraverso i reni.
Ad ogni modo non è nota la potenziale influenza dell’insufficienza epatica sulla farmacocinetica di Pramiperal.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Pramiperal nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non c’è un uso rilevante di Pramiperal compresse a rilascio prolungato nella malattia di Parkinson nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere masticate, divise o frantumate.
Le compresse possono essere assunte con o senza cibo e devono essere assunte ogni giorno indicativamente alla stessa ora.

Avvertenze e precauzioni

Quando Pramiperal viene prescritto a pazienti affetti da malattia di Parkinson e con compromissione renale, si suggerisce una riduzione della dose come descritto nel paragrafo 4.2.
Allucinazioni Le allucinazioni sono un noto effetto indesiderato del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa.
I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive).
Discinesia Nella malattia di Parkinson in fase avanzata, e nel trattamento in associazione con levodopa, nel corso dell’aggiustamento iniziale della dose di Pramiperal si può manifestare discinesia.
Se ciò avviene la dose di levodopa deve essere ridotta.
Distonia La distonia assiale, inclusi torcicollo anteriore, camptocormia e pleurototono (sindrome di Pisa), è stata occasionalmente riportata in pazienti con morbo di Parkinson a seguito dell’inizio o dell’aumento progressivo della dose di pramipexolo.
Malgrado la distonia possa essere un sintomo del morbo di Parkinson, i sintomi in questi pazienti sono migliorati dopo la riduzione o l’interruzione di pramipexolo.
In caso di distonia, è necessario rivedere la terapia farmacologica dopaminergica e considerare un aggiustamento della dose di pramipexolo.
Esordio improvviso di episodi di sonno e sonnolenza Pramipexolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di sonno ad esordio improvviso, particolarmente in pazienti con malattia di Parkinson.
In alcuni casi è stato riportato sonno ad esordio improvviso durante le attività diurne, talvolta senza consapevolezza o segni premonitori.
I pazienti in trattamento con Pramiperal devono essere informati di questo e avvertiti di prestare cautela durante la guida di autoveicoli o durante l’utilizzo di macchinari.
I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di sonno ad esordio improvviso, devono astenersi dalla guida o dall’uso di macchinari.
Inoltre, potrebbe essere considerata una riduzione della dose o l’interruzione della terapia.
A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi 4.5, 4.7 e 4.8).
Disturbi del controllo degli impulsi I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi.
I pazienti e chi se ne prende cura devono essere avvertiti che sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi, inclusi gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Pramiperal.
Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose/sospensione graduale.
Mania e delirium I pazienti devono essere regolarmente controllati per verificare lo sviluppo di mania e delirium.
I pazienti e chiunque li accudisca devono essere consapevoli che mania e delirium possono manifestarsi nei pazienti trattati con pramipexolo.
Se si sviluppano tali sintomi, la riduzione della dose/sospensione graduale devono essere prese in considerazione.
Pazienti con disturbi psicotici Pazienti con disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti della dopamina solo se i potenziali benefici superano i rischi.
La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
Controlli oftalmologici Si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione.
Gravi malattie cardiovascolari In caso di gravi malattie cardiovascolari è necessaria particolare attenzione.
Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica.
Sindrome maligna da neurolettici A seguito di brusca interruzione della terapia dopaminergica, sono stati osservati sintomi da sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.2).
Sindrome da disregolazione dopaminergica La sindrome da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo additivo caratterizzato da un uso eccessivo del farmaco riscontrato in alcuni pazienti trattati con farmaci dopaminergici, tra cui il pramipexolo.
Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e chi fornisce loro assistenza devono essere avvertiti del rischio potenziale di sviluppare la DDS.
Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici Per interrompere il trattamento nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, il pramipexolo deve essere diminuito progressivamente (vedere paragrafo 4.2).
In caso di riduzione del dosaggio o interruzione degli agonisti dopaminergici, tra cui il pramipexolo, possono verificarsi eventi avversi non motori.
I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore che possono essere di entità severa.
I pazienti devono essere informati di ciò prima di ridurre il dosaggio dell’agonista dopaminergico e successivamente monitorati regolarmente.
Nel caso in cui i sintomi persistano, può essere necessario aumentare temporaneamente il dosaggio del pramipexolo (vedere paragrafo 4.8).
Resti nelle feci Alcuni pazienti hanno segnalato la presenza di residui nelle feci che possono assomigliare a Pramiperal compresse a rilascio prolungato.
Se i pazienti segnalano tale osservazione, il medico deve riesaminare la risposta del paziente alla terapia.

Interazioni

Legame alle proteine plasmatiche Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell'uomo è minima.
Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame alle proteine plasmatiche o sull’eliminazione mediante biotrasformazione.
Poiché gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un’interazione con anticolinergici non è stata studiata.
Non c’è interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa.
Inibitori/competitori della eliminazione renale attiva La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l’inibizione della secrezione cationica da parte del sistema di trasporto dei tubuli renali.
Pertanto, i medicinali che inibiscono questa via di eliminazione renale attiva o che sono eliminati attraverso questa via, quali la cimetidina, la amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance.
Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente a Pramiperal si deve valutare l’opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo.
Associazione con levodopa Quando Pramiperal è somministrato in associazione con levodopa si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di mantenere costante la dose degli altri medicinali antiparkinsoniani durante l’incremento della dose di Pramiperal.
A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare cautela quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione con pramipexolo (vedere paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8).
Medicinali antipsicotici La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4) per esempio se possono essere attesi effetti antagonistici.

Effetti indesiderati

Sulla base dell’analisi dei dati accorpati degli studi clinici controllati verso placebo, comprendenti un totale di 1.778 pazienti affetti dalla malattia di Parkinson e trattati con pramipexolo e 1.297 pazienti trattati con placebo, le reazioni avverse sono state frequentemente riportate in entrambi i gruppi.
Il 67% dei pazienti trattati con pramipexolo ed il 54% dei pazienti trattati con placebo ha segnalato almeno una reazione avversa.
Solitamente la maggior parte delle reazioni avverse al farmaco si manifesta all’inizio della terapia e la maggior parte di esse tende a scomparire continuando il trattamento.
All’interno delle classi per sistema e organi, le reazioni avverse sono elencate per frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando i seguenti valori: (molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
Le reazioni avverse al farmaco maggiormente segnalate (≥5%) in pazienti con la malattia di Parkinson, più frequenti con il trattamento con pramipexolo rispetto a placebo, sono state nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e senso di affaticamento.
L’incidenza della sonnolenza è più alta a dosi maggiori di 1,5 mg di sale al giorno (vedere paragrafo 4.2).
La discinesia è stata la reazione avversa al farmaco più frequente quando somministrato in associazione con levodopa.
L’ipotensione può verificarsi all’inizio del trattamento, specialmente se pramipexolo è titolato troppo velocemente.
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa al farmaco
Infezioni e infestazioni
Non comune polmonite
Patologie endocrine
Non comune inappropriata secrezione di ormone antidiuretico¹
Disturbi psichiatrici
Comune sogni anormali, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni; stato confusionale, allucinazioni, insonnia
Non comune alimentazione incontrollata¹, acquisti compulsivi, delirium, iperfagia¹, ipersessualità, disturbi della libido, paranoia, gioco d’azzardo patologico, irrequietezza
Raro mania
Patologie del sistema nervoso
Molto comune capogiri, discinesia, sonnolenza
Comune cefalea
Non comune amnesia, ipercinesia, episodi di sonno ad esordio improvviso, sincope
Patologie dell’occhio
Comune compromissione della visione inclusa diplopia, visione offuscata e acuità visiva ridotta
Patologie cardiache
Non comune insufficienza cardiaca¹
Patologie vascolari
Comune ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune dispnea, singhiozzo
Patologie gastrointestinali
Molto comune nausea
Comune stipsi, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune ipersensibilità, prurito, eruzione cutanea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune senso di affaticamento, edema periferico
Non nota sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore.
Esami diagnostici
Comune calo di peso incluso da calo di appetito
Non comune aumento di peso
¹Questo effetto indesiderato è stato osservato nell’esperienza post-marketing.
Con una certezza del 95%, la categoria frequenza non è maggiore di non comune, ma potrebbe essere minore.
Non è possibile una stima precisa della frequenza poiché l’effetto indesiderato non si è verificato nel database di studi clinici di 2.762 pazienti con la malattia di Parkinson trattati con pramipexolo.
Sonnolenza Pramipexolo è comunemente associato a sonnolenza ed è stato associato non comunemente a sonnolenza eccessiva diurna e ad episodi di sonno ad esordio improvviso (vedere anche paragrafo 4.4).
Alterazioni della libido Pramipexolo può essere associato non comunemente ad alterazioni della libido (aumento o diminuzione).
Disturbi del controllo degli impulsi Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Pramiperal (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).
In uno studio trasversale, di screening retrospettivo e caso-controllo condotto su 3.090 pazienti con malattia di Parkinson, il 13,6% di tutti i pazienti trattati con dopaminergici o non-dopaminergici, durante i sei mesi precedenti ha manifestato sintomi di disturbo del controllo degli impulsi.
Le manifestazioni osservate includevano gioco d’azzardo patologico, acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e comportamento sessuale compulsivo (ipersessualità).
Possibili fattori di rischio indipendenti per i disturbi del controllo degli impulsi includevano trattamenti dopaminergici e dosi più elevate di trattamento dopaminergico, età inferiore (≤ 65 anni), il non essere sposati e familiarità riferita dal paziente con il gioco d’azzardo patologico.
Insufficienza cardiaca Negli studi clinici e nell’esperienza post-marketing, l’insufficienza cardiaca è stata osservata in pazienti trattati con pramipexolo.
In uno studio farmacoepidemiologico l’uso di pramipexolo è stato associato con un aumentato rischio di insufficienza cardiaca quando paragonato al non-uso di pramipexolo (rapporto di rischio osservato pari a 1,86; 95% CI, 1,21-2,85).
Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici Gli effetti indesiderati non motori possono manifestarsi quando si diminuisce il dosaggio o si interrompono gli agonisti dopaminergici, compreso il pramipexolo.
I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono stati studiati nella donna gli effetti sulla gravidanza e l’allattamento.
Il pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosaggi tossici per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Pramiperal non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario, cioè solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.
Allattamento Poiché nell’uomo il trattamento con pramipexolo inibisce la secrezione di prolattina, si può verificare un’inibizione della lattazione.
Nella donna non sono stati effettuati studi sull’escrezione di pramipexolo nel latte materno.
Nel ratto la concentrazione di principio attivo, valutata mediante radiomarcatura è risultata maggiore nel latte rispetto a quella ematica.
Non essendo disponibili dati nell’uomo, Pramiperal non deve essere somministrato durante l’allattamento.
Comunque, se la sua somministrazione è inevitabile, l’allattamento deve essere interrotto.
Fertilità Non sono stati condotti studi sugli effetti di pramipexolo sulla fertilità nell’uomo.
Negli studi sugli animali il pramipexolo ha alterato i cicli estrali e ridotto la fertilità nelle femmine, come atteso per un agonista della dopamina.
Tuttavia questi studi non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti dannosi sulla fertilità maschile.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.